Con Nota VAS prot. n. 6 del 13 giugno 2012 il dott. arch. Rodolfo Bosi ha ricordato il Prof. Gaetano Messineo facendo presente che “a vantaggio dello Stato e di tutti noi é riuscito a far acquistare al prezzo di un appartamento un bene archeologico di estrema importanza per lo Stato come l’Arco di Malborghetto al diciannovesimo chilometro della Via Flaminia”, mettendo in evidenza che “dell’antico casale che contiene le grandiose strutture dell’arco quadriportico, il quale celebrava la vittoria di Costantino su Massenzio a cavallo della Flaminia Antica, è riuscito a fare un museo esemplare ed un polo culturale con un giardino pubblico aperto a tutti, facendo amare così l’archeologia e la storia”.
In chiusura della suddetta nota Rodolfo Bosi ha dichiarato che “si ritiene che lo Stato debba essere riconoscente nei confronti di questo fedele “servitore dello Stato” con un attestato tangibile che possa rimanere scolpito nel tempo“ ed ha pertanto chiesto “all’On. Ministro per i Beni e le Attività Culturali di voler ricordare il dott. Gaetano Messineo con una targa in sua perenne memoria da affiggere nel Museo di Malborghetto che rappresenta uno dei più significativi risultati del suo operato“.
Alla istanza di VAS hanno dato seguito con una nota congiunta (che si rimette di seguito in allegato per opportuna conoscenza) la dott.ssa Mariarosaria Barbera della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e la dott.ssa Marina Piranomonte Funzionario Responsabile dell’allora XX Municipio, che non solo hanno accolto favorevolmente la proposta di apporre una targa in memoria del collega Gaetano Messineo, ma che hanno comunicato l’intenzione di “intitolare il museo di Malborghetto proprio a Gaetano Messineo”.
Nota della Soprintendenza prot. n. 42145 del 13 dicembre 2012
A distanza ormai di 9 mesi non risulta che sia stato dato seguito alla formale richiesta avanzata congiuntamente dal Soprintendente Mariarosaria Barbera e dal Funzionario Responsabile Marina Piranomonte.
Con nota prot. n. 16 del 12 dicembre 2012, che si rimette di seguito in allegato, il dott. arch. Rodolfo Bosi ha chiesto di sapere le ragioni di questo ritardo.