Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Portare il conflitto in consiglio comunale: questo il messaggio che arriva dalla grande assemblea cittadina che si è tenuta nella sala della Protomoteca in Campidoglio.
Una sala strapiena di cittadini che dicono no ai distacchi dell’acqua e agli sfratti, che chiedono case popolari, moltiplicazione delle scuole d’infanzia per tutti i bambini, salvaguardia del lavoro pubblico.
Con loro la netta posizione della Cgil Lazio, fra le tante sigle e associazioni presenti. “Queste delibere rappresentano una via d’uscita per un altro modello di città a cominciare dalla messa in discussione del piano di rientro nel 2015”, ha dichiarato Claudio Di Berardino.
“Case popolari e affitti calmierati, è ora di girare pagina con una politica strutturale capace di risolvere la domanda”, è la battaglia dell’Unione Inquilini.
“350mila euro per finanziare cooperative dentro la scuola d’infanzia vuol dire 4000 maestri che perdono il lavoro“, è stata la denuncia dell’Usb, “le mafie non si sconfiggono senza i cittadini, e il primo nemico è la disoccupazione” ha rimarcato Libera per bocca di Giuseppe De Marzo.
Presenti in assemblea, Gemma Azuni, presidente vicario del Consiglio Comunale, Gianluca Peciola capogruppo Sel e Erica Battaglia consigliere Pd hanno sostenuto la necessità di accogliere queste parole d’ordine accanto ad un percorso di partecipazione, per cambiare radicalmente rotta in questa città.
Parole che mostrano un’apertura, alla prova dei fatti nel prossimo consiglio comunale.
Il video delle dichiarazioni
http://www.libera.tv/videos/6591/de-liberiamo-roma–assemblea-per-una-nuova-capitale.html