Con Decreto n. 133 del 29 febbraio 2000 l’allora Presidente della Giunta Regionale del Lazio Piero Badaloni ha istituito il monumento naturale “Pian Sant’Angelo” che ricade nel territorio dei Comuni di Gallese e Corchiano in Provincia di Viterbo e che era stata già dichiarata oasi di protezione affidata in gestione al World Wide Fund for Nature (W.W.F.) con deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 971 del 1982.
L’innalzamento della classificazione a “monumento naturale” della “oasi” viene motivato dalla considerazione che l’area, oltre che la presenza di “molte specie animali tipiche dell’Alto Lazio”, ha una “notevole importanza vegetazionale con un buon grado di conservazione del paesaggio naturale originario”.
Viene riconfermata la gestione anche del monumento naturale al WWF Lazio, a cui è affidata la adozione del Regolamento nelle more del quale il decreto istitutivo detta i divieti come misure di salvaguardia dell’area protetta.
Il monumento naturale di 254 ettari risulta iscritto nel VI° Elenco Ufficiale della Aree Naturali Protette con il n. 730 ed il codice EUAP1084.
Con Verbale del Consiglio Nazionale del W.W.F. Italia in data 18 giugno 2011 è stato adottato il Regolamento del Monumento Naturale “Pian Sant’Angelo”, composto da due elaborati, trasmesso poi in data 13 luglio 2011 alla Regione Lazio ed ai Comuni di Gallese e Corchiano al fine di recepire eventuali osservazioni che non sono comunque pervenute.
A quasi un anno esatto di distanza, il 31 luglio del 2012 il Regolamento è stato approvato all’unanimità dalla Commissione Ambiente della Regione Lazio presieduta all’epoca da Roberto Carlino (UDC) che ha fatto sapere deel voto in una sua nota, ma ciò nonostante il Regolamento non è stato approvato.
A distanza sempre quasi esatta di un altro anno (e quindi a due dalla adozine del Regolamento) con propria deliberazione la Giunta Regionale del Lazio ha deciso di adottare e sottoporre all’esame del Consiglio Regionale la Proposta di deliberazione consiliare n. 15 del 13 luglio 2013 concernente l’approvazione del Regolamento del monumento naturale di “Pian Sant’Angelo”.
Il 5 settembre 2013 la VI Commissione Consiliare Permanente per l’Ambiente della Regione Lazio ha dato il via libera alla proposta di approvazione del Regolamento del monumento naturale Pian Sant’Angelo: a renderlo noto è stato lo stesso giorno il Presidente della VI Commissione Enrico Panunzi (PD), secondo cui il Regolamento assume un valore di particolare riguardo perché, in assenza di un piano dettagliato come invece avviene per i Parchi con il Piano di Assetto, può ora far vivere davvero il monumento naturale.
Ma lo stesso giorno è arrivata presso la sezione regionale del WWF Lazio una lettera anonima di minacce firmata “Cacciatori Integralisti Laziali” recante per oggetto la dicitura “Dichiarazione di Guerra”, con la quale si avanzano ipotesi di danneggiamenti al monumento naturale Pian S. Angelo nel viterbese e Oasi WWF: le minacce fanno riferimento anche ad altre eventuali aggressioni sia a livello regionale che nazionale.
La missiva è arrivata ad appena cinque giorni dalla decisione che su ricorso proprio del WWF Lazio ha preso il TAR di fermare la preapertura della caccia nei giorni del 1 e 2 settembre (a cui è stato dedicato un apposito articolo su questo sito) e dopo la denuncia del WWF di nuove uccisioni di lupi anche da parte di bracconieri all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 10 del 2 ottobre 2013 il Consiglio regionale del Lazio ha approvato il Regolamento del monumento naturale di “Pian Sant’Angelo”.
Il Presidente della VI Commissione Panunzi ha tenuto precisare che ”il regolamento di un parco non è certo un vincolo, ma può essere un volano socio-economico per il territorio di riferimento” ed ha aggiunto che “la soddisfazione è ancora maggiore anche perché erano almeno dieci anni che si doveva procedere a questa approvazione”.