L’ Amazzonia è una foresta pluviale, in gran parte compresa in territorio brasiliano, che copre una superficie pari al 42% di quella dell’Europa.
Dall’estremo limite occidentale della foresta, ai piedi delle Ande, fino alla rive dell’Atlantico vi sono 3200 km, all’incirca la distanza tra Roma e l’Islanda.
Il Rio delle Amazzoni, inoltre, possiede il più vasto bacino del mondo ed è il secondo fiume per lunghezza dopo il Nilo.
A ragione è stato detto che l’Amazzonia è una specie di pianeta a sé stante.
La foresta pluviale vi prospera nelle sue forme più ricche: il sottobosco è molto sviluppato, le fronde degli alberi e la vegetazioni aerea, formano una copertura pressoché continua, che filtra i raggi del sole e mantiene l’ambiente in una penombra perenne, satura di umidità.
Qui vivono 750 specie di alberi, 400 specie di uccelli e 125 mammiferi, 100 specie di rettili e 60 di anfibi. E’ stato calcolato che in ogni singolo albero vivano 400 tipi di insetti.
Il governo brasiliano ha dichiarato lo scorso anno che la distruzione della foresta amazzonica è aumentata del 28 per cento, dopo quattro anni consecutivi di declino.
Sulla base delle immagini satellitari, si stima che 5.843 chilometri quadrati di foresta pluviale sono stati abbattuti tra l’agosto 2012 e il luglio 2013.
La foresta amazzonica è considerata una delle più importanti difese naturali del pianeta contro il riscaldamento globale a causa della sua capacità di assorbire enormi quantità di anidride carbonica.
La deforestazione è responsabile di circa il 75 per cento delle emissioni del Brasile, a causa degli incendi e della biomassa lasciata a marcire: circa 400 milioni di tonnellate di anidride carbonica rientrano in atmosfera ogni anno, rendendo il Brasile, il sesto paese per emissioni di anidride carbonica.
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Turiaçu è un comune del Brasile nello Stato del Maranhão, parte della mesoregione dell’Oeste Maranhense e della microregione di Gurupi.
Gli indigeni dei Ka’apor, insieme ad altre quattro tribù, sono gli abitanti tradizionali del territorio, del quale sono custodi ai sensi della legge.
La popolazione indigena brasiliana dei ka’apor ha deciso di combattere il taglio abusivo degli alberi della foresta amazzonica nella regione dell’Alto Turiaçu.
Stanchi di subire le invasioni dei taglialegna nei loro territori tradizionali, nell’indifferenza delle istituzioni, gli indigeni amazzonici Ka’apor hanno mandato i loro guerrieri a espellere i ladri di legname.
Il fotografo della Reuters Lunae Parracho ha seguito e documentato la spedizione dei guerrieri Ka’apor durante la loro spedizione nella foresta amazzonica alla ricerca dei taglialegna illegali, nella foresta amazzonica alla ricerca dei taglialegna illegali, nel territorio indigeno dell’Alto Turiacu, nel bacino amazzonico.
Lunae Parracho
I manifestanti, che accusano lo Stato di non intervenire in difesa dell’Amazzonia, hanno protestato fra l’altro con i sequestri delle motoseghe.
Hanno sequestrato e incendiato anche i veicoli.
Hanno soprattutto catturato, legato, spogliato nudi e inseguito a bastonate gli occupanti delle zone interessate.