Dopo aver esaminato la richiesta, avanzata contestualmente dalla Regione Lazio, dal Comune di Bracciano e dalla Bracciano Ambiente Spa, di rinnovo dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per lo sfruttamento della discarica di Cupinoro, il Consiglio dei ministri in data 8 agosto 2014 ha dato autorizzazione formale alla ripresa dei lavori presso il sito di Cupinoro, con la seguente sintetica nota che ha reso noto il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per la discarica di Bracciano in località Cupinoro.
“Il Consiglio ha esaminato la richiesta di rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale per la discarica di Bracciano (Roma), in località Capinoro, istruita dalla Presidenza del Consiglio nell’ambito di una conferenza di servizi appositamente convocata per comporre i diversi interessi implicati e, tenuto conto dell’esigenza primaria di garantire la sicurezza dell’area, ha condiviso i pareri favorevoli all’accoglimento della richiesta. Il rinnovo dell’AIA ha per oggetto i piani di gestione ed i piani di monitoraggio, sorveglianza e controllo della discarica, a fini di messa in sicurezza.”
Accolta con favore da molti ambienti del PD locale e dall’amministrazione braccianese, e letta invece con rammarico e dubbi dai Comitati di difesa del territorio.
Nella nota si legge che i pareri favorevoli al rinnovo dell’AIA suddetta sono stati accolti “tenuto conto dell’esigenza primaria di garantire la sicurezza dell’area” e che il “rinnovo dell’AIA ha per oggetto i piani di gestione ed i piani di monitoraggio, sorveglianza e controllo della discarica, a fini di messa in sicurezza”.
In attesa di ulteriori comunicati dal Consiglio dei Ministri attraverso i quali comprendere le ragioni dettagliate del rinnovo, non ancora pervenute, restano a galla molte domande.
Nella nota si evince che l’AIA è stata rinnovata per consentire la messa in sicurezza dell’area, ma non per la costruzione ex novo dell’impiantistica industriale richiesta da BA e comune di Bracciano.
O meglio, tale ipotesi non è né citata né esclusa.
Che l’avvio di un polo industriale abbia via libera è tuttavia plausibile diretta conseguenza di questo rinnovo.
Stabilendo il quale il Consiglio dei Ministri ha abbattuto/aggirato:
– il parere negativo del MIBACT, e quindi il riscontro dei vincoli archeologico-paesaggistici (riconosciuti anche dal Piano Territoriale Paesistico Regionale, in deroga al quale nacque lo stesso progetto della discarica originaria);
– il vincolo della preesistenza di usi civici con destinazione d’uso agro-silvo-pastorale sui terreni su cui insiste Cupinoro da oltre vent’anni; l’eventuale approfondimento scientifico e statistico dell’incidenza e la prevalenza di alcune patologie tra gli abitanti della zona da anni denunciata dai residenti locali, quindi le condizioni reali dell’inquinamento dei terreni;
– le indagini della Procura di Civitavecchia tanto sulle circostanze e sulle condizioni non trasparenti della creazione della discarica, quanto sulla gestione attuale da parte della Bracciano Ambiente.
Inoltre, la Bracciano Ambiente, il cui bilancio fallato ha portato a cassa integrazione e licenziamenti del personale, con quanti e quali fondi inizierà i lavori di messa in sicurezza, il post mortem del vecchio invaso e insieme i cantieri per l’impianto a biogas di 33mila tonnellate e il TMB (trattamento meccanico biologico) di 135mila tonnellate?
Cupinoro dunque si riattiva, facendo tabula rasa delle discussioni, dei dati ancora non accertati, delle incoerenze legislative?
Mentre il sindaco di Bracciano Giuliano Sala in una nota afferma già che l’AIA rilasciata dal CdM “permetterà alla Bracciano Ambiente spa di organizzarsi per attuare l’ultima proposta di piano industriale presentata dall’amministratore Unico ed approvata dal Consiglio comunale, tarando gli interventi impiantistici alle esigenze del bacino di riferimento che sarà esclusivamente quello dei 25 comuni che precedentemente conferivano a Cupinoro”.
Giuliano Sala
Arrivano le voci contrarie.
Il No Discarica di Cerveteri, insieme a Salviamo Bracciano ed il Comitato di zona Borgo S. Martino, affermano che “Il ‘governo’ locale in Bracciano non è stato che il ‘pony express’ di un disegno più ‘articolato’, sulle nostre vite” e sono pronti ad apporsi con manifestazioni e ricorsi giuridici.
Anche Crescenzio Paliotta, il sindaco di Ladispoli, e Giuseppe Zito, vicesindaco di Cerveteri, hanno espresso contrarietà rispetto all’ampliamento di Cupinoro, e la volontà di un confronto urgente e collettivo tra istituzioni e cittadini coinvolti.
Crescenzio Paliotta
Giuseppe Zito
Pronti a combattere la decisione del Consiglio dei ministri anche il Coordinamento Rifiuti Zero per il Lazio e il Comitato Bracciano Stop Discarica che hanno definito tale atto un “via libera all’ingiustizia, allo scempio del territorio”, chiedendo al contempo le dimissioni immediate al sindaco di Bracciano e all’Amministratore della Bracciano Ambiente.
In data 4 agosto 2014 l’Associazione “Salviamo Bracciano” aveva diramato la seguente comunicazione.
Prima di parlare del futuro e permettere agli stessi amministratori pubblici del Comune e della partecipata di maneggiare del denaro pubblico occorre prima accertare le responsabilità della passata gestione contestate dal Procuratore Capo della Repubblica di Civitavecchia dott. Amendola e dalla Corte dei Conti come apparso in data 17 luglio 2014 sul Messaggero e quelle che hanno portato al licenziamento del personale della Bracciano Ambiente (21 senza stipendio e 17 in cassa integrazione).
Occorre anche che il Governo prima fornisca giustificazioni in merito al fatto che una situazione così grave, che riguarda la salute pubblica, prima ancora dei danni ambientali e del denaro pubblico, non sia stata mai oggetto, nel corso degli ultimi dieci anni, di una adeguata indagine da parte della Procura della Repubblica di Civitavecchia e del perché nel corso di questi ultimi 10 anni né i responsabili della Regione Lazio, né il Prefetto, né in primo luogo dagli amministratori del comune di Bracciano e della partecipata abbiano inteso denunciare i fatti di cui erano a conoscenza alle Autorità Giudiziarie, sino ad arrivare oggi a questa situazione.
Occorrerebbe anche capire se tra gli amministratori pubblici regionali, che hanno approvato, sempre nel corso degli untimi 10 anni, il PTPR regionale ed insieme a quelli comunali il nuovo PRG di Bracciano, e che avevano il dovere di vigilare sul territorio e sul denaro pubblico, vi siano anche quelli che oggi propendono per la soluzione di “accomodamento”.
Occorrerebbe anche capire se tra gli amministratori pubblici regionali che hanno approvato sempre nel corso degli ultimi 10 anni il PTPR regionale, insieme a quelli comunali il nuovo PRG di Bracciano, e che avevano il dovere di vigilare sul territorio e sul denaro pubblico, vi siano anche quelli che oggi propendono per la soluzione di “accomodamento”. Perché così ci risulta.
Se così fosse significherebbe riconsegnare agli stessi soggetti che hanno provocato questo disastro il futuro di quanto oggi decide il Governo.
Associazione Salviamo Bracciano
Pubblichiamo di seguito una descrizione della situazione dell’area in cui si trova la discarica di Cupinoro. La sottoscrivono:
Associazione Salviamo Bracciano
Comitato liberi Cittadini a difesa del territorio. Cerveteri
Forum Salviamo Bracciano Roma e Provincia
NO DISCARICA CERVETERI
COMITATO DI ZONA BORGO SAN MARTINO
CITTADINI LIBERI IN DIFESA DEL TERRITORIO
Comitato Rifiuti Zero Fiumicino
Salviamo il Paesaggio Litorale Roma Nord
comitato castellaccio Monteroni, Santino Giangreco
Italia Nostra Sezione Lago di Bracciano
Via del Lago, 12 – 00062 Bracciano
Tel.06.9988466 – 339.4641014
Skype:fioreross
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