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Rodolfo Bosi
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Home Archivi

Foresta di Bialowieza, la Polonia deferita alla Corte di Giustizia europea

17/07/2017
in Archivi, Beni paesaggistici, Governo del territorio, Natura, News, Piani territoriali
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La Commissione europea ha intentato un ricorso contro la Polonia di fronte alla Corte di giustizia Ue e chiede l’adozione di misure provvisorie per far cessare le operazioni forestali condotte in una delle ultime foreste primarie europee.

La Commissione Ue spiega che il ricorso è stato avviato «a causa dell’accelerazione dello sfruttamento forestale nella foresta di Białowieża, che è un sito protetto di Natura 2000.  

Tenuto conto dell’ampiezza delle operazioni forestali che sono state avviate, la Commissione chiede anche alla Corte l’adozione di misure provvisorie che obblighino la Polonia a sospendere immediatamente l’abbattimento degli alberi».

La Commissione Ue spiega che «il 25 marzo 2016, le autorità polacche  hanno adottato una decisione che permette di triplicare le operazioni di sfruttamento forestale nel distretto della foresta di Białowieża, così come lo sfruttamento forestale delle zone fino ad adesso escluse da ogni intervento.   

Queste misure, che comportano l’abbattimento di alberi centenari, rappresentano una grave minaccia per l’integrità di questo sito Natura 2000, che protegge delle specie e degli habitat tributari delle antiche foreste, compreso per il legno morto che offrono.  

Per alcune di queste specie, la foresta di Białowieża è il più importante o l’ultimo sito esistente in Polonia.  

A quanto risulta dai dati disponibili, queste misure non sono compatibili con gli obiettivi di conservazione del sito e vanno oltre quel che è necessario per garantire un utilizzo sostenibile della foresta.  

Inoltre, la decisione è stata presa sulla base di una valutazione scorretta delle misure in questione sul sito Natura 2000».

Ad aprile la Commissione Ue aveva inviato un avviso motivato alla Polonia ingiungendole di «astenersi dal praticare uno sfruttamento forestale a grande scala» e dando al governo della destra populista di Varsavia  un mese per conformarsi.

La Polonia non ha nemmeno cominciato a mettere in atto il suo piano.

Il Wwf plaude alla decisione della  Commissione Ue conto la Polonia che ha  violato le norme europee incrementando il taglio della foresta in uno dei paradisi naturali della regione e patrimonio Unesco.

Gli ambientalisti del Panda ricordano che la foresta di Bialowieza è «uno degli ecosistemi forestali meglio conservato in Europa, tra Polonia e Bielorussia e rappresenta l’area di foresta vergine temperata più antica finora tutelata al meglio, anche grazie all’omonimo Parco Nazionale di Bialowieza istituito nel 1932.  

Nei boschi di Bialowieza vive la più grande popolazione di bisonte europeo, circa 900 individui: oggi la specie, ritenuta vulnerabile dalla Lista Rossa Iucn è presente nel mondo con meno di 3.000 individui, dei quali circa 1.700 vivono liberi, in Polonia e Bielorussia, Lituania, Ucraina e Russia.  

La foresta è ricca di alberi vetusti di molte specie, dagli abeti rossi e bianchi a roveri, frassini, tigli, pini silvestri, aceri, carpini, pioppi».

Per questo il Wwf chiede che la decisione venga messa immediatamente in atto e sottolinea che «questa decisione arriva a distanza di oltre un anno dalla denuncia ufficiale presso la Commissione presentata dal Wwf insieme a 7 ONG polacche e internazionali dove si segnalava il piano governativo che prevedeva la triplicazione del taglio di legname nell’antica foresta protetta, in violazione delle direttive comunitarie Uccelli e Habitat. Attività di taglio intensivo, infatti, stanno proseguendo nonostante gli avvertimenti inviati dalla Commissione Europea e dal Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco».

La settimana scorsa, il Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, riunito proprio in Polonia, a Cracovia ha ribadito la propria preoccupazione per l’attività di taglio forestale in corso ai danni del sito di Bialowieza e ha invitato la Polonia a interrompere immediatamente tale attività nelle foreste più antiche.

La foresta di Bialowieza è un vero e proprio patrimonio europeo: conserva ancora delle caratteristiche ecologiche intatte e perciò studiate da tutto il mondo.

Proprio pochi giorni fa l’Unesco aveva inserito tra i patrimoni dell’Umanità anche 10 faggete “vetuste” italiane.

Dariusz Gatkowski, esperto di policy & biodiversità del Wwf Polonia, conclude: «Ora la Commissione deve attuare rapidamente la decisione presa oggi, portando la Polonia in tribunale, assumendo così il suo ruolo di tutore del patrimonio naturale europeo e delle leggi che lo proteggono.  

È sconvolgente che, nonostante il valore naturale unico della foresta di Bialowieza e dei diversi livelli di tutela dell’Ue e dell’UNESCO, il ministero dell’Ambiente polacco abbia deciso di consentire un maggiore sfruttamento nella zona.  

Invitiamo il governo a rispettare le normative e interrompere immediatamente ogni attività dannosa per la foresta garantendo così la sua futura protezione».

 

(Articolo pubblicato con questo titolo il 14 luglio 2017 sul sito online “green report.it”)

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