Su questo stesso sito l’8 luglio 2015 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Camion bar, il Tar dà il via libera: è ufficiale trasferimento dal 10 luglio” che dava notizia del rigetto del TAR della richiesta degli ambulanti di sospensiva del provvedimento di ricollocazione fuori dalle aree centrali di ben 76 postazioni (https://www.rodolfobosi.it/camion-bar-il-tar-da-il-via-libera-e-ufficiale-trasferimento-dal-10-luglio/).
L’articolo riferiva anche che il Tribunale aveva fissato per la trattazione collegiale dell’istanza cautelare la camera di consiglio del 29 luglio 2015.
L’articolo di Manuela Pelati, pubblicato con questo titolo alle ore 16:44 di oggi sul “Corriere della Sera”, dà notizia della sentenza del Tar pubblicata stamattina.
Ricorso respinto, vince il Campidoglio.
Dopo l’appoggio della Regione che il 21 luglio ha approvato in giunta l’uscita dei 22 camion bar dall’area archeologica centrale [vedi https://www.rodolfobosi.it/camion-bar-non-adatti-al-centro-la-regione-sostiene-il-campidoglio/], giovedì il Tar ha respinto la sospensiva chiesta dagli ambulanti contro il provvedimento del Comune di Roma.
Il 10 luglio scorso è stata eseguita la determina del Campidoglio per la ricollocazione dei camion bar, urtisti (venditori di souvenir) e fiorai, che sono dovuti uscire dall’area del Colosseo, Fori Imperial, piazza Venezia e Tridente per andare nei nuovi stalli assegnati sul lungotevere e in zona Piramide.
Il Tribunale ha fissato al 22 ottobre 2015 l’udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso.
«I camion bar sciamavano da decenni» ha detto il sindaco Marino in un’intervista al Corriere della Sera, rimarcando la determinazione a portare avanti la battaglia «storica» dello spostamento dal centro.
«Lavoro congiunto con Ministero e Regione»
«La sentenza del Tar conferma la bontà del percorso scelto dall’amministrazione comunale di Roma, che ha compiuto, in ottemperanza alle decisioni del tavolo del decoro riguardo alla collocazione dei camion bar e delle altre strutture del commercio su strada fuori dai luoghi di pregio. I provvedimenti sono il frutto di un gioco di squadra con le altre istituzioni coinvolte, in particolare Mibact e Regione Lazio. Un ringraziamento particolare va a tutti gli uffici del Comune che hanno lavorato con grande determinazione per questo importante risultato».
È quanto dichiarano in una nota congiunta gli Assessori a Roma produttiva Marta Leonori e l’Assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Pucci .
Ricorso respinto, vince il Campidoglio.
Dopo l’appoggio della Regione che il 21 luglio ha approvato in giunta l’uscita dei 22 camion bar dall’area archeologica centrale [vedi https://www.rodolfobosi.it/camion-bar-non-adatti-al-centro-la-regione-sostiene-il-campidoglio/] [vedi www.vasonlus.it/?p=17306], giovedì il Tar ha respinto la sospensiva chiesta dagli ambulanti contro il provvedimento del Comune di Roma.
Il 10 luglio scorso è stata eseguita la determina del Campidoglio per la ricollocazione dei camion bar, urtisti (venditori di souvenir) e fiorai, che sono dovuti uscire dall’area del Colosseo, Fori Imperial, piazza Venezia e Tridente per andare nei nuovi stalli assegnati sul lungotevere e in zona Piramide.
Il Tribunale ha fissato al 22 ottobre 2015 l’udienza pubblica per la trattazione di merito del ricorso.
«I camion bar sciamavano da decenni» ha detto il sindaco Marino in un’intervista al Corriere della Sera, rimarcando la determinazione a portare avanti la battaglia «storica» dello spostamento dal centro.
«Lavoro congiunto con Ministero e Regione»
«La sentenza del Tar conferma la bontà del percorso scelto dall’amministrazione comunale di Roma, che ha compiuto, in ottemperanza alle decisioni del tavolo del decoro riguardo alla collocazione dei camion bar e delle altre
«Ora – prosegue la nota – intensificheremo l’azione per il contrasto del commercio abusivo e per la tutela dei monumenti della nostra città».
La protesta: fanno spazio alle multinazionali
E come è già successo altre volte, una decina di camion bar già da giovedì mattina si è riunito in protesta in piazza Bocca della Verità con i furgoni chiusi, le bandiere tricolore issate e i cartelli di protesta: «Ambulante storico da sfrattare, abusivo totale da giustificare», «Il solletico per gli abusivi, la ghigliottina per i regolari».
Tra di loro Alfiero Tredicine, presidente di Apre Confesercenti.
«Basta con la scusa di Obama, l’hanno viste tutti le immagini del presidente Usa che porta la figlia a mangiare un hot dog su un carrettino nel Centro storico di New York. Dicessero la verità: l’amministrazione di Roma vuole procedere all’eliminazione totale delle bancarelle in Centro per fare spazio alle multinazionali e a quelli che chiamano centro servizi. Chi lo sta facendo si dovrebbe vergognare. Noi a questo ci opporremo con forza».
Il presidio è proprio sotto la sede dell’assessorato al Commercio in attesa di essere convocati per dialogare.
Tra le richieste un ricollocamento in aree migliori di quelle assegnate – «I Comuni devono valorizzare le attività storiche. Noi continuiamo a rispettare le regole, le delibere e le ordinanze – ha detto Tredicine – ma non possiamo accettare che facciano atti per epurare il Centro dal commercio su area pubblica».
Gli abitanti del centro storico: «degrado e abbandono»
E anche l’Associazione Abitanti Centro Storico è intervenuta sul tema: «Parliamo di un commercio che probabilmente ha avuto una scrittura non conforme alla storia della città – ha dichiarato la presidente Viviana Di Capua – che ha creato degrado e abbandono delle attività artigianali e di vicinato: sarebbe opportuno affondare le mani in quei comparti amministrativi da dove emergono scritture mal fatte e non conformi alla trasparenza e alla legalità».