L’articolo di Manuela Pelati, pubblicato con questo titolo il 6 agosto 20195 sul “Corriere della Sera”, illustra la mozione proposta dal Presidente della commissione Commercio Orlando Corsetti e le reazioni che ha suscitato.
«Collochiamo i camion bar lungo i percorsi pedonali proposti per il Giubileo», lancia il presidente della commissione Commercio Orlando Corsetti (Pd) giovedì mattina.
La mozione rivolta al sindaco Ignazio Marino e agli assessori Marta Leonori (Commercio) e Maurizio Pucci (Lavori pubblici) avviene il giorno dopo la presentazione dei primi quattro percorsi per i pellegrini del Giubileo da parte del Campidoglio in accordo con il Vaticano.
«I percorsi assumeranno valore nel tempo, non sono temporanei», spiega Corsetti, e la proposta «rispetta le norme vigenti che prevedono lo spostamento in aree al di fuori del centro storico».
Tredicine: «Non li vogliamo»
La proposta ha subito diviso il Pd e suscitato le ire dei Tredicine: «Non la condividiamo» ha detto Alfiero Tredicine, parente di Giordano, consigliere d’opposizione arrestato per Mafia Capitale ed esponente della famiglia che controlla i camion bar.
«I percorsi pedonali sono solo luoghi di smistamento di pullman, dove la gente scende di corsa, va a prendere il bus e va via. Quindi le nuove proposte sono fallimentari».
Contraria a Corsetti anche la presidente del I Municipio Sabrina Alfonsi (Pd): «Non mettiamo in discussione le decisioni prese. La proposta sembra un pretesto per far rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta a seguito di una decisione condivisa dall’intera amministrazione».
Leonori: «Non basta vendere Ritz e Fanta»
Lo spostamento «storico» delle 22 postazioni dalle zone del Colosseo, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia e Tridente per essere ricollocate sul lungotevere e a Piramide non è mai piaciuta agli operatori, che richiedono da settimane l’equivalenza fra le nuove postazioni e quelle perdute.
E anche giovedì sette camion bar erano in piazza Santi Apostoli a protestare contro i nuovi stalli.
Tredicine: «L’amministrazione ha fatto un atto di imperio con questa decisione.
In tutte le città del mondo ci sono operatori che lavorano nel centro storico».
Ma l’assessora Leonori replica: «Forse non basta vendere Ritz e Fanta, perché quando si parla di street food nelle altre città, per esempio, non si parla di questo».
«Proponete altre postazioni fuori dal Tridente e monumenti»
Leonori, ricordando che «parliamo di 180 stalli nel centro storico a fronte di più di seimila dell’intera città», sottolinea che il tema è la qualità: «Non possiamo adattarci a un’attività che non si vuole rinnovare».
Sui camion bar si trovano panini confezionati, pop corn, pringle, «tutte cose che in vendita in un supermercato».
E aggiunge: «Se i camion bar vogliono proporre altre postazioni fuori dal Tridente e dalle aree vicino ai monumenti le sottoponiamo al tavolo del decoro».
Decreti e ricorsi
Il divieto per i camion bar di sostare nell’area archeologica centrale perché «incompatibili con i monumenti» è stato stabilito dal decreto del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini in accordo con il tavolo del decoro costituito tra Campidoglio e Mibact, sostenuto il 21 luglio scorso anche dalla Regione e confermato dal rigetto del Tar del 30 luglio al ricorso degli ambulanti.
Inoltre due giorni fa la Camera ha approvato un dl sugli enti locali che inserisce una norma sul decoro per «la tutela dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica da parte dello Stato e dei Comuni, con specifico riguardo ai complessi monumentali e altri immobili del demanio culturale interessati dai flussi turistici particolarmente rilevanti».
Una norma definita anti-Tar, che di fatto spiana la strada verso una conferma dell’allontanamento dai monumenti.