Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Comitato FuoriPista.
Tra le pieghe della lunghissima Relazione della Corte dei Conti per il Lazio, del procuratore De Dominicis che ha inaugurato l’anno giudiziario pochi giorni fa, compare una notizia che avrebbe meritato ben altro spazio dell’articoletto apparso su La Repubblica–Roma, unica testata peraltro a riportare l’informazione.
Tra le principali istruttorie aperte nel corso del 2014 dalla Corte dei Conti per il Lazio troviamo infatti quello che per entità delle cifre in gioco è forse il caso più rilevante; si tratta, testualmente, del “Raddoppio aeroporto di Fiumicino un business da 20 miliardi: presunte illegittimità”.
La Corte dei Conti sta quindi indagando su “presunte illegittimità” relative al Progetto di Raddoppio dell’Aeroporto, detto anche “Fiumicino Nord”, approvato con l’Atto Unico di Convenzione-Contratto di Programma Enac-AdR (DPCM del 21.12.2012) e la cui realizzazione potrà essere avviata se, nel 2021, si saranno registrati oltre 51 milioni di passeggeri all’anno.
Il Comitato FuoriPISTA ricorda che già nel 2013 aveva segnalato alla stessa Corte, mediante un Esposto, diversi aspetti della Convenzione-Contratto di programma ritenuti problematici, tra questi:
- le modalità di finanziamento delle opere progettate (non mediante investimenti ma con i proventi derivanti dalle tariffe di imbarco, quindi a carico dei passeggeri, per le opere in progetto – totale di euro 12,5 miliardi – e a carico degli enti pubblici per le infrastrutture di collegamento stradale, autostradale e ferroviario per altri 5,5 miliardi);
- le clausole previste a tutela della concessionaria AdR nell’eventualità di una diminuzione del volume di traffico rispetto alle previsioni (condizione puntualmente verificatasi già dopo il primo anno);
- le modalità stabilite per il calcolo degli indennizzi, ecc.
Inoltre – la notizia è sempre di questi giorni – è stato insediato un Tavolo di collaborazione permanente tra la Corte dei Conti e l’Autorità Nazionale Anticorruzione, di cui è presidente Raffaele Cantone.
Il Comitato FuoriPISTA valuta positivamente l’interessamento della Corte per quella che si configura essere una delle maggiori Grandi Opere del nostro Paese e che per l’entità degli interessi, delle speculazioni e dei protagonisti in gioco da una parte e, dall’altra, per la vastità e gravità delle conseguenze ambientali, economiche e sanitarie che la realizzazione di quest’opera avrebbe, merita un esame approfondito, scrupoloso e pienamente insensibile a pressioni di sorta, che sappia porsi a reale tutela dell’interesse pubblico e a garanzia dei benefici per la collettività.
Ci auguriamo che le indagini siano rivolte anche alla mancata attività di controllo da parte dell’Ente preposto (ENAC)
Fiumicino, 22 febbraio 2015