Dopo avere appreso che la Convocazione della Commissione Commercio per il 4 marzo 2014 è stata fatta precisando che “la Commissione non sarà aperta al pubblico”, alle ore 14,14 del 28 febbraio 2014 ho trasmesso il seguente messaggio al Presidente Orlando Corsetti e per conoscenza a tutti i membri della Commissione Commercio, nonché all’Assessore per Roma Produttiva Marta Leonori ed al suo segretario Leslie Francesco Capone.
———- Messaggio inoltrato ———-
Da: vas roma <circolo.vas.roma@gmail.com>
Date: 28 febbraio 2014 14:14
Oggetto: Convocazione di una seduta non aperta al pubblico della Commissione Commercio per martedì 4 marzo
A: orlando.corsetti@comune.roma.it
Cc: immacolata.battaglia@comune.roma.it, davide.bordoni@comune.roma.it, giovanni.alemanno@comune.roma.it, valeria.baglio@comune.roma.it, michela.dibiase@comune.roma.it, franco.marino@comune.roma.it, alessandro.onorato@comune.roma.it, pierpaolo.pedetti@comune.roma.it, ilaria.piccolo@comune.roma.it, giovanni.quarzo@comune.roma.it, Enrico Stefàno <enrico.stefano87@gmail.com>, Enrico Stefàno Portavoce <stefano.portavoce@gmail.com>, ccp.commercio@comune.roma.it, “romaproduttiva@comune.roma.it” <romaproduttiva@comune.roma.it>, “LESLIE FRANCESCO.CAPONE” <lesliefrancesco.capone@comune.roma.it>, valentina.grippo@comune.roma.it
Egregio sig. Presidente Orlando Corsetti,
nel corso della audizione che si è svolta ieri nella sala degli stucchi mi sono visto costretto a lamentare il mancato rispetto degli impegni assunti dalla Commissione Commercio con il Documento di indirizzo sul PRIP che rimetto in allegato per opportuna conoscenza e per rammentare anche soprattutto a tutti i membri della Commissione da Lei presieduta, nonché all’On. Assessore Marta Leonori, che leggono per conoscenza, che la proposta unitaria di modifiche ed integrazioni al PRIP originariamente redatto dalla S.p.A. “Aequa Roma” presentata dalle associazioni VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori avrebbe dovuto essere “oggetto di verifica di fattibilità da parte degli Uffici e – successivamente a tale accertamento – di valutazione da parte della Commissione ai fini della stesura del testo finale del Piano da sottoporre all‘approvazione della Giunta e dell’Assemblea capitolina”.
Ho lamentato che il citato “accertamento” si è concretizzato invece in “controdeduzioni” portate per giunta non solo dagli “Uffici”, da Lei giustamente identificati nella figura del Dott. Francesco Paciello, ma dalla stessa “Aequa Roma” che da soggetto di cui si doveva “controllare” il lavoro prodotto si è così arrogata il diritto di diventare lei il “controllore” delle proposte di modifiche ed integrazioni che sono state portate a quanto da lei redatto, a cui ha addirittura fatto le proprie “controdeduzioni” giudicando esclusivamente sulla base della conformità di quanto proposto da VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori con quanto da lei prodotto con il PRIP aggiornato, che Lei, sig. Presidente, non aveva invece voluto far diventare oggetto delle proposte di modifica ed integrazione.
Anziché limitarsi alla richiesta “verifica di fattibilità” delle Norme Tecniche di Attuazione proposte in sostituzione dello “schema normativo”del PRIP originario, le “controdeduzioni” si sono anche limitate a dichiarare che per diversi articoli delle suddette Norme Tecniche di Attuazione “le modifiche risultano già accolte nella riformulazione del testo” che è stato tenuto però nascosto fin lì a tutti e che nel corso della precedente audizione tenuta il 17 febbraio scorso ho chiesto di conoscere, esclusivamente per accertare la rispondenza al vero di quanto dichiarato.
Metto in grande evidenza che questa verifica che mi è stato poi concesso di fare mi ha portato ad accertare che diverse “controdeduzioni” ed in particolare quelle agli articoli 13, 19 e 33 delle Norme Tecniche di Attuazione proposte hanno dichiarato il falso in modo del tutto irriverente della proposta presentata e soprattutto fuorviante per la “valutazione da parte della Commissione ai fini della stesura del testo finale del Piano”.
Nel corso della audizione di ieri mattina Lei, sig. Presidente, è arrivato a rinfacciarmi di essere stato io a voler vedere e conoscere da S. Tommaso la “Normativa tecnica di attuazione”: le ho dovuto far presente il grave quanto inaccettabile equivoco in cui stava incorrendo pretendendo ora di fare una “valutazione” ed un “esame“ di merito del PRIP aggiornato che Lei stesso aveva escluso, dal momento che io avevo invece solo chiesto in modo chiaro ed assolutamente inequivoco di verificare esclusivamente se il testo “riformulato” in accoglimento di diversi articoli delle nostre Norme Tecniche di Attuazione fosse esattamente lo stesso di quello da noi proposto (dimostratosi poi del tutto diverso), per cui l’esame e la conseguente valutazione “politica” che la Commissione Commercio si è impegnata a fare deve riguardare sempre e soltanto unicamente il “merito” della nostra proposta unitaria, proprio perché “legittimata” dal percorso di partecipazione voluto, e non certo il “merito” degli aggiornamenti apportati da “Aequa Roma” che non sono “legittimati” invece in partenza, ma che Lei, sig. Presidente, ieri voleva considerare validi e da prendere in considerazione, benché scartati proprio da Lei ad ottobre dell’anno scorso.
Se, come sembra al momento, la “valutazione da parte della Commissione” sarà alla fine orientata “ai fini della stesura del testo finale del Piano” scegliendo di ripartire dal PRIP così come aggiornato da “Aequa Roma”, non si può non riconoscere che in termini di “metodo” il mancato rispetto degli impegni assunti con il documento d’indirizzo sul PRIP rende del tutto inutile il “percorso di partecipazione” avviato che viene vanificato del tutto assumendo per di più i connotati della più sfacciata irrisione della proposta unitaria presentata da VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori.
Sorge più che legittima a questo punto la seguente domanda: che ci ha scomodato a fare facendoci perdere per giunta molto tempo prezioso, se poi alla fine il “testo finale del Piano” che la Commissione Commercio si è impegnata ad approvare non sarà scelto fra le proposte pervenute entro il 17 dicembre scorso? Non le sembra che questo inammissibile dietro front sia fortemente offensivo nei confronti di chi ha creduto a questo percorso di partecipazione da Lei voluto ?
Voglio sottolineare a tutti che il sottoscritto è responsabile di una associazione ambientalista che è portatrice di interessi diffusi, che per il caso in questione vengono gravemente pregiudicati da un comportamento del genere che ieri mi sono visto costretto a contestare decisamente., diventando oggettivamente più invadente del dovuto.
Di fronte alle mie rimostranze Lei, sig. Presidente, ha reagito indispettito affermando che avrebbe fatto a porte chiuse il proseguimento della audizione, ma mai mi sarei aspettato che desse seguito veramente a questa sua minaccia nella convocazione della Commissione Commercio fissata per martedì 4 marzo, che allego per opportuna conoscenza e per consentire di prendere atto de visu di avervi voluto specificare che “la Commissione non sarà aperta al pubblico“.
A parte il fatto che a non essere aperta al pubblico non può essere la “Commissione”, ma la sua “seduta”, Le faccio presente al riguardo, sig. Presidente, che il 1° comma dell’art. 91 del vigente Regolamento del Consiglio Comunale riguarda proprio la “Pubblicità delle sedute” e dispone che “le sedute delle Commissioni sono pubbliche salvo i casi in cui la Commissione, con determinazione motivata adottata a maggioranza assoluta dei componenti, decida di adunarsi in seduta segreta per la tutela della riservatezza di persone, gruppi o imprese“.
Mi sembra alquanto improbabile che Lei abbia potuto riunire nel pomeriggio di ieri la Commissione Commercio né che questa possa ad ogni modo avere adottato una determinazione in tal senso a maggioranza assoluta dei suoi componenti (cioè quanto meno di 8 consiglieri sul totale di 12, considerato se non altro che alla riunione di ieri mattina hanno partecipato in 7) che non avrebbe comunque potuto motivare, visto che la materia in discussione, oltre ad essere il proseguimento di quella già tenuta ieri a cui hanno partecipato un pari numero di 7 normali cittadini, non presenta nella maniera più assoluta i caratteri ”della riservatezza di persone, gruppi o imprese” da tutelare.
Ne deriva che si tratta di una sua scelta personale e non collegiale.
Lei, sig. Presidente Corsetti, può togliermi se vuole il diritto di parlare e di intervenire, come mi ha invece finora democraticamente consentito e di cui non mi stancherò mai di ringraziarla, ma non può ora impedirmi nella maniera più assoluta di assistere almeno passivamente al prosieguo della audizione per vedere dove si vuole andare veramente a parare, a maggior ragione perché in discussione è proprio la nostra proposta unitaria che è costata mesi di lavoro e che non intendo vedere umiliata ed offesa in questo modo.
La invito quindi caldamente a lasciare aperta al pubblico la prossima audizione di martedì 4 marzo, evitando questo eccesso di potere che non Le è assolutamente consentito dalla normativa vigente in materia: Le anticipo ad ogni modo la mia ferma intenzione di volere comunque assistere a questa prossima seduta a tutela degli interessi diffusi di cui sono portatore e che vedo a rischio di un grave danneggiamento e spero vivamente di non vedermi costretto, nella malaugurata ipotesi che Lei me lo volesse impedire, a dover chiamare le forze dell’ordine per far rispettare le regole democratiche di trasparenza che si è data l’Amministrazione Capitolina.
Voglio augurarmi che questo suo “strappo” sia dovuto alla ignoranza di quanto prescrive espressamente il vigente Regolamento comunale, anche e soprattutto perché non significherebbe in tal caso la contestuale brusca interruzione del rapporto di fiducia e di collaborazione reciproca che c’è stato fin qui tra di noi e che almeno per quanto mi riguarda vorrei continuare a mantenere malgrado tutto.
Voglio ancor più sperare di mantenere con l’intera Commissione Commercio quello spirito di collaborazione finalizzata a curare sempre e soltanto gli interessi della città di Roma e dei suoi cittadini, che mi sembrava che si fosse instaurato all’inizio della audizione di ieri, scusandomi fin d’ora per tutte quelle volte in cui la mia partecipazione può essere sembrata troppo “invadente”.
In attesa di un suo cortese riscontro, Le porgo i miei più cordiali saluti.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Circa 3 ore dopo sono venuto a sapere a livello informale che la Commissione di martedì sarà aperta ma senza “interventi” tra il pubblico.
Aspetto ora che il Presidente Corsetti me lo comunichi ufficialmente.