Esulta Ermete Realacci (PD), presidente della Commissione ambiente della Camera e promotore del ddl di riforma sulle agenzie ambientali: «Finalmente è legge il nuovo sistema dei controlli ambientali per un’Italia più trasparente, pulita ed efficiente.
La Camera ha votato in via definitiva la riforma delle agenzie ambientali, un riordino delle strutture di monitoraggio che potenziano e rendono uniformi nel Paese le verifiche sullo stato dell’aria, delle acque, del territorio.
Nasce un sistema nazionale delle agenzie, integrato, omogeneo ed autorevole in grado di tutelare cittadini e ambiente, dare certezze a italiani e imprese e favorire un’economia più avanzata, innovativa e pulita.
La riforma contribuisce anche al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, di promozione della qualità ambientale e alla piena realizzazione del principio del “chi inquina paga”».
La legge, sintetizzano dalla Camera, è infatti volta a istituire il Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente, di cui fanno parte l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale e le agenzie regionali e delle province autonome di Trento e Bolzano per la protezione dell’ambiente, nonché a intervenire sulla disciplina dell’Ispra.
Il riconoscimento normativo della connotazione sistemica delle agenzie ambientali e l’introduzione di sostanziali innovazioni organizzative e di funzionamento sono finalizzati, nelle intenzioni della riforma, ad assicurare omogeneità ed efficacia all’esercizio dell’azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell’ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica.
«Con la riforma – spiega Realacci – si potenziano le strutture, si adottano i Livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali (Lepta) omogenei in tutto il territorio; si avvia un coordinamento nazionale affidando all’Ispra un ruolo centrale e si istituisce il Sistema informativo nazionale ambientale.
La legge era stata votata all’unanimità oltre due anni fa alla Camera, nel maggio scorso è giunto l’ok dal Senato con piccole modifiche.
È un bel segnale che arriva dal Parlamento il voto a larghissima maggioranza, con l’astensione della Lega Nord, con cui oggi è stata varata in via definitiva la riforma.
Un passo avanti per un’Italia che guarda al futuro».
Positivo anche il commento di Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente, secondo il quale «grazie a questa legge, nata dai disegni di legge presentati dai parlamentari Pd Ermete Realacci e Alessandro Bratti e del M5s Massimo De Rosa, ora si avranno controlli ambientali più omogenei, trasparenti ed efficaci su tutto il territorio nazionale», anche se adesso rimane comunque necessario «garantire più risorse economiche al sistema, certe e costanti nel tempo, da investire nel personale, negli strumenti di analisi e nelle attività di monitoraggio e di informazione».
(Articolo pubblicato con questo titolo oggi 15 giugno 2016 sul sito online “greenreport.it”)