(ANSA del 20 giugno 2015, ore 18:20) – CATANIA – “Abbiamo il dovere morale e giuridico di intervenire sulla mobilità nelle grandi città, di organizzarle in maniera diversa.
Il Green Act che ha in mente il governo vuole essere un Piano strategico per il Paese, che individui le politiche industriali, di trasporto, di sviluppo delle città e che ci aiuti a cogliere l’obiettivo della riduzione delle emissioni”.
Così Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, intervenendo a Catania alla prima Conferenza sulla mobilità sostenibile promossa dall’Anci.
“A dicembre – ha aggiunto Galletti – saremo a Parigi per cercare un accordo vincolante con gli altri Paesi del mondo contro il surriscaldamento globale.
Oggi un terzo delle emissioni totali deriva dal settore dei trasporti, e la metà di queste si registra nelle grandi città: l’impegno per città nuove, verdi, sostenibili e’ quindi strategico per vincere la sfida del contrasto al cambiamento climatico. Dobbiamo puntare sulla multimodalità, la riduzione dell’utilizzo del mezzo privato, la ciclabilità, lo sharing“.
Il ministro ha aperto il suo intervento leggendo un passaggio dell’Enciclica ”Laudato Sì” di Papa Francesco dedicata alle città, in cui Bergoglio parla di “smisurata e disordinata crescita di molte città diventate invivibili per il caos urbano, i problemi di trasporto e l’inquinamento visivo e acustico“, che “consumano in eccesso acqua ed energia“, con “quartieri congestionati e disordinati, senza spazi verdi sufficienti“.
“Oggi, dopo il messaggio straordinario del Santo Padre – ha concluso Galletti – non tenere più conto dei problemi legati all’ambiente nelle città diventa un omicidio“.
Enciclica, ‘sarebbe atto criminale non tenerne conto’
“Credo che quello del Papa sia un monito, un segnale importante, che non dà solo all’Italia ma a tutto il mondo e che niente da domani sarà come ieri, nel senso che il Papa ci ha indicato bene quali sono i rischi che stiamo correndo, che sta correndo il nostro pianeta. non tenerne conto oggi sarebbe sicuramente un atto criminale“, ha affermato il ministro dell’Ambiente a margine dei lavori della giornata conclusiva della prima Conferenza sulla mobilità sostenibile promossa dall’Anci.
Mobilità sostenibile contro inquinamento
“Credo che il fatto che parta dalla Sicilia a prima Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile sia un segnale molto forte. Ci credo molto perché abbiamo necessità in Italia di ridurre le emissioni“, ha affermato il ministro a Catania.
“Dobbiamo intervenire – ha aggiunto – perché abbiamo preso impegni precisi con l’Europa. Ricordiamoci che un terzo delle emissioni globali nel nostro Paese viene proprio dal trasporto ed il 50 per cento di questo un terzo si registra proprio nelle grandi città. Quindi, che oggi qui a Catania si metta al centro il problema della mobilità sostenibile lo trovo molto importante“.