Articolo pubblicato con questo titolo il 29 gennaio 2015 sul sito “Euractiv.it.
La Terra dei Fuochi arriva a Strasburgo.
Oltre 3.500 persone si sono rivolte alla Corte europea dei diritti dell’uomo accusando l’Italia di aver violato il diritto alla vita e di non aver provveduto a una corretta informazione.
Più di 3.500 persone hanno presentato ricorso alla Corte di Strasburgo, accusando l’Italia di aver violato due articoli della Convenzione europea dei diritti umani nella gestione della cosiddetta Terra dei Fuochi, l’area della Campania compresa tra le province di Napoli e Caserta e caratterizzata dalla presenza di attività illegale legata ai rifiuti.
I ricorrenti denunciano le autorità italiane per il mancato rispetto dell’articolo 2, che stabilisce “il diritto alla vita di ogni persona è protetto dalla legge“, e l’articolo 10, che sancisce la “libertà di ricevere o di comunicare informazioni” e tutela il diritto a essere correttamente informati.
L’iter dei ricorsi presso la Corte di Strasburgo è ancora nella fase iniziale.
La Cedu [Convenzione Europea per i Diritto dell’Uomo, ndr.] , che ha raccolto le denunce ricevute in una quarantina di ricorsi, non ha, infatti, effettuato ancora alcuna comunicazione ufficiale alle autorità italiane.