Dopo quattro Consigli comunali, 10 sedute di commissione, 3 anni di discussione, almeno quindici di gestazione, proteste e critiche ma anche grida e insulti finiti in denunce contro ignoti, il Parco della Laguna Nord è finalmente nato.
Il Consiglio comunale di Venezia ha approvato alle ore 00,03 di lunedì notte 13 maggio 2014 la delibera di istituzione del Parco regionale ambientale e antropologico di interesse locale della laguna Nord di Venezia, con i 18sì nella maggioranza ed i 9 no di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle, Lega, i consiglieri del gruppo misto Nicola Funari e Alessandro Vianello ed il consigliere PD Davide Tagliapietra e il non voto del PD Pasquale Ignazio ”Franco”Conte.
Nicola Funari
Alessandro Vianello
Sebastiano Costalonga, di Fratelli d Italia, che dei contrari era il più determinato, si è visto respingere buona parte dei suoi emendamenti, ma ha anche avuto il via libera ad alcune modifiche nel testo della delibera (21 emendamenti su 50), che puntavano a tutelare maggiormente la popolazione delle isole e, se possibile, a farla aumentare.
Sebastiano Costalonga
«C’è il rischio che lebuone intenzioni portino a cattivi risultati”, commenta Davide Tagliapietra.
«Oggi senza parco hanno nidificato migliaia di fenicotteri perché i cacciatori già li rispettano. Se poi i cittadini della laguna nord non vogliono il parco, perché farlo? Un referendum solo per i cittadini della laguna nord è giuridicamente impossibile anche se esiste il precedente di Cavallino. Ma una consultazione popolare sarebbe un importantissimo segnale».
Davide Tagliapietra
Il primo a credere nel parco fu l’assessore all’ Ambiente Gaetano Zorzetto nel 1983 creò una commissione tecnico scientifica e da lì iniziò la battaglia in città.
Gaetano Zorzetto
Da allora sono state presentate tre proposte di legge a Roma, raccolte oltre 6 mila firme, fino al 2003 quando con deliberazione n. 99 dell’ 8/9 luglio 2003 il Consiglio Comunale di Venezia ha approvato la costituzione dell’istituzione “Parco della Laguna” Nord di Venezia, con la dichiarata finalità di istituire un “parco regionale di interesse locale” così come previsto dall’art. 27 della legge regionale n. 40/1984, che prescrive l’individuazione del parco nel rispettivo strumento urbanistico generale:nacque l’Istituzione del parco della laguna in seno al Comune.
Nel frattempo l’Unione Europea ha vincolato le aree umide e sono arrivate limitazioni a pesca caccia ed altre attività.
Per questo mentre l’amministrazione elaborava l’ipotesi di un parco regionale il fronte del no è cresciuto: pescatori, cacciatori e molti residenti temono infatti che ai già pesanti vincoli esistenti ne arrivino altri a mettere in ginocchio attività e vita quotidiana.
“Tutt’altro”, dice l’Assessore ad Ambiente e città sostenibile Gianfranco Bettin, “l’area è già tutelata, non ci saranno novità, finora però ci sono stati vincoli senza opportunità”.
Gianfranco Bettin
“Non sarà né un carrozzone né un carrozzino – precisa Gianfranco Bettin – ma lo strumento per promuovere le attività tipiche della laguna sostenerle reperire fondi ma certo anche il modo per pretendere un vigoroso rispetto del le norme ambientali esistenti. Tante pretestuose e demenziali opposizioni derivavano proprio dal temere quest’ultimo aspetto. Balle nessun nuovo vincolo ma un ‘marchio’ del Parco che farà bene a tutte le attività e ai residenti.
Quanto alla gestione Bettin fa sapere che “si sarà un organo di rappresentanza di tutte le realtà della laguna dai pescatori agli agricoltori ai residenti con un presidente per porre temi e argomenti, mentre per la parte burocratica interverranno gli uffici già esistenti dell’Osservatorio ambiente. Struttura snella spese all’osso: uno dei primi punti di promozione sarà proprio chiedere più trasporti per le isole, altro che imbalsamare tutto.”
Non ci crede il consigliere M5S Gianluigi Placella.
Gianluigi Placella.
“Se non sono necessarie ulteriori prescrizioni non bastava applicare con maggiore attenzione le misure di tutela che già ci sono senza creare un nuovo ente con nuove spese. Un nostro emendamento ha preteso la presenza di persone competenti all’interno dei futuri organi direttivi della struttura e altri dovrebbero garantire i residenti dall’inserimento di nuovi vincoli almeno per il momento e a permettere un minimo di coinvolgimento della cittadinanza durante l’iter di elaborazione del Piano Ambientale.”
“Rimaniamo concettualmente contrari”, commenta Sebastiano Costalonga di Fratelli d Italia, “nella delibera poi ci si è dimenticato totalmente la tutela e il rispetto dei cittadini residenti la loro peculiarità residenziale e isolana privilegiando esclusivamente l’aspetto ambientale. Un nostro emendamento è stato approvato e prevede proprio la necessità di ripopolare le isole che nel tempo sono state abbandonate”.
«Era atteso da vent’anni – ha commentato l’assessore comunale all’ambiente, Gianfranco Bettin – Si tratta di un atto storico, si apre una stagione nuova per la laguna».
«L’ostruzionismo di una parte delle opposizioni spalleggiate dal gruppo di cacciatori più oltranzista – ha aggiunto – è stato così sconfitto. Entro tre mesi la giunta comunale proporrà al consiglio le linee guida del piano ambientale, che verrà successivamente approvato dando così pienamente vita al parco».
L’istituzione del Parco della Laguna Nord, secondo Bettin, riporta al centro dell’attenzione le isole della laguna, l’arcipelago che ha meglio conservato i caratteri tradizionali della civiltà lagunare e che soffre da anni una condizione difficile.
«Il Parco – ha spiegato sempre Bettin – deve essere lo strumento per tutelare questi caratteri e rigenerarne la vitalità, garantendo migliori opportunità per le comunità residenti, migliore mobilità e possibilità di residenza, sostegno alle attività sia tipiche (in primis agricoltura e pesca tradizionali) sia nuove (come le forme intelligenti e leggere di turismo, alternative al modello di massa che stravolge il centro storico), in un quadro di rigorosa tutela ambientale».
“Il Parco della Laguna Nord è una grande opportunità per questo territorio e per i suoi abitanti, un passo fondamentale per la rivitalizzazione di un ecosistema delicato che va difeso e tutelato, e che deve essere a disposizione di tutti – ha commentato il sindaco Giorgio Orsoni – Credo che la città abbia compiuto un passo storico – ha aggiunto -, un’innovazione che Venezia attendeva da decenni e che finalmente, oggi, siamo riusciti a determinare. La difesa del nostro complesso sistema lagunare, della tipicità delle isole, l’uso corretto delle potenzialità che questo ambiente offre, sono alla base di un uno sviluppo compatibile e armonico che finalmente potrà essere guidato e che porterà presto nuove opportunità e nuovi strumenti, anche e soprattutto ai residenti delle isole. Accessibilità, tutela e sviluppo sono infatti i cardini di questo progetto che l’amministrazione comunale ha voluto e portato a termine con forza“.
Giorgio Orsoni
In termini pratici aver dato via libera al Parco della laguna, significa avere finalmente accesso a finanziamenti europei per far sì che flora e fauna e lembi di terra emersi dall’acqua non scompaiano con l’erosione della laguna mentre per resi denti e aziende si aprono le porte degli sgravi fiscali. Il modello a cui Venezia si è ispirata è la Camargue, la cui laguna è diventata parco nel 1972 diventando un fiore all’occhiello per la Francia con i suoi cavalli, le sue zone umide e i suoi borghi medievali.
“La nostra laguna non ha nulla da invidiare alla Camargue dal punto di vista naturale” dice Bettin “e ha una storia e una tradizione come quella della pesca, lì molto più limitate”.
Aver istituito ufficialmente il Parco della laguna significa anche poter promuovere meglio l altro turismo visto che pochi dei milioni di visitatori che arrivano a Venezia oltrepassano i confini dei “masegni” a parte qualche turista curioso o fortuna che ci capita per caso.
“Metteremmo in rete tutte le attività” continua l’assessore, “la prima azione da fare è rafforzare i collegamenti con una nuova mobilità”.
Plaude alla nascita del parco Marco Michielli presidente di Federalberghi Veneto.
Marco Michielli
“Il sì del consiglio apre alla speranza di un turismo sostenibile”commenta “Tutela e rilancio dell’ambiente si traducono in emozioni che fanno scegliere ai viaggiatori un luogo anziché un altro”
Luana Zanella, Verdi, nel 2006 firmò da deputata una proposta di legge.
Luana Zanella
“Si inaugura una stagione nuova del nostro straordinario patrimonio”, dice.
“Lunedì ha vinto quella città che crede in un futuro diverso”, dicono VAS e Legambiente, “ora il parco unisca non divida”.
Ne hanno parlato più o meno in questi termini il Corriere del Veneto del 14 maggio 2014, Il Gazzettino di Venezia e Mestre del 14 maggio 2014. e La Nuova di Venezia e Mestre del 14 maggio 2014.