Su questo stesso sito il 29 luglio 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Se non ci saranno ulteriori incidenti di percorso, forse Roma già a partire da stasera avrà un Piano Regolatore degli Impianti pubblicitari (PRIP) dello stesso valore dei piani delle principali città europee” in cui riportavo fra l’altro la notizia che mi era stata data dall’Assessore alle Affissioni e Pubblicità Emilia La Nave della approvazione anche da parte del Consiglio del II Municipio della risoluzione da me proposta su cartellopoli e già fatta propria da altri 4 Municipi(https://www.rodolfobosi.it/se-non-ci-saranno-ulteriori-incidenti-di-percorso-forse-roma-gia-a-partire-da-stasera-avra-un-piano-regolatore-degli-impianti-pubblicitari-prip-dello-stesso-valore-delle-principali-citta-europee/#more-9084).
Emilia La nave
Di tale proposta avevo dato notizia alla fine dell’articolo pubblicato il 13 gennaio 2014 dal titolo “Le Commissioni Commercio di altri due Municipi approvano la proposta di risoluzione predisposta da VAS contro cartellopoli per il ripristino del decoro in quei Municipi”, in cui facevo sapere che “Il 9 gennaio 2014 una analoga ed altrettanto personalizzata Proposta di risoluzione del Consiglio del II Muncipio, trasmessa dal dott. arch. Rodolfo Bosi al consigliere Alessandro Ricci che l’ha nel frattempo presentata, è stata approvata dalla Commissione Commercio che ha deciso di trasformarla in apposita deliberazione da sottoporre alla approvazione del Consiglio del II Municipio.” (https://www.rodolfobosi.it/le-commissioni-commercio-di-altri-due-municipi-approvano-la-proposta-di-risoluzione-predisposta-da-vas-contro-cartellopoli-per-il-ripristino-del-decoro-in-quei-municipi/#more-4157).
Ma la notizia datami dall’Assessore Emilia La nave si è rivelata sbagliata, perché il successivo 5 agosto il cons. Alessandro Ricci mi ha chiesto per posta elettronica di fargli sapere “quali parti e quali riferimenti normativi sono superati dal Prip” e conseguentemente se l’approvazione del PRIP il 30 luglio precedente comportava una modifica del testo della proposta di deliberazione su cartellopoli, lasciandomi capire in tal modo che la proposta deve essere ancora approvata dal Consiglio del II Municipio.
Il successivo 17 agosto ho trasmesso per posta elettronica anche all’Assessore Emilia La Nave la seguente proposta di delibera su cartellopoli, che ho adattato ed integrato in forza della approvazione sia della Normativa Tecnica di Attuazione del PRIP che delle modifiche ed integrazioni al Regolamento comunale recante le norme in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioni.
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
Oggetto – Cartellopoli: ripristino del decoro che spetta al II Municipio
Premesso che:
– la S.p.A. “Aequa Roma” ha redatto una proposta di Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) che alla data del mese di giugno del 2010 ha registrato la presenza di 32.700 impianti sull’intero territorio della capitale per 213.000 mq. di superficie complessiva espositiva;
– a gennaio del 2011 l’indagine svolta dalla Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali del Comune di Roma ha quantificato in 242.000 mq. circa la superficie espositiva totale, derivante sia dagli impianti pubblicitari installati in maniera del tutto abusiva che da quelli registrati invece nella Nuova Banca Dati del Comune;
– con deliberazione n. 49 del 30 luglio 2014 l’Assemblea Capitolina ha approvato il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) che prevede una superficie espositiva complessiva di 138.000 mq. ed individua come zone “A” non solo le aree naturali protette istituite a Roma, ma anche i vincoli paesaggistici, archeologici e storico-monumentali e le destinazioni del Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.) che li tutela soprattutto con il divieto assoluto di affissione pubblicitaria entro determinati ambiti di paesaggio;
– ne deriva che con l’entrata in vigore del PRIP debbono a maggior ragione essere rimossi tutti gli impianti pubblicitari attualmente ricadenti in zona “A” dove l’art. 14 della normativa tecnica di attuazione del PRIP vieta “l’istallazione di impianti pubblicitari pubblici o privati e degli impianti per pubbliche affissioni”, precisando che “il divieto è esteso anche alle aree di pertinenza delle strade, delle piazze e dei larghi che segnano il confine della predetta zona e che non sono classificate nei tipi stradali indicati all’art. 10”;
– coneliberazione n. 50 del 30 luglio 2014 l’Assemblea Capitolina ha approvato altresì le modifiche ed integrazioni al Regolamento comunale recante le norme in materia di esposizione della pubblicità e di pubbliche affissioni, stabilendo al comma 9 dell’art. 34 che “gli impianti riconducibili alla procedura del riordino, già riconosciuti come validi nella Nuova Banca Dati, permangono sul territorio, nel rispetto del presente regolamento fino al 31/12/2014, senza possibilità di rinnovo o di rilascio di nuove autorizzazioni, e comunque non oltre l’esito delle procedure di gara conseguenti alla redazione dei piani di localizzazione”;
– ne deriva che le procedure di gara conseguenti alla redazione dei 15 piani di localizzazione (uno per ogni Municipio) avranno esito presumibilmente dopo la metà del 2015 e che in tutto questo frattempo occorre quanto meno adeguare la situazione dell’impiantistica a Roma sia al PRIP che al Regolamento di Pubblicità così come modificato ed integrato con la deliberazione dell’Assemblea Capitolinan. 50 del 30 luglio 2014;
– nella Nuova Banca Dati sono censiti tanto gli impianti che fanno parte del cosiddetto “riordino” contraddistinti nelle tre schede “R” (per rinnovo della loro concessione), “S” o “SPQR” (per il rinnovo della concessione di locazione) e “ES” (per impianti installati senza aspettare il rilascio del titolo) quanto gli impianti “senza scheda” in quanto installati dopo la procedura di riordino per lo più abusivamente ed autodenunciati;
– con deliberazione n. 425 del 13 dicembre 2013 la Giunta Capitolina ha deciso “di assicurare la permanenza sul territorio di tutti gli impianti pubblicitari contenuti nella Nuova Banca Dati, limitatamente alle tipologie “SPQR”, “R”, “ES”, “E” nonché di quelli di cui all’articolo 33bis del Regolamento di Pubblicità e di quelli di tipo “CONV”, di cui all’art. 34, comma 4 bis del Regolamento, a titolo temporaneo nelle more dell’adozione del Piano Regolatore degli impianti pubblicitari e dei suoi relativi piani di localizzazione a condizione che gli impianti rispettino le prescrizioni del Codice della Strada e del suo Regolamento attuativo, come integrate dalla deliberazione Commissario Straordinario n. 45/2008, ai sensi del combinato disposto dell’art. 23, comma 6 del D.Lgs. n. 285/1992 e dell’art. 51, comma 2 e 4 del D.P.R. n. 495/1992, nonché le prescrizioni del Regolamento di Pubblicità di cui alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 37/2009, nonché quelle in tema di insistenza in aree vincolate come disciplinate dalla deliberazione Commissario Straordinario predetta, confermando che l’inserimento nella Nuova Banca Dati degli impianti in questione determina la chiusura del procedimento di riordino ad essi relativo, all’ulteriore condizione che la relativa posizione contabile sia regolare a far data dal titolo sottostante alla scheda di riordino;
– con la medesima deliberazione n. 425/2013 la Giunta Capitolina ha deciso altresì “di stabilire che gli impianti qualificati nella Nuova Banca Dati di tipo c.d. ‘senza scheda’, ivi compresi quelli del “circuito cultura e spettacolo” dovranno essere rimossi, previa diffida, a cura e spese dei proprietari entro (90) novanta giorni dalla pubblicazione del presente provvedimento, pena l’applicazione delle sanzioni previste negli articoli 31 e seguenti del vigente Regolamento di Pubblicità (deliberazione Consiglio Comunale n. 37/2009)”;
– in data 12 agosto 2014 sul sito web del Comune è stato pubblicato ai sensi dell’art. 32 del Regolamento un “Elenco contribuenti inseriti nella Nuova Banca Dati aventi titolo a mantenere impianti pubblicitari sul territorio di Roma Capitale”, che individua le ditte pubblicitarie di cui dichiara la totale “cessazione ex Deliberazione G.C. 425/13” o la “cessazione parziale ex Deliberazione G.C. 425/13”, indicando in tal ultimo caso gli impianti pubblicitari “senza scheda” con l’identificativo revocato che debbono essere quindi rimossi;
– per gli impianti pubblicitari privi di autorizzazione e comunque accertati come abusivi, anche se registrati nella Nuova Banca Dati, ai sensi del comma 14 dell’art. 31del vigente Regolamento approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 37/2009 all’ordine di rimozione forzata d’Ufficio conseguono la decadenza dall’autorizzazione all’effettuazione della pubblicità per conto terzi ed all’uso degli impianti pubblicitari nonché, in caso di istallazione di impianti sul suolo o su beni comunali, la decadenza automatica del contratto di locazione;
– in particolare la prima violazione deve dar luogo alla pronuncia di decadenza per il 5 per cento delle autorizzazioni con priorità per quelle rilasciate nell’ambito del medesimo Municipio, la seconda violazione deve dar luogo alla pronuncia di decadenza per il 20 per cento delle autorizzazioni con priorità sempre per quelle rilasciate nell’ambito del medesimo Municipio, la terza violazione deve dar luogo alla pronuncia di decadenza per il 50 per cento delle autorizzazioni con priorità per quelle rilasciate nell’ambito del medesimo Municipio, mentre l’ulteriore violazione deve dar luogo alla pronuncia di decadenza delle restanti autorizzazioni;
– per numerosi impianti del “riordino” sono state rilasciate concessioni e contratti di locazione prima della imposizione non solo dei vincoli paesaggistici a tutela dei quali è stato successivamente prescritto il divieto assoluto di installazione di impianti pubblicitari, ma anche e soprattutto delle distanze minime prescritte dal Regolamento di attuazione ed esecuzione del Codice della Strada, emanato con D.P.R. n. 495/1992;
– per i suddetti motivi con deliberazione n. 395 del 3 dicembre 2008 la Giunta Capitolina ha consentito la ricollocazione anche di impianti pubblicitari che non risultano in violazione né di vincoli paesaggistici né del Codice della Strada e del suo Regolamento di attuazione, mediante un procedimento di snellimento delle procedure che permette di reinstallare comunque gli impianti se non sia stata istruita la richiesta entro 30 giorni dalla sua presentazione, dandone in tal caso comunicazione al Comune;
– molti dei suddetti impianti risultano essere stati installati a seguito di dichiarazioni dei rappresentanti legali della ditte pubblicitarie con allegate asseverazioni di tecnici abilitati e per di più registrati nella Nuova Banca Dati per semplice “COMUNICAZIONE DELLA SOCIETÀ”, senza che sia stata svolta alcuna istruttoria sulla loro legittimità neanche dopo l’avvenuta reistallazione in “posizioni di rendita” ben più vantaggiose per le ditte che intendono conservarle in tutti i modi;
– con deliberazione del Consiglio Comunale n. 609 del 3 aprile 1981 è stata individuata a scopo di salvaguardia un’area urbana perimetrata entro cui è vietata la installazione di impianti pubblicitari di dimensioni superiori a mq. 6,00 (vale a dire cartelloni di mt. 3 x 2), che ciò nonostante sono stati installati ugualmente in numero considerevole;
– all’interno della suddetta area urbana perimetrata ricade l’intero territorio del II Municipio dove occorre accertare e quantificare l’eventuale installazione di impianti pubblicitari di mt. 4 x 3 o di dimensioni comunque superiori a mq. 6,00;
– fra le modifiche ed integrazioni apportate al Regolamento di Pubblicità con la deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 50 del 30/7/2014 c’è comunque l’abolizione degli impianti pubblicitari di dimensioni di mt. 4 x 3, ribadita anche nella normativa tecnica di attuazione del PRIP;
– un numero molto alto di impianti, benché inserito nel “riordino” e con regolare titolo autorizzativo risulterebbe collocato per di più in posizioni che risultano in violazione anche delle norme inderogabili del Codice della Strada e che in particolare riguardano gli spartitraffico centrali con larghezza inferiore ai mt. 4,00, dove sono stati installati impianti che nel solo arco degli ultimi tre anni hanno provocato ben 33 incidenti stradali accertati con addirittura 5 morti;
Considerato che:
– nel discorso inaugurale di fronte alla Assemblea Capitolina il Sindaco ha fra l’altro dichiarato che “per risolvere tanti annosi problemi di questa magnifica città serve anche l’impegno dei romani” e che “abbiamo bisogno di cittadini capaci di indignarsi, capaci di denunciare le cose che non vanno e i malfunzionamenti della pubblica amministrazione”, ma precisando che “abbiamo bisogno anche di cittadini che si sentano parte di una comunità, di cittadini disposti a impegnarsi in prima persona, di cittadini che riconoscano il valore del bene comune e lo considerino il tesoro più prezioso che si possa condividere con gli altri”;
– a questo stesso riguardo i cittadini del II Municipio si sono ripetutamente attivati per ripristinare un minimo di decoro al territorio in cui abitano;
– non si ritiene di dover rimanere nella attuale situazione di grave degrado aspettando la la data di entrata a regime a seguito della approvazione del PRIP prima, dei 15 Piani di Localizzazione poi e dell’espletamento dei bandi per l’assegnazione della gestione decennale degli impianti così come individuati sul territorio nelle rispettive posizioni e formati dai medesimi Piani di Localizzazione;
– conseguentemente è diventato urgente ed indifferibile avviare una operazione coordinata con tutti i soggetti interessati che sia finalizzata a ripristinare almeno in parte il decoro che spetta al II Municipio;
IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO ROMA II
DELIBERA
di impegnare il Presidente e l’Assessore alle Attività Produttive, Affissioni e Pubblicità affinché:
– come consentito dall’art 32 del vigente Regolamento chiedano al Comune di Roma di poter costituire a livello decentrato del II Municipio un apposito nucleo di vigilanza in grado di intervenire tempestivamente, anche e soprattutto per ciò che riguarda la rimozione di impianti pubblicitari illegali;
– richiedano all’Ufficio competente del Comune di Roma l’estratto della Nuova Banca Dati relativo a tutti gli impianti che risultano installati nel II Municipio, nonché l’elenco di quelli che risultino installati in zona vincolata;
– richiedano all’Ufficio competente del Comune di Roma quali e quanti siano gli impianti pubblicitari privati su suolo pubblico che risultino installati nel territorio del II Municipio con regolare concessione;
– richiedano contestualmente se per i rimanenti impianti pubblicitari del riordino sia stato pagato regolarmente il Canone Iniziative Pubblicitarie (CIP) per le annualità 2010, 2011, 2012 e 2013;
– qualora risultassero inadempienze di pagamento del CIP per impianti pubblicitari del riordino e che per detta inadempienza avessero il titolo autorizzativo definitivamente scaduto dal 31.12.2009, sollecitino il Direttore della Unità Organizzativa regolazione, monitoraggio e controllo delle affissioni e pubblicità:
1) a trasmettere ai sensi dei commi 4 e 5 dell’art. 31 del vigente Regolamento una lettera con l’invito-diffida alle ditte titolari di tali impianti alla rimozione degli stessi a proprio carico;
2) in caso di inadempienza da parte della ditta ad effettuare tale rimozione entro 10 giorni dalla notificazione, a provvedere alla loro rimozione forzata d’ufficio, anticipandone le spese (comunque da rimborsare con ordinanza del Prefetto) con gli incassi delle sanzioni comminate se necessario anche al pubblicizzato, senza utilizzare in tal modo le entrate correnti del bilancio comunale, evitando così l’eventuale censura di distrazione di fondi pubblici;
– incarichino il II Gruppo di Polizia Locale di Roma Capitale di individuare e sanzionare tutti gli impianti pubblicitari di cui venisse accertata la natura abusiva, quand’anche registrati nella Nuova Banca Dati a qualunque titolo, esigendone l’immediato oscuramento della pubblicità irregolare (ai sensi del 6° comma dell’art. 31 del vigente Regolamento) per tutto il tempo materiale che occorrerà per provvedere alla loro materiale rimozione;
– avvalendosi anche e soprattutto dell’ “Elenco contribuenti inseriti nella Nuova Banca Dati aventi titolo a mantenere impianti pubblicitari sul territorio di Roma Capitale”, pubblicato sul sito web del Comune, esigano l’immediata rimozione di tutti gli impianti pubblicitari “senza scheda”;
– avvalendosi altresì dei suddetti estratti della Nuova Banca Dati, esigano l’immediata rimozione degli impianti pubblicitari installati che risultino installati in zona “A” del PRIP;
– incarichino altresì il II Gruppo di Polizia Locale di Roma Capitale di individuare le aree soggette a vincolo archeologico o storico-monumentale con divieto per esigere l’immediata rimozione, previo oscuramento, degli impianti che vi risultassero installati;
– incarichino inoltre il II Gruppo di Polizia Locale di Roma Capitale di individuare anche le aree in cui vigono i divieti di cui all’art. 18 del vigente Regolamento per esigere l’immediata rimozione, previo oscuramento, degli impianti che vi risultassero installati anche in prossimità;
– ai fini dell’obbligo di assicurare la sicurezza della circolazione stradale, incarichino il II Gruppo di Polizia Locale di Roma Capitale di verificare quali e quanti impianti pubblicitari risultino collocati in violazione delle norme inderogabili del Codice della Strada, redigendo la prevista sanzione ed esigendo che l’Ufficio competente disponga che la ditta proprietaria dell’impianto effettui l’immediato “spostamento” in un’altra area del II Municipio che risulti conforme alla normativa vigente in materia;
– incarichino il II Gruppo di Polizia Locale di Roma Capitale di individuare e sanzionare gli impianti superiori a mq. 6 tassativamente vietati dalla deliberazione del Consiglio Comunale n. 609 del 3 aprile 1981, nonché dal Regolamento di Pubblicità e dalla normativa tecnica di attuazione del PRIP;
– incarichino il II Gruppo di Polizia Locale di Roma Capitale di verificare quali e quanti siano gli impianti rimossi ad una stessa ditta pubblicitaria, per pretendere che ai sensi del comma 14 dell’art. 31 del vigente Regolamento il responsabile della competente Direzione pronunci la decadenza in percentuale delle autorizzazioni degli altri impianti di proprietà delle medesima ditta;
– per il ripristino del decoro che spetta al II Municipio si avvalgano anche della collaborazione di associazioni e comitati di cittadini disposti a impegnarsi in prima persona, così come auspicato dal Sindaco, nelle forme e nei modi che verranno successivamente stabiliti.
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A conclusione della Conferenza Stampa tenuta il 24 maggio 2014 dal Sindaco Ignazio Marino nel piazzale antistante il casale di Borghetto San Carlo nel Parco di Veio, a cui ho dedicato un apposito articolo (https://www.rodolfobosi.it/nella-tenuta-di-borghetto-san-carlo-parco-di-veio-si-e-tenuta-la-conferenza-stampa-di-presentazione-del-bando-terre-pubbliche-ai-giovani-agricoltori/#more-7412), ho avuto modo di parlare con il Presidente del III Municipio Paolo Emilio Marchionne della bocciatura della proposta di risoluzione su cartellopoli, che avevo proposto e che era stata presentata dai consiglieri del Movimento 5 Stelle Massimo Moretti e Simone Proietti.
Paolo Emilio Marchionne
A tale proposta ho dedicato su questo stesso sito l’articolo pubblicato il 13 gennaio 2014 di cui ho detto precedentemente, a cui ha fatto seguito un successivo articolo pubblicato il 21 marzo 2014 dal titolo “La maggioranza di centro-sinistra al governo del III Municipio boccia la proposta di ripristino del decoro e della legalità sul suo territorio !” (https://www.rodolfobosi.it/la-maggioranza-di-centro-sinistra-al-governo-del-iii-municipio-boccia-la-proposta-di-ripristino-del-decoro-e-della-legalita-sul-suo-territorio/).
Nell’articolo dell’11 aprile 1024 dal titolo “Il Consiglio del III Municipio boccia la proposta di risoluzione su cartellopoli per il ripristino del decoro predisposta da VAS e presentata dal Movimento 5 Stelle” ho descritto quasi a mò di verbale lo svolgimento della seduta del Consiglio del III Municipio del 26 marzo 2014 in cui è stata bocciata la proposta (https://www.rodolfobosi.it/il-consiglio-del-iii-municipio-boccia-la-proposta-di-risoluzione-su-cartellopoli-per-il-ripristino-del-decoro-predisposta-da-vas-e-presentata-dal-movimento-5-stelle/#more-6306).
Simone Proietti
Il 24 maggio 2014 il Presidente Paolo Emilio Marchionne si è dichiarato disposto a sottoscrivere una proposta di risoluzione su cartellopoli secondo un testo diverso, che mi è venuto fuori naturalmente dalla presa d’atto dell’approvazione del PRIP e di cui avevo già trasmesso l’aggiornamento al consigliere Alessandro Ricci, che ho adattato anche per il III Municipio.
Il 3 settembre scorso ho trasmesso la proposta di risoluzione in allegato al seguente messaggio di posta elettronica indirizzato al Presidente del III Municipio Paolo Emilio Marchionne, e per conoscenza all’Assessore con delega in materia di Commercio e Attività Produttive Vittorio Pietrosante ed ai consiglieri del M5S Massimo Moretti e Simone Proietti.
———- Messaggio inoltrato ———-
Da: vas roma <circolo.vas.roma@gmail.com>
Date: 03 settembre 2014 17:35
Oggetto: Proposta di risoluzione del Consiglio del III Municipio
A: paoloemilio.marchionne@comune.roma.it
Cc: Vittorio Pietrosante <brusante@alice.it>, massmoretti9@alice.it, kes1@hotmail.it
Sig. Presidente Paolo Emilio Marchionne,
Il 24 maggio scorso Lei ha partecipato alla Conferenza Stampa tenuta davanti al casale di Borghetto San Carlo dal Sindaco Ignazio Marino, dal Vice Sindaco Luigi Nieri e dall’Assessore Estella Marino.
Alla fine della Conferenza Stampa ho avuto modo di parlarle e Lei si è dichiarato disponibile a ripresentare di persona o comunque a far ripresentare la proposta di risoluzione su cartellopoli secondo un testo riveduto e corretto, che ho predisposto per l’occasione dopo che il 30 luglio scorso l’Assemblea Capitolina ha approvato sia il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) che le modifiche ed integrazioni al Regolamento di Pubblicità, ed in particolare l’aggiunta di un 2° comma all’art. 32 relativo alla “Misure di contrasto all’abusivismo”.
Le rimetto pertanto in allegato la proposta, che sottopongo alla attenzione anche dell’Assessore Pietrosante e dei consiglieri Moretti e Proietti, nonché del Presidente del Consiglio del III Municipio Riccardo Corbucci che a suo tempo si è dichiarato anch’esso disponibile a ripresentare la proposta di risoluzione, ma a cui prego che venga data una copia per conoscenza dal momento che non ho il suo indirizzo di posta elettronica.
Rimango a disposizione per qualunque chiarimento o confronto diretto Lei ritenesse di avere.
In attesa di un cortese riscontro scritto, porgo i miei più cordiali saluti.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
– Responsabile del Circolo Territoriale di Roma della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS)
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Nei giorni successivi ho pregato i consiglieri del M5S di cercare di presentare la proposta assieme quanto meno al Presidente del Consiglio del II Municipio Riccardo Corbucci, perché si era dichiarato disposto a ripresentarla.
Riccardo Corbucci
Ho atteso una risposta dal Presidente Paolo Emilio Marchionne che a tutt’oggi non è pervenuta.
Lo scorso 10 settembre il capogruppo del M5S Massimo Moretti mi ha trasmesso per posta elettronica la seguente proposta di risoluzione su cartellopoli ufficialmente da lui presentata assieme al consigliere Simone Proietti.
Si spera che stavolta la proposta abbia l’attenzione che merita da parte dei consiglieri di tutti i gruppi politici, anche se ripresentata soltanto dal Movimento 4 Stelle.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi