L’articolo di Manuela Pelati, pubblicato con questo titolo il 21 luglio 2015 sul “Corriere della Sera”, riguarda la novità che è stata evidenziata con il seguente sottotitolo: «Via libera in giunta all’intesa tra via Cristoforo Colombo, Comune e Mibact per “incompatibilità di attività commerciali su suolo pubblico nelle aree monumentali”».
La Regione Lazio decide per il no ai camion bar, approvando in giunta le decisioni del Campidoglio e la protesta degli ambulanti in piazza Bocca della Verità si riaccende.
«La Giunta Zingaretti ha approvato oggi la schema di deliberazione per dare il via libera al protocollo d’intesa tra Regione Lazio, Roma Capitale e Mibact in materia di tutela dei beni culturali e dei monumenti del centro di Roma e della conseguente incompatibilità di attività commerciali su aree pubbliche nelle suddette aree monumentali» ha fatto sapere martedì mattina in una nota della Regione Lazio.
«Tale protocollo dà infatti attuazione alle disposizioni di cui all’articolo 52 del DLGS 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) così come modificato dagli articoli 2 bis e 4 bis del DL 91/2013 e dall’articolo 4 del Dl 83/2014 (decreto Franceschini)».
Adesione al Tavolo Tecnico per il Decoro
La nota della Regione continua: «Con la delibera di oggi, a cui seguirà nelle prossime ore la sottoscrizione dell’accordo tra le tre istituzioni, la Regione Lazio ha aderito agli esiti del “Tavolo Tecnico per il Decoro”, costituito tra Roma Capitale e Mibact, che ha portato a individuare le aree monumentali meritevoli di tutela e le attività su aree pubbliche con esse incompatibili. Come è noto la vicenda è relativa all’incompatibilità e successiva ricollocazione dei camion bar e altre tipologie di commercio su aree pubbliche che sono state spostate dalle aree “Colosseo – Fori Imperiali – Piazza Venezia – Piazza di Spagna – Trinità dei Monti e Piazza del Popolo”».
Zingaretti: «Lavoriamo insieme»
«Abbiamo voluto rispondere in modo positivo e tempestivo ai rilievi della Corte Costituzionale – afferma il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – circa la necessità di “intesa tra Stato e Regioni” e l’attivazione di strumenti di leale collaborazione istituzionale sulle materie disciplinate dal decreto Franceschini. Per noi è fondamentale uno stile di governo che permette alle istituzioni di lavorare insieme in modo concreto per risolvere i problemi e in questo caso di offrire alla Capitale uno strumento in più per la tutela dei suoi monumenti più importanti. »
Leonori: «Lavoriamo anche per rinnovo legislazione»
«La delibera approvata oggi è un atto importante – ha dichiarato l’assessora a Roma Produttiva Marta Leonori -. Con questo atto i tre Enti confermano anche di ritenere compiutamente espresso e garantito il livello delle rispettive prerogative e delle competenze costituzionalmente previste. Con la Regione siamo inoltre al lavoro – prosegue Leonori – per rinnovare la legislazione relativa al commercio e il provvedimento di oggi conferma e rafforza il percorso di collaborazione dei due Enti, anche a tutela delle zone di pregio storico, artistico e monumentale».
Tredicine: «Atti nulli»
E proprio martedì mattina in piazza Bocca della Verità una decina di camion bar si sono riuniti per protestare contro il provvedimento del Campidoglio, ora sostenuto anche dalla Regione.
Con trombe e fischietti gli ambulanti si rivolgono all’assessore al Commercio Marta Leonori.
Alcuni di loro sono saliti sui tetti dei camion gridando al megafono “Leonori scendi”.
Tra di loro anche Alfiero Tredicine, presidente Apre Confesercenti e leader storico degli ambulanti romani.
«La delibera della Regione Lazio? È nulla, e chi lo ha fatto a mio avviso ha commesso anche una leggerezza. Allo stato attuale l’intesa non può essere fatta, perché i decreti nazionali sono stati dichiarati illegittimi dalla Corte costituzionale e chi fa atti adesso sulla base di quei provvedimenti, per me vuol dire che quegli atti sono nulli».