Lo Svalbard Global Seed Vault (in italiano “Deposito sotterraneo globale dei semi di Svalbard”) è una gigantesca cassaforte nel mezzo dei ghiacciai a mille chilometri dal Polo Nord, nelle isole Svalbard (in Norvegia).
Ha la funzione di fornire una rete di sicurezza contro la perdita botanica accidentale del “patrimonio genetico tradizionale” delle sementi.
Le risorse conservate in questi bunker protetti da ogni catastrofe immaginabile sono tra le più preziose del mondo.
Non opere d’arte, pietre rare o metalli preziosi, ma semi: riso, grano, fagioli, sorgo, melanzane, patate.
Tutto ciò che si può piantare e, ancora di più, tutto ciò che si deve conservare per la biodiversità.
In Norvegia ci sono centinaia di migliaia di sementi blindate e conservate a 18 gradi sotto zero, per garantirne la sopravvivenza anche in caso di guerra o cataclisma.
A quella temperatura – assicurano gli esperti – i semi possono sopravvivere per migliaia di anni (anche 20 mila).
È localizzato vicino alla cittadina di Longyearbyen, nell’isola norvegese di Spitsbergen, nel remoto arcipelago artico delle isole Svalbard a circa 1200 km dal Polo Nord.
Il centro si compone di tre sale, di 27 metri di lunghezza, 10 di larghezza e 6 di altezza.
Le chiusure hanno porte di acciaio di notevole spessore, e la struttura è costruita in calcestruzzo in modo da resistere ad una eventuale guerra nucleare o ad un incidente aereo.
Il Seed Vault è gestito attraverso un accordo fatto dal governo norvegese, il Global Crop Diversity Trust ed il Nordic Genetic Resource Center (già Nordic Gene Bank), nato dallo sforzo cooperativo di nazioni nordiche, sotto l’egida del Nordic Council of Minister).
Il governo norvegese ha finanziato totalmente l’opera.
Il Global Crop Diversity Trust, in italiano Fondo mondiale per la diversità delle colture, ha giocato un ruolo chiave nella pianificazione del deposito, infatti esso coordina le spedizioni di campioni di sementi, in collaborazione con il Nordic Genetic Resource Center.
Il fondo deve provvedere alla maggior parte delle spese annuali per la struttura, mentre il governo norvegese finanzia la manutenzione della struttura stessa.
Inoltre, la Bill & Melinda Gates Foundation ha previsto circa 750.000 dollari per assistere le nazioni in via di sviluppo ed i loro centri di ricerca agrari per confezionare ed inviare i semi al deposito.
Un consiglio consultivo internazionale è stato istituito per fornire indicazioni e consigli.
Essa comprenderà rappresentanti della FAO, il Gruppo Consultivo per la Ricerca Agricola Internazionale (CGIAR), il Trattato internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’Alimentazione e l’Agricoltura e le altre istituzioni.
Parteciparono alla cerimonia di posa della prima pietra del centro norvegese il 19 giugno 2006, i primi ministro di Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca e Islanda.