Dopo il parere espresso dall’Assessore alla Rigenerazione Urbana Giovanni Caudo (https://www.rodolfobosi.it/giovanni-caudocosi-demoliremo-via-dei-fori-imperiali/?preview=true), il dibattito sui Fori Imperiali si arricchisce con la replica del Prof. Giuliano Volpe, Presidente della “Commissione Paritetica per l’elaborazione di uno studio per un Piano strategico per la sistemazione e lo sviluppo dell’Area Archeologica Centrale di Roma”, intervistato da Paolo Boccacci che ne ha fatto oggetto di un articolo pubblicato il 6 gennaio 2015 su “La Repubblica”.
Giuliano Volpe
Professor Giuliano Volpe, l’assessore all’Urbanistica del Campidoglio, Giovanni Caudo, ha affermato che sullo smantellamento di via dei Fori Imperiali la commissione MibactComune di Roma, da lei presieduta, ha avuto un atteggiamento contraddittorio. Qual è stato il giudizio della commissione su questo progetto?
“Credo che l’assessore Caudo” risponde il presidente della Commissione “abbia frainteso i contenuti della relazione su questo punto”.
Il Campidoglio è favorevole allo smantellamento della strada da piazza Venezia a largo Corrado Ricci. E voi?
“La Commissione ha sottolineato che “via dei Fori Imperiali è l’esito di un progetto risalente già al SetteOttocento e poi realizzato, carico anche di finalità ideologiche e retoriche, in epoca fascista, un asse che oramai è parte integrante del paesaggio urbano, oltre ad aver svolto e a continuare a svolgere, sia pure in maniera ridotta e limitata al trasporto pubblico, una funzione di collegamento essenziale nella città”“.
Schema di assetto preliminare del Progetto Fori
Che proponete?
“Abbiamo proposto una soluzione progressiva, partendo da una revisione del decreto di vincolo e da un sostanziale miglioramento della situazione dell’attuale strada“.
Che cosa bisognerebbe aspettare?
“Un aumento e un miglioramento della pedonalizzazione, dei servizi didattici, comunicativi e di supporto alla visita e all’attraversamento della strada e una forma di trasporto pubblico con bus elettrici“.
Ma la pedonalizzazione ormai è stata decisa e il Comune sta anche progettando una linea di tram da largo Corrado Ricci a piazza Vittorio. Dunque che manca per realizzare un sogno coltivato ormai da tanti decenni?
“C’è un problema tecnico, che riguarda i livelli degli scavi, molto inferiori a quello della strada, sia a piazza Venezia che a largo Corrado Ricci. Ci sembrerebbe difficile proporre percorsi ai livelli di età romana, salvo che non si pensi a soluzioni come quella progettata dal professor Panella: un viadotto in acciaio tra piazza Venezia e largo Corrado Ricci, poggiato sui livelli antichi, ma capace di conservare il percorso attuale“.
Non le sembra che sia un’idea piuttosto invasiva, rispetto a quella di trovare invece un collegamento diretto, anche tramite scale, con i livelli romani?
“Proprio perché il problema è ancora da affrontare con soluzioni adeguate, la Commissione ha proposto di proseguire sulla via dello studio e della progettazione di soluzioni innovative. La mera eliminazione di via dei Fori Imperiali senza queste soluzioni ancora da trovare rischia di isolare l’area archeologica rispetto alla città contemporanea“.
Su questo nodo la commissione si è divisa: da una parte l’ex soprintendente archeologo La Regina, favorevole allo smantellamento, e da quella opposta gli altri componenti.
“In realtà il professor La Regina ha partecipato a tutto il lavoro e ha condiviso l’intera impostazione. Solo su questo punto, relativo alla conservazione o meno del tracciato della strada, c’è stata una posizione differente, ma più in relazione ai tempi che agli obiettivi da raggiungere“.
Quale sarà il futuro del progetto?
“Ci auguriamo che il sindaco Marino e il ministro dei Beni Culturali Franceschini, che sono i committenti dello studio della Commissione, vogliano prevedere una prosecuzione e un approfondimento ulteriore dei lavori, in modo da passare da uno studio ad un progetto strategico condiviso. Noi non abbiamo preconcetti. Ora è necessario evitare polemiche e superare posizioni ideologiche contrapposte“.