Due giorni d’inferno quelli appena trascorsi per Villa Spada e dintorni: sui quartieri dell’asse Salaria sono infatti tornati a farsi sentire prepotentemente i miasmi provenienti dal TMB Ama, l’impianto che avrebbe dovuto chiudere i battenti entro il 31 dicembre del 2015 e che invece è tutt’ora, seppur con quantità trattate ridotte, in piena attività.
Così, complice vento e caldo, per Villa Spada e Fidene non sembra esserci pace: gli odori nauseabondi “e vomitevoli”, dicono da quelle zone, continuano ad invadere abitazioni, uffici e scuole con residenti, lavoratori e alunni costretti a serrarsi, per l’ennesima stagione calda, dietro a porte e finestre.
“Dal TMB Ama Salaria sale una puzza vomitevole, da voltastomaco, da sentirsi male”, “puzza schifosissima e tremendamente forte” – sono alcuni dei commenti che si susseguono frenetici tra i residenti come a cercare l’uno solidarietà e conforto dall’altro.
Una questione, quella del TMB Ama Salaria, al centro anche della campagna elettorale e che i cittadini chiedono che, qualunque sia l’esito delle urne, venga affrontata come priorità.
Intanto mentre Roma attende la politica che possa riprendere le redini della questione Villa Spada, Fidene e dintorni non ci stanno a soccombere ancora per molto a fetore e miasmi: “Se la struttura non sarà chiusa scenderemo dai nostri quartieri e bloccheremo tutto, pure la strada” – sostiene qualche residente.
E le tempistiche non sembrano essere favorevoli: gli abitanti di quel quadrante del Municipio III, ad oggi sottoposti anche ai roghi acri e “tossici”, dovranno probabilmente prepararsi all’ennesima estate da “sequestrati in casa”.
(Articolo di Sara Mechelli, pubblicato con questo titolo il 26 maggio 2016 sul sito online “Roma Today”)