Con questo titolo il 10 maggio 2014 è stato pubblicato il seguente articolo di Alberto Vitucci sul quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre.
Alberto Vitucci
Il progetto del nuovo canale Contorta “bocciato” dalla commissione Via del ministero per l’Ambiente.
Un parere che non lascia spazio a interpretazioni, di segno nettamente negativo sulla proposta presentata dall’Autorità portuale.
Per i «significativi impatti ambientali sull’intero ecosistema lagunare», ma anche per i «tempi troppo lunghi di realizzazione, almeno quattro anni».
Una bocciatura che riapre gli scenari e alimenta le polemiche.
E si tinge di giallo.
Perché il documento, approvato all’unanimità dalla commissione tecnica per l’impatto ambientale Via e Vas, porta la data del 27 settembre scorso e non è mai stato reso pubblico.
«Un silenzio inspiegabile», accusa il senatore veneziano del Pd Felice Casson.
Felice Casson
Che ieri ha inviato una interrogazione urgente al presidente del Consiglio Matteo Renzi e ai ministri dell’Ambiente, delle Infrastrutture e dei beni culturali.
Casson chiede «se il governo non ritenga di garantire la massima trasparenza e la massima pubblicità, anche al fine di evitare che sulle questioni connesse ai suindicati lavori pubblici possano verificarsi interventi iIleciti o peggio ancora criminali, come peraltro per recenti vicende concernenti lavori pubblici nella laguna di Venezia è già successo».
Parole che fanno sobbalzare Paolo Costa, ex sindaco e presidente dell’Autorità portuale.
Paolo Costa
«Ma di che parla? Mi domando quale trasparenza sia stata garantita dal ministero dell’Ambiente, che ha esaminato un progetto a insaputa del proponente. Noi non abbiamo presentato niente».
Eppure nella prima pagina del parere allegato all’interrogazione (il numero 1346 del 27 settembre 2013) si parla del progetto proposto dall’Autorità portuale per individuare «vie di navigazioni alternative a quelle vietate dal decreto Clini Passera».
Il progetto preliminare depositato all’Ambiente riguarda «l’adeguamento della via acquea di accesso alla Stazione marittima e la riqualificazione delle aree limitrofe al canale Contorta-San’Angelo». La commissione, presieduta dall’ingegnere Guido Monteforte Specchi e composta da 22 architetti, ingegneri ed esperti di varie materie, ha espresso dunque parere contrario sullo scavo del nuovo canale, 5 chilometri di via d’acqua che dovrebbero essere portati da un metro e mezzo a dieci metri e mezzo di profondità.
La commissione richiama il rischio di innescare processi erosivi per il dragaggio di oltre 8 milioni di metri cubi di fanghi.
Ma la commissione esprime molti dubbi anche sul canale Vittorio Emanuele II proposto dal sindaco per far arrivare le navi in Marittima.
Per la commistione di traffico con le navi merci – anche se il sabato e la domenica gli arrivi sarebbero quasi nulli – e per la difficoltà di far compiere la “curva” alle grandi navi.
Accoglie le osservazioni della Capitaneria, che ha scartato il Vittorio Emanuele e propone di lasciare tutto come sta e nel frattempo di studiare la possibilità di far passare le navi dietro la Giudecca.
Scenario sempre più confuso, in attesa del vertice tecnico convocato per lunedì a Palazzo Chigi dal premier Renzi.
Riunione in cui si dovrà scegliere la soluzione migliore tra quelle depositate.
Intanto spunta il parere contrario della commissione Via alle proposte di utilizzare nuovi canali in laguna.