Su questo stesso sito l’8 gennaio 2016 ho pubblicato un articolo dal titolo “VAS sollecita il Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca ad avviare le procedure relative alla acquisizione dei contributi partecipativi e dei pareri di competenza dei Municipi sui Piani di Localizzazione degli impianti pubblicitari”, in cui ho dimostrato in modo inequivocabile che il 2° comma dell’art. 19 del nuovo Regolamento di Pubblicità obbliga ogni Municipio non solo ad indire un incontro pubblico entro il periodo che va dal 25 gennaio al 24 febbraio 2016, per permettere la massima partecipazione dei cittadini ai Piani di Localizzazione, ma anche e soprattutto ad esprimere il “parere” di propria competenza sul rispettivo Piano di Localizzazione, tenendo conto dei contributi portati nel frattempo dai cittadini singoli o associati: chiedevo conseguentemente “al Commissario Straordinario del Comune di Roma di voler autorizzare quanto prima la direttrice della U.O. Affissioni e Pubblicità, Dott.ssa Monica Giampaoli, o la direttrice della Direzione Sportelli Unici, Dott. Paola Sbriccoli, a trasmettere ufficialmente ad ogni Municipio la richiesta di esprimere il ‘parere’ consultivo ma obbligatorio sul rispettivo Piano di Localizzazione”, precisando che “tale ‘parere’ dovrà essere espresso con apposita deliberazione di ogni Consiglio Municipale, dopo avere attivato la partecipazione dei cittadini redigendo il ‘Documento della partecipazione’ di cui tener conto nella espressione stessa di “parere”.
In conclusione del mio sollecito ho fatto la seguente istanza: “Per consentire il recepimento dei contenuti del ‘Documento della partecipazione’ si chiede di far slittare di un congruo numero di giorni la decorrenza sempre dei 30 giorni entro cui ogni Consiglio Municipale deve esprimere il ‘parere’ di propria competenza: fa eccezione il Municipio X (Ostia) il cui Consiglio Municipale è stato sciolto, nelle veci del quale esprimerà il suo “parere” il commissario Domenico Vulpiani.” (https://www.rodolfobosi.it/vas-sollecita-il-commissario-straordinario-francesco-paolo-tronca-ad-avviare-le-procedure-relative-alla-acquisizione-dei-contributi-partecipativi-e-dei-pareri-di-competenza-dei-municipi-sui-piani-di-l/).
A partire dalla giornata di oggi 25 gennaio 2016 decorrono i 30 giorni entro cui ai sensi del 4° comma sempre dell’art. 32 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) “chiunque può far pervenire contributi partecipativi (osservazioni, istanze, proposte), redatti in carta semplice o via web e recanti la firma, la denominazione e i recapiti dei soggetti presentatori”, trasmettendoli a livello centrale in forma telematica all’indirizzo di posta elettronica certificata protocollo.attivitaproduttive@pec.comune.roma.it oppure in forma cartacea (anche con consegna a mano) all’indirizzo dell’Ufficio Protocollo in via dei Cerchi n. 6: le osservazioni, proposte ed istanze ad ogni singolo Piano di Localizzazione possono essere anche presentate all’indirizzo postale o di posta elettronica normale o certificata del rispettivo Municipio a cui si riferisce il piano.
Non risulta che a tutt’oggi ai Municipi sia arrivata la richiesta ufficiale di esprimere il “parere” di propria competenza sul rispettivo Piano di Localizzazione, dalla data di ricevimento della quale scattano i 30 giorni entro cui si debbono pronunciare con apposita deliberazione del Consiglio Municipale: se il Sub Commissario Giuseppe Castaldo volesse tener conto dello slittamento da me richiesto, dovrebbe allora far partire la richiesta di acquisire il “parere” dei Municipi al massimo entro la fine di questa settimana (vale a dire 5-7 giorni dopo la decorrenza dei 30 giorni che hanno i cittadini per trasmettere i propri contributi), per fare in modo che in questo stesso arco di tempo “sfasato” ogni Municipio possa tener conto di tutti i contributi pervenuti (fino all’ultimo di essi che venisse trasmesso proprio nell’ultimo giorno utile del prossimo 24 febbraio) ed esprimere di conseguenza il proprio “parere” recependo in tutto o in parte o per niente tutte le osservazioni, proposte e istanze trasmesse da cittadini, comitati, associazioni e ditte pubblicitarie.
A chi si chiedesse per quale ragione ho chiesto uno slittamento tutt’al più di una settimana (e non di un tempo ancora più lungo) debbo far presente che bisogna tener conto contestualmente del tempo che le Norme Tecniche di Attuazione del PRIP concedono al Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca per approvare definitivamente tutti e 15 i Piani di Localizzazione nelle veci della Giunta Capitolina.
Ai sensi del penultimo 6° comma sempre dell’art. 32 delle Norme Tecniche del PRIP “entro sessanta giorni successivi alla scadenza del termine stabilito per la presentazione delle osservazioni, la Giunta Capitolina approva il Piano di localizzazione deducendo sulle osservazioni presentate.”
Se il “termine stabilito per la presentazione delle osservazioni” è il 24 febbraio 2016, allora il Commissario Straordinario Tronca dovrebbe approvare i Piani di Localizzazione entro il prossimo 24 aprile 2016: ma se ai sensi dell’ultimo periodo del 2° comma dell’art. 19 del nuovo Regolamento di Pubblicità “i piani di localizzazione sono approvati dalla Giunta, sentito il parere dei Municipi”, che debbono a loro volta tener conto ognuno del proprio “documento della partecipazione” che si è formato solo alla scadenza del 24 febbraio 2016 e che li costringe a pronunciarsi dopo per poterne tenere il dovuto conto, allora se si fa slittare la pronuncia dei Municipi soltanto a 5-7 giorni dopo e si vuol comunque rispettare la scadenza del 24 aprile 2016, al Commissario Straordinario Tronca vengono concessi solo 55-53 giorni per far predisporre le controdeduzioni (presumibilmente ad opera della dott.ssa Monica Giampaoli) per stabilire quali e quante osservazioni, proposte e istanze dei cittadini nonché quali e quanti “pareri” dei Municipi saranno stati accolti in tutto o in parte o per niente e conseguentemente approvare definitivamente tutti e 15 i Piani di Localizzazione opportunamente modificati e coretti.
Siccome la matematica non è un opinione, è di tutta evidenza che, a fronte di una pronuncia dei Municipi che avvenisse ben dopo l’arco di una settimana, al Commissario Straordinario Tronca si prospetterebbero due possibilità:
– o arriva ad approvare i Piani di Localizzazione in un arco di tempo che può addirittura diventare inferiore ad un mese e che sarebbe quindi di fatto pressoché impossibile, perché non consentirebbe di analizzare in modo approfondito e compiuto i contributi portati tanto dai cittadini che dai Municipi e di far redigere conseguentemente sotto il profilo tecnico-giuridico le dovute controdeduzioni da approvare;
– oppure arrivare ad approvare i Piani di Localizzazione ben oltre i 60 giorni di tempo previsti dall’art. 32 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRIP in modo improprio, perché non vi è stato tenuto conto anche del tempo da concedere ai Municipi per acquisire il loro “parere”, come prescrive il secondo comma dell’art. 19 del nuovo Regolamento di Pubblicità, peraltro in modo sovraordinato al PRIP (come ribadito dal 1° comma dell’art. 37 sempre del nuovo Regolamento di Pubblicità).
A propendere logicamente verso la 2° possibilità viene la considerazione che, a seconda della entità delle modifiche ed integrazioni che saranno approvate con le controdeduzioni ai contributi portati dai cittadini ed ai “pareri” espressi dai Municipi, occorrerà adeguare conseguentemente i Piani di Localizzazione alle variazioni approvate dal Commissario Straordinario per cui i tempi tecnici necessari alla S.p.A. “Aequa Roma” per recepirle potrebbero non rientrare nell’arco di tempo concesso dall’art. 32 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRIP e costringerebbero a sforare i 60 giorni ed a derogare quindi dalla norma.
A tal ultimo riguardo va fatto presente che alle disposizioni dettate dall’art. 32 è stato già derogato per ben due volte.
La 1° deroga è stata al 3° comma dell’art. 32 perché prescrive che “entro quindici giorni dall’adozione [avvenuta il 13 ottobre 2015, ndr.] gli elaborati relativi al piano di localizzazione sono inseriti in apposita sezione del sito internet di Roma Capitale e del sito internet dei Municipi competenti per territorio”, quando invece la pubblicazione sul sito del Comune è avvenuta lo scorso 11 gennaio 2016, dopo ben tre mesi circa.
La 2° deroga è stata al successivo 4° comma sempre dell’art. 32 perché dispone che “entro trenta giorni dalla pubblicazione sul sito internet, chiunque può far pervenire contributi partecipativi (osservazioni, istanze, proposte), redatti in carta semplice o via web e recanti la firma, la denominazione e i recapiti dei soggetti presentatori”, quando invece la decorrenza dei 30 giorni che sarebbe dovuta scattare “dalla pubblicazione sul sito internet” avvenuta l’11 gennaio scorso è stata invece spostata di 15 giorni a due settimane dopo, dal momento che è stata fatta partire da oggi 25 gennaio 2016.
La costatazione oggettiva che nell’infelice riformulazione del testo dell’art. 32 delle Norme Tecniche di Attuazione del PRIP sono stati concessi soltanto due mesi di tempo che appaiono già di per sé troppo pochi quanto meno per predisporre le controdeduzioni, approvarle e far adeguare ad esse i Piani di Localizzazione ai fini poi della loro approvazione definitiva, per di più senza mettere nel conto anche l’acquisizione dei “pareri” espressi dai Municipi (obbligatoria perché imposta dal nuovo Regolamento di Pubblicità, ma ignorata anche nella stessa Deliberazione della Giunta Capitolina n. 325 del 13 ottobre 2015 di adozione dei Piani di Localizzazione), porterà sicuramente il Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca ad una 3° deroga di cui al momento non è possibile prevedere di quanti giorni in più rispetto ai 60 previsti.
A tal ultimo riguardo temo il rischio che il Commissario Straordinario Francesco Paolo Tronca possa essere spinto ad approvare i Piani di Localizzazione più o meno così come sono stati adottati, per evitare complicazioni e soprattutto ulteriori lungaggini alla conclusione del procedimento di approvazione definitiva: una tale eventualità renderebbe inutile di fatto tanto la partecipazione dei cittadini quanto l’acquisizione dei “pareri” dei Municipi, perché costituirebbe l’espletamento soltanto formale di disposizioni normative, vanificandone di fatto tutti i i contributi che hanno prodotto.
Ma per arrivare a tanto le controdeduzioni dovranno comunque “giustificare” il rigetto in blocco o quasi di tutti i contributi pervenuti e di tutti i “pareri” espressi, precisando – così come prescrive espressamente il 1° comma dell’art. 3 della legge n. 241/1990 – “i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione, in relazione alle risultanze dell’istruttoria.”
Un rigetto massiccio senza una sufficiente motivazione delle controdeduzioni rischierebbe peraltro di essere impugnato al TAR.
Francesco Paolo Tronca
Per evidenziare queste criticità dovute a due disposizioni normative in contrasto tra di loro, il 19 gennaio scorso ho trasmesso il seguente messaggio di posta elettronica certificata:
A nome e per conto delle associazioni “Verdi Ambiente e Società” (VAS) e “Basta Cartelloni”, che hanno fin qui fortemente contribuito alla redazione ed approvazione sia del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) che del nuovo Regolamento di Pubblicità, chiedo un incontro urgente con il Sub Commissario Giuseppe Castaldo per affrontare e contribuire a superare le criticità che sono state evidenziate in merito alle forme ed ai modi dell’intero iter procedurale finalizzato alla approvazione definitiva dei 15 Piani di Localizzazione degli Impianti Pubblicitari.
Rimango in attesa di un cortese riscontro scritto.
Distinti saluti.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Responsabile del Circolo Territoriale di Roma della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS)
Giuseppe Castaldo
A tutt’oggi non c’è stata nessuna risposta: speriamo che il Sub Commissario Giuseppe Castaldo ritenga opportuno concederci l’incontro, perché quel giorno ci sarà da fargli presente un’altra criticità che riguarda gli impianti pubblicitari previsti dai Piani di Localizzazione in zone soggette a vincoli archeologici o storico-monumentali oppure a vincoli paesaggistici e che probabilmente costringerà ad una 3° deroga ai 60 giorni di tempo entro cui approvare definitivamente i Piani di Localizzazione.
A quest’ultima problematica dedicherò un prossimo specifico articolo.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi