La riserva naturale regionale di Monte Mario è stata istituita contestualmente alla legge regionale n. 29 del 6 ottobre 1997, ai sensi della lettera q) del 1° comma del suo articolo 44.
Il precedente art. 40 ne affida la gestione all’Ente regionale “Roma Natura” che con deliberazione del Consiglio Direttivo n. 52 del 5 novembre 2001 ha adottato il Piano di Assetto che fra le allegate schede di intervento prevede la scheda AS 08 che è relativa alla “Riqualificazione dell’area di Monte Ciocci” che si presenta come la naturale cerniera di connessione tra la riserva naturale di Monte Mario ed il parco regionale urbano del Pineto.
Il 31 luglio 2013 è stato aperto il “Parco Urbano attrezzato di Monte Ciocci“, per il quale si è battuto da anni l’omonimo Comitato: si tratta di un’area demaniale compresa tra via delle Medaglie d’Oro, via Simone Simoni, via Anastasio II, via Baldo degli Ubaldi, via di Valle Aurelia e la Ferrovia Roma Viterbo.
Il Parco prende il nome dall’omonimo colle il cui toponimo è con ogni probabilità derivante dal Casal Ciocci, appartenuto alla famiglia Ciocchi Del Monte.
Nell’immaginario collettivo Monte Ciocci è legato alle scene della baraccopoli del film di Ettore Scola “Brutti, sporchi e cattivi“.
In questa area il Piano di Assetto adottato da “Roma Natura” ha previsto un importante intervento di riqualificazione di verde urbano, che dovrebbe portare ad un “continuum” di aree verdi fino al parco urbano del Pineto.
Il Piano di Assetto è stato poi approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 55 del 12 novembre 2008 che ha stabilito la perimetrazione definitiva della riserva, dopo avere acquisito il parere congiunto espresso nella seduta del 20 dicembre 2007 dal Comitato Tecnico Scientifico per l’Ambiente e dal Comitato Regionale per il Territorio che hanno fatto una serie di considerazioni.
Al punto 2.1 del suddetto parere, relativo alla “Perimetrazione”, viene fatta la seguente considerazione: “le aree di una certa rilevanza che non sono state accolte come ampliamenti, diversi dal perimetro previsto dalla legge istituiva e contenuti nella proposta del PdA, sono: l’area posta all’estremità meridionale della Riserva interclusa tra i tessuti urbani della Balduina e dell’Aurelio, denominata “Monte dei Ciocci”.
Al successivo punto 2.2, relativo agli “Interventi rilevanti”, viene fatta la seguente ulteriore considerazione: “la scheda-progetto AS06 ‘Riqualificazione dell’area di Monte Ciocci’ è stata stralciata dal Piano, non essendo stata accolta la proposta dell’inserimento dell’area nel perimetro della Riserva”.
Si mette in evidenza che la scheda-progetto che riguarda specificatamente la ”Riqualificazione dell’area di Monte Ciocci” è la scheda AS 08 e non la AS 06, che riguarda invece le “Attrezzature e servizi ricreativi, sportivi, ricettivi e sanitari”.
Per il Comitato Tecnico Scientifico per l’Ambiente ed il Comitato Regionale per il Territorio il Piano di Assetto è dunque “meritevole di approvazione con le modifiche ed integrazioni di cui alle precedenti considerazioni”.
Ma la Tav. 1 allegata alla deliberazione n. 55/2013 con cui il Consiglio Regionale ha approvato il Piano di Assetto, che è stata pubblicata sul supplemento ordinario n. 1 al Bollettino Ufficiale della Regione (B.U.R.) n. 3 del 21 gennaio 2009) è relativa alla “Carta di confronto tra perimetro istituivo e perimetro definitivo” e lascia vedere chiaramente che l’area di Monte Ciocci è stata inclusa dentro la riserva naturale di Monte Mario.
particolare della Tav. 1
L’inclusione dell’area di Monte Ciocci dentro la riserva è confermata dalla successiva Tav. 2 che riporta il perimetro definitivo su base catastale e dalle successive Tavole n. 3 (dedicata alla zonizzazione) e n. 4 (dedicata alla accessibilità).
particolare della Tav. 2
particolare della Tav. 3
particolare della Tav. 4
Il 2° comma dell’art. 12 delle Norme del Piano di Assetto (relativo proprio alla “Risoluzione di eventuali antinomie”) stabilisce che “a tutti i fini giuridici, l’esatta identificazione dei confini della Riserva, … è rappresentata dalle indicazioni riportate sulla cartografia catastale” e quindi dalla Tav. n. 2.
Ciò nonostante, sulla presunta incongruenza tra la delibera di approvazione del Piano di Assetto e le allegate planimetrie è stata messa in discussione l’inclusione dell’area di Monte Ciocci dentro la riserva naturale di Monte Mario.
Secondo il Comitato il Comitato Monte Ciocci, che da anni si è battuto e continua a battersi contro il degrado e gli accampamenti abusivi, sul parco aperto a luglio incombe ora una nuova minaccia, quella della speculazione edilizia.
L’istituto agrario “Domizia Lucilla”, scuola adiacente al parco, ha infatti chiesto la concessione in uso di parte del territorio dell’area di Monte Ciocci per realizzare un impianto sportivo coperto all’interno dell’istituto agrario: 250 posti per gli spettatori e 60 parcheggi.
Per il Comitato Monte Ciocci si tratta di un piccolo stadio, più che di una palestra scolastica, ovviamente con vista su Roma: cemento e traffico all’interno di un parco non ancora ufficialmente inaugurato.
Con Determinazione Dirigenziale n. 2052/2010 la Provincia di Roma ha indetto una Conferenza dei Servizi finalizzata ad acquisire tutte le autorizzazioni, i nulla osta ed i pareri da parte delle amministrazioni interessate per l’approvazione e la successiva realizzazione del progetto dell’impianti sportivo coperto a servizio dell’istituto scolastico “Domizia Lucilla”.
Il progetto è stato approvato da tutte le amministrazioni che hanno partecipato alla Conferenza dei Servizi, ma prima del provvedimento finale con nota prot. n. 4368 del 19 ottobre 2010 il Comune di Roma ha comunicato che le destinazioni previste dal progetto non risultavano “pienamente compatibili con quanto previsto dalla normativa vigente”.
È stato allora avviato un tavolo di lavoro tra i tecnici del progetto e l’Ente “Roma Natura” che, all’esito all’istruttoria avviata, con nota prot. n. 10 del 2 gennaio 2012 ha trasmesso il preavviso di rigetto sul progetto approvato dalla Conferenza dei Servizi, in quanto previsto all’interno della riserva naturale di Monte Mario.
I tecnici del progetto sportivo hanno allora sollevato la presunta incongruenza tra la delibera di approvazione del Piano di Assetto e le allegate planimetrie alla Provincia di Roma che ha chiesto chiarimenti in merito all’Assessorato all’Urbanistica della Regione Lazio, anziché all’Assessorato all’Ambiente di cui è stata però coinvolta la Direzione Ambiente che con nota prot. n. 558351 del 20 dicembre 2012 ha comunicato che “tutti gli elaborati del Piano (normativa e cartografia) … sono coerenti nel confermare l’inclusione dell’area Monte Ciocci nel perimetro definitivo di Piano”, ma che “tuttavia sembrerebbe configurarsi un’incongruenza tra i suddetti elaborati di Piano e la stessa Deliberazione del Consiglio Regionale che nel dispositivo approva il Piano della Riserva così come licenziato nella seduta del Comitato Tecnico per il Territorio del voto n. 132/1 del 20.12.2007” e “pertanto ai fin i di una corretta applicazione dello strumento di pianificazione sarebbe necessario avviare il procedimento di rettifica con modifica della Deliberazione Consigliare Regionale teso o a riconfermare la perimetrazione o ad escludere l’area di Monte Ciocci”.
Con nota del 1 marzo 2013 la Direzione Regionale Territorio e Urbanistica ha espresso un parere favorevole al progetto per i soli aspetti urbanistici, mentre sia il Dipartimento competente di Roma Capitale che il Municipio XIV (ex XIX) non hanno espresso parere favorevole al progetto: ciò nonostante, con un atto del 7 marzo 2013 a mezzo di studio legale i proponenti del progetto hanno formalmente diffidato la Provincia, la Regione Lazio e l’Ente “Roma Natura” alla conclusione del procedimento amministrativo per insussistenza di motivi ostativi alla richiesta di concessione in uso dell’area annessa all’istituto “Domizia Lucilla”.
La Provincia di Roma ha allora riaperto la Conferenza di Servizi per il riesame del progetto previa verifica della sussistenza di tutti i requisiti necessari per la sua realizzazione, ma la riunione fissata per il 13 settembre 2013 è andata deserta anche perché bisognerebbe attendere la rettifica dell’atto che ha approvato il Piano di Assetto: nelle successiva riunione tenuta il 16 settembre successivo è stato allora stabilito all’unanimità dei partecipanti di fissare in 90 giorni la durata massima per la rettifica ed è stata riconvocata la Conferenza per il 28 ottobre 2013.
I consiglieri regionali Riccardo Agostini (PD) e Cristiana Avenali (lista “Per il Lazio”) hanno allora presentato la Mozione n. 72 del 22 ottobre 2013 con cui impegnano l’Assessore alle Infrastrutture, Politiche Abitative, Ambiente Fabio Refrigeri ad “intervenire tempestivamente a sanare il vulnus normativo evidenziato in favore della maggior tutela dell’area verde con un pronunciamento deciso dei componenti Organi Regionale in seno alla Conferenza dei Servizi del prossimo 28 ottobre p. v. che chiarisca la posizione in favore dell’inclusione del Parco di Monte Ciocci nella Riserva di Monte Mario … e conseguentemente nel relativo Piano di assetto”.
In una intervista rilasciata a La Repubblica del 2 novembre 2013 il consigliere del I Municipio Antonella Pollicita (PD), che ha seguito l’annosa vicenda di Monte Ciocci quando era tra le fila del Consiglio dell’ex XVII Municipio, ha testualmente dichiarato: “Scopriamo un tentativo di speculazione edilizia mascherato da piano di riqualificazione. Un un privato vuole realizzare un grande impianto sportivo per ‘migliorare l’offerta didattica’ dell’istituto agrario Domizia Lucilla”. Dopo quasi dieci anni di battaglie da parte delle associazioni, sostenute negli anni della giunta Alemanno dall’unica istituzione municipale di centro sinistra del quadrante, l’ex XVII municipio, il sospirato parco ha finalmente visto la luce nel corso dell’estate ed attende di essere inaugurato. Cementificazione e traffico sono da scongiurare per evidenti motivi di tutela del verde. E soprattutto sarebbero vissuti come una vera e propria violenza da quanti, per anni, hanno atteso questo parco e subìto, oltre a notevoli disagi, diversi ‘torti’ come la realizzazione di box auto privati alle pendici del monte su Via De Cristofaro, la concessione ad una pompa di benzina su via Anastasio II che ha interferito e rallentato lavori di risalita per l’accesso dal XVII Municipio e il mancato sgombero pastori abusivi”.
L’articolo fa sapere che la Regione ha chiesto il rinvio della Conferenza dei Servizi, per consentire al Consiglio Regionale di preparare ed approvare una delibera di rettifica che tuteli anche la presunta area mancante di Monte Ciocci.