(ANSA, ore 9,19) – ROMA, 10 DIC – Le probabilità di estati torride in alcune zone d’Europa sono aumentate 10 volte rispetto ai primi anni duemila a causa del riscaldamento globale causato dall’uomo.
A dirlo è lo studio del Met Office inglese, pubblicato sulla rivista Nature Climate Change.
Lo studio si è soffermato in particolare su Germania, Francia e Italia.
In media, le estati nell’Europa mediterranea e centrale sono aumentate più velocemente della media globale, con il conseguente rischio di maggiori ondate di caldo.
“Estati estremamente calde che prima occorrevano due volte in un secolo nei primi anni novanta, adesso potrebbero accadere due volte in un decennio“, ha detto Nikos Christidis, autore principale dello studio, riferendosi alle estati con temperature di 1,6 gradi superiori alla media riportata negli anni 1961-1990.
“Le probabilità di gravi ondate di calore confrontabili a quelle del 2003 sono aumentate da una ogni 1.000 anni a una ogni 100 e, secondo le proiezioni, potrebbero avvenire ad anni alterni entro il 2030-2040 se le emissioni di gas serra continueranno con i ritmi attuali“.
La situazione è più grave rispetto a quella ipotizzata dagli stessi ricercatori del Met Office in una ricerca del 2004, dove sottolineavano che il riscaldamento globale aveva raddoppiato i rischi di ondate di calore.
Tra lo studio del 2004 (che analizzava la situazione negli anni ’90 e la nuova ricerca (che copre il periodo 2003-2012) le temperature nell’Europa Centrale e mediterranea sono aumentate di 0,81 gradi.