BRUXELLES – Obiettivo ‘carta zero’ per l’Europarlamento.
Il piano a lungo termine prevede in primis una graduale riduzione dell’uso di dossier cartacei delle riunioni, già rigorosamente stampati su carta riciclata, ma pur sempre tradotti nelle 23 lingue di lavoro, in almeno due copie per ciascuno dei 751 eurodeputati.
Ad essere testata sul fronte dell’eco-risparmio, a vantaggio di alberi, CO2 prodotta e bilancio Ue, è ovviamente la commissione ambiente, che dopo aver già eliminato tutte le pile dei dossier messe a disposizione del pubblico che può liberamente assistere alle riunioni, con l’estate 2015 ha dato un taglio netto anche al materiale previsto per i suoi 69 eurodeputati.
“Nessun documento cartaceo viene più distribuito in quanto tutti i documenti, compresi gli ordini del giorno, sono disponibili su web” spiega Giovanni La Via (Ap/Ppe), presidente della commissione ambiente dell’Europarlamento.
Giovanni La Via
“Non siamo i soli, ma facciamo da guida per le altre commissioni parlamentari. La commissione lavoro già non fa più distribuzione dei documenti in aula, ma stampa ancora liste di voto e altro” aggiunge La Via, che ricorda l’importanza dell’eco-risparmio: “Per ottenere una tonnellata di carta nuova ci vogliono 15 alberi, 440 mila litri d’acqua e 7.600 Kwh di energia elettrica“.
Casi eclatanti di ‘spreconi’ in passato al Parlamento europeo non sono mancati: molti ricordano il “gigantesco” dossier sulla riforma della Politica agricola comune (Pac), mentre la commissione bilancio, fino a poco tempo fa detentrice delle peggiori performance, con la nuova legislatura almeno “non stampa più gli emendamenti” assicurano i portavoce.
La sfida per un Europarlamento ‘senza carta’ si prospetta comunque titanica, tenuto conto degli oltre seimila dipendenti fra le tre sedi di Bruxelles, Strasburgo e Lussemburgo, che insieme allo staff temporaneo e ai giornalisti arriva in alcuni periodi alle diecimila persone.
Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2013 ogni impiegato ha usato in media 52 kg di carta (800 fogli formato A4 al mese), ma rispetto al 2006 ha operato un taglio di quasi il 30%, visto che il consumo allora era di 73,6 kg a testa.
In termini di costi, il Parlamento europeo nel 2013 ha speso 1,1 milioni di euro (0,06% del budget) per la carta, e le stime per il 2014 scendono a 0,9 milioni di euro.
In termini di quantità, si passa dalle 64mila risme del 2014 alle 45mila previste per il 2015.
Nel 2013 la carta usata raccolta da riciclare ha anche portato un guadagno: dalle 501 tonnellate è arrivato un incasso di circa 50mila euro.
(Articolo di Chiara Spegni, pubblicato con questo titolo alle ore 10:57 del 7 settembre 2015 dalla Agenzia ANSA)