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Caccia: preapertura della Stagione Venatoria … e delle polemiche

01/09/2015
in Archivi, Caccia e Animali, Governo del territorio, MATERIE TRATTATE, Natura, News, Piani territoriali
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L’articolo pubblicato con questo titolo il 17 agosto 2015 sul sito http://www.cacciapassione.com , che come fonte dichiara LaPresse (Twitter LaPresse), fa il quadro della situazione.

Cala il numero di cacciatori in Italia, ma la passione resiste.

Nel Belpaese, maglia nera dell’Europa per le infrazioni sull’ambiente, dai rifiuti alla tutela della fauna, fa discutere la decisione dell’apertura della caccia a inizio settembre, prima di quanto raccomandato dall’Ue.

In diverse Regioni d’Italia a inizio settembre si apre la caccia, e con essa le polemiche sollevate dalle associazioni animaliste.

Si tratta, in realtà, di una preapertura rispetto alle indicazioni dell’Europa, che chiede ai Paesi membri di cominciare a sparare dopo la terza domenica di settembre.

Secondo i dati dell’Enpa, Ente nazionale protezione animali, se negli anni ’80 erano 2milioni e 200mila gli italiani che come hobby imbracciavano il fucile a caccia di animali selvatici, oggi sono non più di 650mila.

Una passione che parrebbe in declino, ma che conserva comunque uno zoccolo duro di estimatori: rarissime le donne, pochi i giovani, il cacciatore è soprattutto un uomo di mezza età.

“L’unica caccia accettabile è quella chiusa per sempre. Siamo contrari sia per l’impatto drammatico che hanno gli spari sulla fauna, sia per un discorso etico: uccidere per divertirsi è inaccettabile”, sostiene l’Enpa.

“Ogni Regione ha il suo calendario venatorio, che varia a seconda della presenza faunistica di ciascun territorio e delle fasi di ripopolamento”, ribatte l’Associazione nazionale libera caccia.

Nelle Marche, ad esempio, si caccia dal 2 settembre al 10 febbraio 2016: il merlo può essere ucciso e catturato da settembre a dicembre, la volpe fino al 31 gennaio del prossimo anno.

In Umbria, invece, per tutta l’estate, da giugno ad agosto, è stato possibile cacciare il daino, il capriolo, il cervo e il muflone, e sarà possibile farlo pure ad ottobre di quest’anno, gennaio e marzo 2016.

Anche la Regione Lazio, dove è possibile cacciare 13 specie che secondo i dati scientifici ufficiali dell’Ispra sono considerate con status di conservazione sfavorevole, ha concesso una preapertura del calendario venatorio a inizio settembre.

L’Italia, maglia nera dell’Europa per le infrazioni all’ambiente, dai rifiuti alla tutela della fauna, è stata più volte messa sotto accusa per non aver osservato la direttiva comunitaria del 1979 per gli uccelli selvaggi e del 1985 per la salvaguardia dell’habitat.

La legge 157 del ‘92, nata come legge di protezione e tutela della fauna selvatica e per regolarizzare il calendario venatorio, ha iniziato solo nel 2010 a dare i primi risultati, grazie a un accordo tra gruppi parlamentari, mettendo finalmente un punto alla cosiddetta stagione della “caccia selvaggia”.

“Lo scorso autunno l’Europa ha però dato un ennesimo avvertimento all’Italia – spiega l’Enpa – aprendo la procedura d’indagine Pilot e sottolineando la situazione di illegittimità in cui versa il Paese a causa dei calendari venatori che le Regioni possono stabilire in autonomia”.

“La caccia dovrebbe essere impedita nei luoghi di nidificazione e durante tutte le fasi di riproduzione e di dipendenza dei piccoli, ma non sempre è così e le preaperture sono devastanti”, afferma Annamaria Procacci, ambientalista dell’Enpa e parlamentare dei Verdi dal 1987 al 2001, che a fine anni ’80 subì anche un’aggressione mentre assieme ad altri attivisti nel bresciano cercava di togliere le reti utilizzate dai cacciatori per catturare gli uccelli.

“L’Italia ha 18 specie in cattivo stato di conservazione a cui si può comunque sparare – conclude Procacci -, ed è ancora permesso negli appostamenti usare come esche uccelli vivi da richiamo provenienti da allevamento”.

****************

Integriamo il quadro che si prospetta in Italia agli inizi del prossimo mese di settembre con le seguenti ulteriori informazioni.

Secondo il Calendario Venatorio della Regione Toscana Inizierà ufficialmente il prossimo 20 settembre la stagione venatoria 2015/2016, ma già il 2 settembre è confermata l’apertura anticipata della caccia da appostamento, autorizzata in Toscana dalle 6 alle 19.

Secondo il Calendario Venatorio della Regione Basilicata la stagione venatoria inizia il 20 settembre e termina il 31 gennaio 2016: Tre date sono a disposizione per la preapertura alle specie tortora, cornacchia grigia, gazza e ghiandaia nel mese di settembre, precisamente il 2-6-16 settembre 2015 per i soli cacciatori residenti e domiciliati in Basilicata, unicamente da appostamento temporaneo con un prelievo giornaliero per massimo 5 capi.

Secondo il Calendario Venatorio della Regione Calabria due sono le date previste in preapertura per tortora e colombaccio, con apertura generale il 20 settembre 2015 e chiusura il 31 gennaio 2016.

Secondo il Calendario Venatorio della Regione Sicilia è prevista dal 2 settembre preapertura alle specie coniglio selvatico, tortora e colombaccio.

Secondo il Calendario Venatorio della Regione Sardegna la caccia inizierà in preapertura alla tortora il 3-6 settembre. Apertura generale il 27 settembre e chiusura il 31 gennaio 2016.

Secondo il Calendario Venatorio della Regione Veneto Si inizia in regime di preapertura il 2 settembre poi apertura generale il 20 e fine prevista il 31 gennaio 2016.

Secondo il Calendario Venatorio della Regione Piemonte Inizio in regime di preapertura previsto per il 2 settembre e chiusura il 31 gennaio 2016.

Secondo il Calendario Venatorio della Regione Emilia Romagna è prevista una preapertura alla tortora dal 3 settembre, poi apertura generale il 20 settembre e conclusione prevista il 31 gennaio 2016.

Secondo il Calendario Venatorio della Regione Campania nei giorni 2, 5 e 6 settembre 2015 è consentito l’esercizio venatorio alla tortora da appostamento. Ultima data di chiusura per colombaccio e cornacchia grigia prevista il 10 febbraio 2016.

Secondo il Calendario Venatorio della Regione Umbria sono previste tre date in preapertura, poi apertura generale il 20 settembre e chiusura il 31 gennaio 2016.

Secondo il Calendario Venatorio della Regione Marche la stagione inizierà il 2 settembre con 5 date di preapertura agli estatini. Apertura generale il 20 settembre, per poi concludere il 10 febbraio.

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