
Le ceppaie rimaste dopo il taglio
Non sono rimasti più alberi sullo square centrale di viale Furio Camillo.
Tra lo stupore dei residenti, infatti, sono stati abbattute sedici piante di alto fusto.
Perché gli abbattimenti
“Sono rimasti soltanto due alberi in tutto il viale” segnala una residente.
L’intervento, messo in campo da una ditta privata, è stato condotto con “carattere d’urgenza” e su indicazione del dipartimento ambiente.
Le motoseghe sono entrate in funzione, secondo la spiegazione riportata dal dipartimento, perché gli alberi erano “secchi”, “morti in piedi” oppure “parzialmente secchi con carie al castello e sulle branche”.
Gli alberi tagliati
In ogni caso, a prescindere dall’essere stati completamente o parzialmente secchi, le 16 acacie sono state abbattute perché “a fine ciclo vegetativo”.
Le piante tagliate sono del genere “Sophora japonica” e, al pari delle più diffuse robinie, sono delle caducifoglie appartenenti alla famiglia delle leguminose.
I nuovi alberi e le ceppaie
In base a quanto previsto all’articolo 41 del regolamento del verde, gli alberi abbattuti saranno sostituiti entro un anno dal loro taglio.
Una buona notizia in un quadrante che vede i cittadini protagonisti di raccolte fonde e progetti di piantumazione, messi in campo soprattutto sul versante delle “Mura latine” per sostituire le ceppaie presenti.
A proposito di ceppaie, non sono state fornite indicazioni su quando avverrà l’espianto di quelle rimaste sul viale.
Ad alcuni giorni di distanza dai tagli, sono ancora tutte al loro posto.
(Articolo di Fabio Grilli, pubblicato con questo titolo il 1 ottobre 2022 sul sito online “Roma Today”)
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