Su questo stesso sito il 13 gennaio 2014 è stato pubblicato un articolo che dava fra le altre la notizia che il 27 novembre 2013 avevo trasmesso una personalizzata Proposta di risoluzione del Consiglio del III Municipio. all’attivista del Movimento 5 Stelle Leonardo Giacomini che aveva preso l’impegno di farla presentare dai consiglieri Massimo Moretti e Simone Proietti, come poi è stato (https://www.rodolfobosi.it/le-commissioni-commercio-di-altri-due-municipi-approvano-la-proposta-di-risoluzione-predisposta-da-vas-contro-cartellopoli-per-il-ripristino-del-decoro-in-quei-municipi/#more-4157).
In un successivo articolo pubblicato il 21 marzo 2014 (https://www.rodolfobosi.it/la-maggioranza-di-centro-sinistra-al-governo-del-iii-municipio-boccia-la-proposta-di-ripristino-del-decoro-e-della-legalita-sul-suo-territorio/) ho dato notizia del parere negativo espresso dalle Commissioni Commercio, Ambiente e Lavori Pubblici riunite congiuntamente il 18 marzo 2014.
La proposta di risoluzione è stata comunque calendarizzata e sottoposta al voto del Consiglio del III Municipio il 26 marzo 2014, di cui intendo raccontare lo svolgimento a mò di verbalizzazione, sulla base degli appunti che ho preso direttamente quel giorno.
Dal momento che a passaggi non meglio precisati del suddetto articolo del 21.3.2014 è stato fatto riferimento con minaccia addirittura di querele nel corso dello svolgimento dei lavori del Consiglio del III Municipio, prima ancora di descrivere come si è svolta la seduta del Consiglio del III Municipio del 26.3.2104 devo appellarmi al diritto di cronaca ed anche di critica sancito dall’art. 21 della nostra Costituzione, che deve però essere sempre esercitato nel rispetto di quanto ormai sancito al riguardo da sentenze civili e penali.
L’applicazione corretta del diritto di cronaca si deve basare anzitutto sulla verità del fatto, poi sul suo interesse sociale (pertinenza) ed infine sulla correttezza formale del linguaggio.
L’applicazione corretta invece del diritto di critica si deve basare sulla verità del giudizio ed ovviamente sulla correttezza formale del linguaggio (continenza).
Preciso oltretutto che questo sito ufficiale del Circolo Territoriale di Roma di VAS è impostato anche come blog con la dichiarata finalità di consentire a chiunque lo voglia di intervenire su ogni articolo che vi viene pubblicato per fare i propri commenti e chiedere anche le dovute rettifiche di notizie o brani scritti di cui si dimostrasse fondatamente l’inesattezza, commessa sempre e comunque in perfetta buona fede.
Essendo stato informato dai consiglieri del Movimento 5 Stelle del giorno e dell’ora in cui si teneva la seduta del Consiglio del III Municipio, poco prima delle ore 14,00 di martedì 26 marzo 2014 ero già davanti alla sala consiliare perché era mia intenzione chiedere al Presidente del Consiglio di concedermi la possibilità di parlare prima dell’inizio dei lavori, come mi è già capitato di fare molte volte davanti al Consiglio dell’ex XX Municipio (oggi XV).
Infatti in base al 2° comma dell’art. 63 del Regolamento del Consiglio del Municipio di Roma XX <<prima che sia aperto il Consiglio, o durante una sospensione della seduta, il Presidente del Consiglio del Municipio può accordare la parola ai cittadini presenti che la richiedano>>.
In presenza anche del consigliere Cristiano Bonelli (capogruppo NCD) sono riuscito a parlare con il Presidente del Consiglio Riccardo Corbucci che mi ha invece detto che in base al Regolamento del Consiglio del III Municipio avrei potuto parlare a seduta iniziata e non prima, ma soltanto se a richiederlo fosse qualche consigliere e se a concederlo fosse però la maggioranza del Consiglio.
Riccardo Corbucci
A tal ultimo riguardo faccio presente che il 3° comma dell’art. 31 del Regolamento, approvato dal Consiglio del III Municipio con Deliberazione n. 10 del 31 marzo 2014, dispone che <<Nel caso in cui un Consigliere richieda la possibilità di far intervenire, durante la seduta del consiglio municipale, un cittadino in rappresentanza di un interesse collettivo, spetta al Presidente del Consiglio decidere in merito alla richiesta. In caso favorevole, il Consiglio Municipale viene ufficialmente sospeso per un massimo di dieci minuti per consentire l’intervento, per riprendere immediatamente dopo senza ulteriori interruzioni.>>
Ho dovuto pertanto riferire di questa procedura per me diversa al cons. Massimo Moretti che ha chiesto di potermi far parlare: il Presidente Corbucci ha a sua volta chiesto l’assenso del Consiglio.
Ha chiesto ed ottenuto di intervenire il cons. Mario Bureca (capogruppo PD) che ha detto che, se si trattava della stessa persona già intervenuta nella seduta del precedente 18 marzo, non riteneva allora opportuno che intervenisse di nuovo.
Mario Bureca
Il cons. Moretti gli ha replicato che il 18 marzo scorso nessuno aveva letto e discusso la proposta di risoluzione nel merito, di cui il dott. arch. Bosi avrebbe dovuto illustrare meglio i contenuti che quindi poteva spiegare adesso ai presenti.
Il Presidente del Consiglio ha dovuto fare comunque presente che essendoci una contrarietà doveva votare l’aula.
Ha chiesto allora ed ottenuto di intervenire il cons. Cristiano Bonelli (capogruppo del Nuovo Centro Destra) per rimarcare anzitutto che la circostanza che questa persona abbia già parlato non escludeva affatto la possibilità di farlo ancora: ha quindi chiesto di sapere quale sia il reale motivo per cui un cittadino non possa parlare.
Cristiano Bonelli
Ha invitato la maggioranza a motivare seriamente il rifiuto di far parlare questa persona, perché così democraticamente non valeva ed ha nuovamente chiesto di sapere quale fosse veramente il problema: ha terminato il suo intervento sostenendo che se sia SEL che il PD avevano già deciso, dovevano allora motivarlo una volta per tutte.
Dopo un ulteriore intervento del cons. Moretti sul fatto che come gruppo politico hanno in pratica “predicato” a vuoto, il Presidente del Consiglio ha posto ai voti la sua richiesta: si sono registrati 6 voti favorevoli, ma 11 contrari.
È quindi iniziato il dibattito sulla proposta di risoluzione: il Presidente del Consiglio ha invitato il cos. Moretti ad illustrarla.
Il cons. Massimo Moretti ha voluto dapprima commentare quel voto: “Ho capito di che pasta siete fatti”.
Ha quindi descritto l’excursus che ha dovuto subire la proposta di risoluzione presentata dal Movimento 5 Stelle, senza che lo stesse a sentire quasi nessuno ed in particolare il Presidente del Municipio Paolo Emilio Marchionne presente in aula che è stato a chiacchierare per tutto il tempo del suo intervento con un altro consigliere.
Paolo Emilio Marchionne
Il cons. Moretti ha quindi aggiunto: “Va bene, teniamoci l’abusivismo. Sfiduciate voi stessi ed il vostro Presidente”, perché nel suo programma tuttora pubblicato sul sito del III Municipio c’è la battaglia contro cartellopoli.
Massimo Moretti
Il cons. Moretti ha infine invitato tutto il Consiglio a valutare in modo critico il voto che c’era stato quella stessa mattina da parte del Consiglio del IV Municipio, che aveva approvato all’unanimità una analoga proposta di risoluzione presentata sempre dal Movimento 5 Stelle.
Ha chiesto ed ottenuto di intervenire Cesare Lucidi (capogruppo di SEL) che ha dichiarato di non aver mai detto che nel III Municipio possono rimanere i cartelloni abusivi.
Cesare Lucidi
Ha voluto precisare che secondo il funzionario Grazioso Vaiani nel III Municipio risulta in regola il 97% dei cartelloni: per un opportuno confronto nel corso della seduta congiunta del 18 marzo 2014 a cui ha partecipato anche lo steso cons. Lucidi ho detto che, stando a quanto mi era stato riferito dai consiglieri del Movimento 5 Stelle, il sig. Grazioso Vaiani ha parlato di una percentuale del 90% che non ha minimamente contestato e che quindi non è sicuramente del 97% a cui l’ha voluta innalzare il cons. Lucidi.
Il cons. Lucidi ha terminato il suo intervento screditando anche quanto avevo detto nella seduta congiunta del 18 marzo scorso: mi sono sentito in dovere, benché non consentito, di fargli presente dallo spazio riservato al pubblico che non poteva permettersi di diffamarmi !
Ha chiesto ed ottenuto di intervenire quindi Francesca Leoncini (PD) che in qualità di Presidente della VI Commissione Ambiente ha presieduto la seduta congiunta del 18 marzo 2014, anche per causa del malore che aveva colpito il Presidente della Commissione Commercio.
Francesca Leoncini
Ha tenuto a precisare di intervenire per ripristinare la verità su quanto è successo il 18 marzo scorso, perché non accetta che si continui a “blaterare sulla partecipazione dei cittadini che è regolata dai Regolamenti” e che non prevede a suo giudizio che due semplici cittadini possano essere “consulenti” dei consiglieri.
I due “cittadini” presenti alla seduta congiunta del 18 marzo 2014 erano il sottoscritto e l’attivista del Movimento 5 Stelle Leonardo Giacomini.
Per un opportuno confronto sui “consulenti” debbo far presente che il cons. Leoncini ha dimenticato che quel 18 marzo 2014 le ho detto che alle sedute sul Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) della IX Commissione Commercio del Comune di Roma partecipa quasi sempre l’arch. Alberto Pietroforte come “consulente” dichiarato del cons. Gianni Alemanno, intervenendo anche in sua assenza per gentile concessione del Presidente Orlando Corsetti (PD).
Ha quindi affermato che “nonostante tutto Vaiani, lui sì, ha dato la parola a Bosi. Tutto regolare !”
Non posso non notare che una affermazione del genere lascerebbe intendere che se non fosse stato per Vaiani, il cons. Francesca Leoncini quel giorno non mi avrebbe dato il diritto di parlare.
Riguardo al “tutto regolare” di quel 18 marzo 2014 non posso non mettere in grande evidenza che il Presidente Leoncini ha fatto uscire dall’aula i “cittadini” Bosi e Giacomini proprio nel momento in cui le Commissioni congiunte dovevano esprimere il loro parere sulla proposta di risoluzione del Movimento 5 Stelle e se a quel momento era in vigore, come è presumibile, lo stesso testo dell’art. 86 del nuovo Regolamento così come approvato con deliberazione n. 10 del 31.3.2014, secondo cui <<le sedute delle Commissioni sono pubbliche salvo i casi in cui la Commissione, con determinazione motivata adottata a maggioranza assoluta dei componenti, decida di adunarsi in seduta non pubblica per la tutela della riservatezza di persone, gruppi o imprese>>, allora la Presidente Leoncini – dopo aver dovuto accettare che dei “cittadini” assistessero ad una seduta pubblica – è incorsa in un eccesso di potere non consentito dalla normativa vigente in materia, prendendosi la responsabilità di far uscire quegli stessi “cittadini” proprio al momento in cui si trattava di assistere a come si sarebbe deciso congiuntamente sulla proposta di risoluzione del Movimento 5 Stelle.
Riguardo alla sfiducia del Presidente Marchionne, che secondo il cons. Moretti verrebbe implicitamente a significare un eventuale voto di bocciatura della proposta di risoluzione del Movimento 5 Stelle, la Presidente Leoncini ha dichiarato: “tutt’altro. Ben due sono state le sedute delle Commissioni in cui Vaiani ha assicurato che il 95% dei cartelloni è in regola”.
Sempre per un opportuno confronto faccio presente che il 90% da me riferito il 18 marzo 2014 e non contestato dallo stesso Grazioso Vaiani e nemmeno dalla stesa Leeoncini è diventato il 97% per il cons. Lucidi ed ora il 95 % per il cons. Leoncini.
Ha chiesto ed ottenuto di parlare il cons. Francesco Filini (capogruppo di Forza Italia)
Francesco Filini
“Sono contento dell’intervento del cons. Moretti perché attesta come si approccia questa maggioranza per ideologia. Avrebbero dovuto votare sì e non no! Quella di oggi è l’ennesima riprova che non si può far parlare nessuno, specie da un punto di vista tecnico. Stiamo perdendo tempo perché è stato già deciso di rimandare quest’atto al mittente. Non è possibile alcun dialogo con chi ragiona in questa maniera e fa lo sconto ad almeno il 5% dei cartelloni abusivi. Se mi permettete, però, cari colleghi del Movimento 5 Stelle, tenetene conto se un domani vi avvicinerete a questa maggioranza”.
Ha chiesto ed ottenuto di intervenire il cons. Simone Proietti (M5S)
Simone Proietti
Ha fatto presente che Bosi non ha potuto spiegare i contenuti della proposta di risoluzione: ha evidenziato come sia stato tutto inutile, malgrado l’essere venuti incontro alle critiche strumentali portate all’espressione di “cartellopoli”.
Ha messo in evidenza che, ammesso e non concesso che sia rispondente al vero la percentuale del 90-95% fornita da Vaiani, “a voi va bene l’illegalità del rimanente 5-10%. Nel merito, perché non approvate questa proposta di risoluzione che più volte il dott. Vaiani ha ammesso di non avere mai letto ?”.
Ha chiesto ed ottenuto di intervenire Filippo Maria Laguzzi (Lista Civica Marino Sindaco), Presidente della II Commissione Commercio.
Filippo Maria Laguzzi
Ha affermato che “la verità è quella espressa nelle due precedenti sedute della Commissione Commercio”: con riferimento al voto del Consiglio del IV Municipio, avvenuto la mattina di quello stesso giorno, ha voluto precisare che “se una cosa va bene ad Ostia non è detto che vada bene in altra parte della città”.
Ha posto l’accento sull’espressione “cartellopoli” che a suo giudizio dà un quadro non rispondente della realtà.
Ha citato il 7° capoverso della proposta di risoluzione che riguarda la riserva naturale della Marcigliana che sarebbe piena di cartelloni, per far presente che si tratta di un dato di diversi anni fa anch’esso non rispondente al vero.
Debbo far presente al riguardo che il 18 marzo scorso la Presidente Leoncini non ha permesso di parlare al sig. Leonardo Giacomini che avrebbe fatto vedere un campionario di foto da lui scattate pochi gironi prima che avrebbero attestato come anche ai confini della riserva della Marcigliana, rispetto ai 38 impianti pubblicitari censiti a settembre del 2010 dai guardiaparco dell’Ente “Roma Natura”, siano stati installati ulteriori impianti abusivi.
Il con. Laguzzi ha ricordato la calendarizzazione da lui fatta della II Commissione Commercio e, rivolto ai due consiglieri del Movimento 5 Stelle, ha voluto parlare di “dignità personale che non avete” e di “confronto che non avete voluto perché non sapete affrontarlo”, per cui “cercare di ributtare la palla è ledere la dignità personale e mi riservo di fare anche delle denunce”, con chiaro riferimento al mio articolo pubblicato su questo stesso sito il 21 marzo 2014, dove a suo giudizio avrei lasciato adombrare addirittura delle insinuazioni sul suo operato.
Per un opportuno confronto riporto quanto ho testualmente scritto di lui: “Quel giorno, quando si era in procinto di iniziare la seduta congiunta, il Presidente della Commissione Commercio Laguzzi ha accusato un malore, che ha costretto a chiamare d’urgenza una ambulanza: la visita a cui è stato sottoposto il sig. Laguzzi ha accertato che si era trattato di un malore passeggero non grave e comunque non tale da necessitare di un ricovero immediato. Ma al sig. Laguzzi è stato consigliato di starsene a riposo, per cui la seduta è poco dopo iniziata senza la sua presenza”.
Il cons. Cristiano Bonelli ha rinunciato a fare il suo intervento.
È intervenuto a questo punto l’Assessore al Commercio Vittorio Pietrosante.
Vittorio Pietrosante
Ha esordito precisando di voler fare un discorso un po’ più largo: ha fatto presente che i cartelloni costituiscono un problema per Roma e che nei loro confronti c’è un preciso impegno del Presidente Marchionne, ma ha aggiunto che “questo atto è inutile” perché “l’Assessorato ha già fatto una verifica e sta predisponendo il Piano regolatore degli Impianti Pubblicitari e studiando modalità diverse di affissioni. Quella dei cartelloni è una voce importante del bilancio. Si fanno quindi lavorare a vuoto gli uffici dal momento che l’Assessorato sta mettendo a punto il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari. Si sta quindi andando oltre la dialettica politica. Non facciamo solo attività che guardano alla pancia: badiamo ai cittadini senza strumentalizzazioni. Sinceramente, accorgersi oggi di una cosa che succede da 5 anni è semplicemente ridicolo”.
Ha chiesto ed ottenuto di replicare il cons. Massimo Moretti.
Al cons. Cesare Lucidi ha replicato che chi scrive e fa qualcosa si prende comunque le sue responsabilità.
Ha voluto replicare anche al cons. Francesca Leoncini: “Voi siete una maggioranza di 17 consiglieri per cui ognuno può portare un proprio atto. Noi in due non siamo ‘tuttologi’. Ciò nonostante a voi mancano i contenuti e gli indirizzi.”
Ha ribattuto anche al cons. Filippo Maria Laguzzi: “Lei dice che i Municipi sono diversi. In XIII Municipio la risoluzione è stata presentata da SEL. Il dott. Arch. Bosi collabora con tutti, anche se gliel’avesse chiesta un altro”.
All’Assessore Vittorio Pietrosante che stava andando via ha chiesto se per caso avesse letto la proposta di risoluzione: “Come fa a dire che è inutile, anche se ammettesse di averla letta ?”
Tornando a rivolgersi al Presidente della Commissione Commercio ha detto: “I soldatini, caro Laguzzi, stanno dall’altra parte. La dignità personale. Lei faccia le sue verifiche e accerti se qualcosa non va. Valutate bene, prendetevi le vostra responsabilità. State attenti a quel che fate ”.
Il Presidente del Consiglio del III Municipio ha quindi chiesto di conoscere le eventuali dichiarazioni di voto.
Ha chiesto ed ottenuto di intervenire il cons. Francesco Filini: “I problemi non ci sono da adesso, è vero, ma c’è una amministrazione che non vuole parlare, pensa di fare tutto da sé. Voterò favorevolmente a questo atto, che è ormai più di un mese che va avanti ed è contrastato con mille escamotage. Mi auguro che il Movimento 5 Stelle non faccia da stampella a questa maggioranza.”
È stato contestato ed interrotto durante il suo intervento dal cons. Angelo Massacci (PD), che era seduto in quel momento davanti ai consiglieri del Movimento 5 Stelle e che ha tenuto a ripetermi ostentatamente di persona come si chiamasse.
Angelo Massacci
Ha chiesto ed ottenuto di parlare il cons. Cristiano Bonelli: “Peccato che l’Assessore al Commercio sia andato via. Volevo complimentarmi con lui ed è la prima volta, perché si è messo a studiare la materia. Roma non può fare a meno di tener conto delle entrate della pubblicità. C’è però una lobby che fa capo a poche aziende. Opportuno ed anzi coraggioso sarebbe se qualcuno voglia intervenire nella questione. C’è uno storpiamento del decoro della città. Sono sicuro dell’intervento di competenza dell’Assessore anche se ha negato l’opportunità di approvare questa proposta di risoluzione. Come non si può spiegare questo atto ? Il mio voto è quindi favorevole.”
Ha chiesto ed ottenuto di parlare Simone Proietti: “Esprimo la mia solidarietà a Laguzzi per il malore che l’ha colpito il 18 marzo. A Laguzzi debbo però far presente che ha però saltato la 2° seduta della Commissione Commercio dove ho spiegato la proposta, che comunque basta leggere per capirne i contenuti.
Abbiamo forse sbagliato a modificarla per togliere l’espressione ‘cartellopoli’. Se avessimo voluto, fin dalla 1° seduta potevamo chiedere l’inoltro direttamente in aula. Nel XV Municipio l’ha presentata il PD. La proposta di risoluzione è passata in molti Municipi. Prendetevi ora le vostre responsabilità.”
Il Presidente del Consiglio Riccardo Corbucci ha dato inizio a questo punto alle votazioni, facendo sapere di non voler partecipare personalmente al voto.
Dopo la prima chiama è stata sospesa la seduta per 5 minuti, prima di dare inizio alla 2° chiama che ha registrato fra gli altri i seguenti voti:
Yuri Bugli (PD) – no
Yuri Bugli
Mario Bureca (capogruppo PD) – no
Gianluca Colletta (capogruppo Lista Civica per Marino) – no
Gianluca Colletta
Francesco Coronidi (PD) – no
Francesco Coronidi
Italo Della Bella (PD) – no
Filippo Maria Laguzzi (Lista Civica per Marino) – no
Francesca Leoncini (PD) – no
Cesare Lucidi (capogruppo SEL) – no
Angelo Massacci (PD) – no
Massimo Moretti (M5S) – si
Romolo Moriconi (PD) – no
Simone Proietti (M5S) – si
Anna Maria Punzo (PD) – no
È stato quindi letto l’esito del voto che è stato il seguente – 12 voti contrari, 2 voti favorevoli, 1 astenuto: atto non approvato.
Non sono riuscito a registrare di chi sia il 12° voto contrario, né di chi sia l’unico voto di astensione, che potrebbe essere di un consigliere sia di maggioranza che di opposizione.
Ha chiesto ed ottenuto di parlare il cons. Francesco Filini: “Grazie al M5S non è stato fatto mancare il numero legale. Fatevi una seria riflessione.”
Ha chiesto ed ottenuto di replicare il cons. Simone Proietti: “per fatto personale, non abbiamo voluto far mancare il numero legale proprio per evitare strumentalizzazioni politiche ”.
Alla pagina 3 del quotidiano on line “La Voce del Municipio” del 4 aprile 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Tutti regolari i cartelloni in III Municipio ? Bocciata la proposta di risoluzione presentata dal M5S” che dà notizia della votazione.
L’articolo riferisce che sono usciti al momento della votazione i consiglieri di Fratelli d’Italia (Francesco Filini), Nuovo Centro Destra (Cristiano Bonelli ed anche Jessica Palmira De Napoli, Manuel Bartolomeo e Giordana Petrella se presenti quel giorno) e Centro Democratico ( Fabrizio Cascapera) che fa parte della maggioranza e che era sicuramente presente quel giorno.
Fabrizio Cascapera
Secondo l’articolo ad essere usciti al momento del voto sono stati anche i consiglieri del PD Riccardo Corbucci, Marzia Maccaroni e Fabio Dionisi.
Marzia Maccaroni
Fabio Dionisi
Se fossero veri questi dati (quanto meno 6 consiglieri usciti dall’aula al momento del voto) e ad uscire dall’aula fossero stati anche i due consiglieri del M5S si sarebbe registrata l’assenza del numero legale, che avrebbe impedito il voto sfavorevole, come fatto presente dal cons. Filini.
Secondo l’articolo, con riferimento al cons. Fabio Dionisi, “proprio quest’ultimo nel suo intervento ai microfonini, aveva difeso a spada tratta la regolarità degli impianti presenti in III Municipio, sposando la tesi presentata dal funzionario della PU. La sua uscita rimane quella più incomprensibile, dato il discorso appena pronunciato. A spiegare la sua assenza il presidente Corbucci: <<Le assenze del presidente della commissione lavori pubblici Fabio Dionisi, in commissione e in consiglio, sono state un’incoerenza troppo forte a fronte della sua dura opposizione all’atto. In tutta onestà, non avendo dati certi e dovendo fidarmi soltanto di parole, ho preferito non votare questa proposta, che nel merito trovo sacrosanta>>.
Stando ai miei appunti non mi risulta che il cons. Fabio Dionisi sia intervenuto.
Lo stesso 4 aprile, nel suo profilo su Facebook il Presidente Corbucci ha scritto il seguente post: “Sui cartelloni pubblicitari abusivi in III municipio ad oggi non abbiamo ancora dati ufficiali. Aspettiamo anche l’elenco di quelle aziende che sono state in questi anni sanzionate dagli uffici municipali e i cui nominativi devono essere pubblicati in una black list ufficiale, che consenta ai cittadini di poter scegliere gli imprenditori onesti del settore. Per questa ragione, come membro della commissione commercio, chiederò alla commissione di programmare una serie di sopralluoghi nei quartieri del Municipio, insieme con i Vigili Urbani, per verificare la situazione attuale”.
Non posso non pormi a questo punto una legittima domanda che si dovrebbe fare qualunque normale cittadino: e come la mettiamo se risultasse che la percentuale di impianti pubblicitari installati nel III Municipio fosse ben di più alta del 10% dato invece per certo dal funzionario Grazioso Vaiani ?
Fra i commenti al post il 6 aprile 2014 c’è stato il seguente di Patrizia Cerroni: “Le strade sono uno scempio. Se si scoprisse che il 90% di questi cartelloni fosse regolare sarebbe ancora più grave, da cittadina invito tutti a tornare sull’argomento per il decoro del nostro municipio.”
Dott. Arch. Rodolfo Bosi