L’articolo pubblicato con questo titolo il 6 agosto sul sito “Casa & Clima”, riguarda il piano contro il dissesto idrogeologico presentato dal Ministro dell’Ambiente assieme al Ministro delle Infrastrutture.
Un piano da 1,3 miliardi di euro contro il dissesto idrogeologico.
Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che ha presentato, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, insieme al titolare delle Infrastrutture Graziano Delrio, le misure e le risorse che verranno stanziate per la messa in sicurezza dei territori italiani.
I cantieri individuati dal piano sono soprattutto nelle città già colpite da calamità naturali.
Per loro la prima parte di finanziamenti ammonta a 654 milioni di euro e si tratta di Milano, Padova, Venezia, Genova, Firenze, Bologna, Cesenatico, Pescara e Olbia.
È Genova, colpita da diverse alluvioni, a beneficiare della cifra più consistente con 323,5 milioni.
Seguono Milano con 122 milioni e Padova con 93,3 milioni.
Dei 1.303 milioni, 1.268,7 vengono suddivisi fra venti città mentre i restanti 34,3 milioni sono destinati ad altre città.
Maggiore responsabilità delle Regioni
“Con questo piano affrontiamo le prime priorità con due criteri precisi: abbiamo scelto da una parte i cantieri che presentano un maggiore rischio per la popolazione, dall’altro lo stato di avanzamento dei cantieri.
Questo – ha spiegato Galletti – è il segnale che mandiamo alle amministrazioni: da oggi si premiano quei Comuni e quelle Regioni che hanno i progetti in stato avanzato di realizzazione. Quindi i cantieri partiranno velocemente. Il ministro dell’Ambiente ha voluto sottolineare quindi come spetta ora alle Regioni impegnarsi per utilizzare delle risorse “vere già spendibili da domani.”
Migliore pianificazione
Anche il ministro Delrio ha sottolineato la necessità di una migliore pianificazione:
“Abbiamo reso fragile il nostro territorio e questo piano vuole darsi un orizzonte per non piangere più vittime“. Col nuovo piano, ha aggiunto Delrio, “si affrontano subito le emergenze. Ma il progetto vuole avere un respiro più ampio per recuperare il lavoro perso del passato. Della vecchia programmazione rimangono da spendere 1,8 miliardi di euro. Contiamo di recuperare questo miliardo e otto nel 2016”.
Semplificazione e trasparenza degli appalti
Il ministro Galletti ha ricordato le semplificazioni che sono state decise quest’anno fra cui quella che stabilisce che i presidenti delle Regioni sono commissari delle opere, un protocollo per la trasparenza degli appalti, “un modo per tutelare la legalità” tanto che la spesa di questi 1,3 miliardi “sarà controllata anche dall’Autorita di Cantone” e “un protocollo con i sindacati per far rimanere più tempo i cantieri aperti, dove sarà possibile fino a 24 ore al giorno su turni.“
È un ulteriore segnale importante che abbiamo dato”, ha sottolineato Galletti.