(dal sito “Notizie Blog”, Rassegna stampa popolare)
Sono scaduti oggi, 10 Gennaio 2015, i termini affinché il presidente della Regione Basilicata impugnasse la legge sblocca Italia.
La battaglia civile condotta dalle comunità lucana, da metà delle amministrazioni locali lucane (65) e dai cittadini non ha conseguito il risultato auspicato di impugnare la Legge 164/2014.
Siamo però convinti che la lotta rappresenti un baluardo invalicabile contro lo “sblocca trivelle” di “Renzi-Pittella”.
Un disegno che vuole petrolizzare l’intera regione, quantunque si blateri vergognosamente in giro, alimentando una disinformazione di regime sui temi del petrolio e della democrazia.
Un muro civile che si oppone contro le 18 nuove istanze, 10 permessi e 20 concessioni petrolifere che vorrebbero stravolgere i connotati di un territorio e della comunità.
Un territorio però indifeso dalla sua stessa classe istituzionale regionale, a differenza di altre Regioni che hanno invece ritenuto di impugnare la legge n.164/2014.
Un governo regionale che ha mostrato il suo asservimento ai grandi interessi, mentre si intende smembrare la Basilicata tra la regione di Ponente e quella di Levante, con confini ridisegnati a tavolino a Roma, per favorire le grandi lobby degli affari energetici e dei rifiuti.
A questo disegno la comunità lucana si opporrà con tutte le proprie forze.