Quel che è successo l’altro ieri pomeriggio nell’aula Giulio Cesare del Campidoglio è di una gravità che rimane tale sotto qualunque punto di vista la si voglia analizzare.
Cronologia degli antefatti – A meno di un mese e mezzo dal voto, con Deliberazione della Giunta Capitolina n. 116 del 5 aprile 2013 sono stati approvati gli “Indirizzi finalizzati alla chiusura del procedimento di riordino degli impianti pubblicitari”, con cui è stato stabilito “sempre ai fini della chiusura del procedimento di riordino, che gli impianti di cui ai predetti due ultimi che gli impianti di cui ai predetti due ultimi capoversi, se rispettano le condizioni ivi stabilite, costituiscono parte integrante dei piani di localizzazione adottati in conseguenza del piano regolatore degli impianti pubblicitari” e che, “qualora la superficie pubblicitaria derivante dalla chiusura del procedimento di riordino dovesse risultare di quantità superiore a quella prevista dal Piano Regolatore di cui all’art. 19 del Regolamento di Pubblicità, si applicano i criteri di cui all’art. 34, comma 4 del predetto Regolamento” che consente la “ricollocazione” degli impianti in altro luogo della città.
Ho definito quest’atto un “l’indecente congedo della Giunta di Alemanno e Bordoni” in articolo pubblicato lunedì 29 aprile 2013 su www.cartellopoli.net e che evidenziava tutti i difetti dei contenuti della delibera.
Il successivo 3 maggio assieme agli amici di “Basta Cartelloni-Francesco Fiori” abbiamo presentato la proposta unitaria di modifiche ed integrazioni al PRIP licenziato dalla precedente Giunta Capitolina, chiedendo a tutti gli allora candidati a Sindaco di farla propria nei rispettivi programmi elettorali secondo un cronoprogramma che prevedeva come primo atto proprio l’abrogazione della delibera n. 116/2013, che abbiamo chiesto Lettera congiunta del 22 luglio 2013 al Sindaco Marino, all’Assessore Leonori ed a tutti i membri della Giunta Capitolina.
Prima dell’estate la delibera è stata impugnata al TAR del Lazio dalla “Associazione Aziende Pubblicitarie Italiane” (A.A.P.I.), che non ha però chiesto la sospensiva, per cui a sentenza si arriverà probabilmente molto tardi.
Sul quotidiano Repubblica del 22 ottobre 2013 è stata pubblicata una intervista rilasciata dall’Assessore Marta Leonori che ha posto tra le priorità quella di rivedere la delibera n. 116/2013, perché a suo giudizio “rischia di diventare una sanatoria degli impianti esistenti”.
Marta Leonori
Mozione del gruppo capitolino del Movimento 5 Stelle – Il 10 ottobre 2013 il cons. Enrico Stefàno, che è membro della Commissione Commercio, ha formalizza una mozione sottoscritta dall’intero gruppo capitolina del Movimento 5 Stelle con cui l’Assemblea di Roma Capitale dovrebbe impegnare il Sindaco e la sua Giunta:
– a provvedere all’immediato annullamento della deliberazione di Giunta n. 116 del 5 aprile 2013;
– di provvedere comunque con separato atto a sé stante alla più sollecita pubblicazione sul sito web dell’Amministrazione delle schede della Nuova Banca Dati relative ad ognuno degli impianti pubblicitari che vi risultano registrati.
Il “percorso di partecipazione” deciso dal Presidente della IX Commissione Commercio – Il 15 ottobre 2013 l’On. Orlando Corsetti ha sottoposto alla approvazione della IX Commissione consiliare permanente Commercio da lui presieduta un documento di indirizzo sul PRIP con cui la Commissione concede a chiunque lo voglia 40 giorni di tempo per presentare proposte di modifiche ed integrazioni al PRIP licenziato dalla precedente Giunta capitolina e si dà 10 ulteriori giorni per scegliere e decidere quale sia il PRIP da cui dovrà ripartire l’iter amministrativo che dovrà concludersi con l’approvazione definitiva del PRIP da parte del Consiglio Comunale.
La partenza fissata inizialmente per il 22 ottobre 2013 è poi slittata al 7 novembre e conseguentemente anche il termine per presentare proposte di emendamenti alla bozza del PRIP è slittato dall’annunciato 6 dicembre al 17 dicembre e conseguentemente la Commissione Commercio dovrà fare le sue scelte entro il 27 dicembre 2013.
Riunioni dei capigruppo di maggioranza – Per ben 2 volte i capigruppo di maggioranza Francesco d’Ausilio (PD), Luca Giansanti (Lista Civica marino Sindaco), Gialuca Peciola (SEL) e Massimo Caprari (Centro Democratico) si sono riuniti con l’Assessore Marta Leonori per concordare una linea politica comune riguardo alla necessità inderogabile di abrogare proprio la delibera n. 116/2013 prima di decidere da quale PRIP dover ripartire, come attestato poi dalle dichiarazioni rilasciate pubblicamente dall’Assessore sia alla stampa che alla radio.
Ad entrambe le riunioni era presente anche il Presidente della Commissione Commercio Orlando Corsetti che, ciò nonostante a più riprese si è pronunciato poi in modo equivoco.
Calendarizzazione della mozione – Alla data del 28 ottobre 2013 il cons. Enrico Stefàno lamentava che la mozione da lui promossa non fosse stata ancora calendarizzata: due giorni dopo ha fatto presente notare come la sua mozione “viaggiasse” nei meandri dell’ordine del giorno (da non confondere con l’ordine dei lavori, che sono le proposte in discussione nella singola seduta).
All’ Ordine del giorno dei lavori dell’Assemblea Capitolina del 19 novembre 2013 è stata messa anche la mozione “ N. 46/2013. (a firma dei Consiglieri Stefàno, De Vito, Raggi e Frongia) Impegno per il Sindaco e la Giunta Capitolina a porre in essere i provvedimenti necessari per l’annullamento della deliberazione G.C. n. 116/2013 (Indirizzi finalizzati alla chiusura del procedimento di riordino degli impianti pubblicitari) e per la sollecita pubblicazione, sulla Nuova Banca Dati web dell’Amministrazione, delle schede degli impianti pubblicitari.”
Il voto di rigetto della mozione da parte dell’Assemblea Capitolina – Dopo che il cons. Enrico Stefano è intervenuto per spiegare le ragioni della mozione c’è stato l’intervento soltanto di Orlando Corsetti che ha invitato il Movimento 5 Stelle a ritirare la mozione perché – a suo dire – la Commissione Commercio da lui presieduta starebbe lavorando in quella direzione !
Si è passati così direttamente al voto senza che ci sia stato alcun dibattito, da cui si potessero capire meglio se non altro le motivazioni che hanno portato poi al voto di rigetto.
Alle ore 18,53 il cons. Enrico Stefano ha comunicato per posta elettronica il seguente risultato del voto:
5 favorevoli
1 astenuto
26 contrari
Analisi del voto – Porta alle seguenti conclusioni, riassunte per rispettivi gruppi politici
Gruppi politici di maggioranza favorevoli (n. 2):
Sinistra Ecologia e Libertà (n. 1) – Immacolata Battaglia
Lista Civica Marino Sindaco (n. 1) – Riccardo Magi
Gruppi politici di opposizione favorevoli (n. 3):
Movimento 5 Stelle (n. 3)- Daniele Frongia, Virginia Raggi ed Enrico Stefàno (Il capogruppo Marcello De Vito stava parlando con la presidenza e non ha potuto votare)
Gruppi politici di maggioranza contrari (n. 20):
Partito Democratico (n. 13) – Mirko Coratti (Presidente dell’Assemblea Capitolina) , Orlando Corsetti, Francesco D’Ausilio (capogruppo), Athos De Luca, Michela Di Biase, Alfredo Ferrari, Marco Palumbo, Fabrizio Panecaldo, Pierpaolo Pedetti, Ilaria Piccolo, Maurizio Policastro, Antonio Stampete e Giulia Tempesta.
Lista Civica Marino Sindaco (n. 4) Svetlana Celli, Luca Giansanti (capogruppo) Franco Marino (Vice Presidente Vicario dell’Assemblea Capitolina) e Rita Paris.
Sinistra Ecologia e Libertà (n. 3) – Maria Gemma Azuni (Segretario d’Aula), Gianluca Peciola (capogruppo) e Annamaria Proietti Cesaretti
Gruppi politici di opposizione contrari (n. 6):
Popolo della Libertà (n. 3) – Davide Bordoni, Marco Pomarici e Giordano Tredicine
Cittadini x Roma (n. 3) – Giovanni Alemanno, Ignazio Cozzoli Poli e Gianluigi De Palo.
Gruppi politici di maggioranza astenuti (n. 1):
Partito Democratico (n. 1) – Valentina Grippo
La coerenza con gli impegni assunti nei programmi elettorali – Dal riesame complessivo dei voti contrari emerge da un lato il voto compatto per la bocciatura della mozione del Partito Democratico per la maggioranza e del Popolo della Libertà e di Cittadini per Roma per l’opposizione, mentre appaiono in modo contradditorio spaccati i voti della Lista civica marino Sindaco (4 contrari ed 1 favorevole) e di Sinistra Ecologia e Libertà (3 contrari ed 1 favorevole).
La proposta unitaria di modifiche ed integrazioni al PRIP licenziato dalla precedente Giunta, che è stata elaborata dal sottoscritto a nome di VAS e da Basta Cartelloni-Francesco Fiori e che è stata presentata il 3 maggio scorso, ha avuto la piena condivisione anche e soprattutto dall’On. Maria gemma Azuni a nome di SEL che l’ha assunta come impegno facendola propria nel suo programma elettorale nel seguente modo: “Con la nuova amministrazione sosterrò le giuste rivendicazioni delle associazioni Bastacartelloni e VAS (Verdi Ambiente e Società). Insieme a loro lavorerò per l’approvazione del nuovo Piano Regolatore degli Impianti e dei Mezzi Pubblicitari (PRIP) e per la conversione dell’attuale schema normativo in Norme Tecniche di Attuazione (N.T.A.), con provvedimenti atti alla salvaguardia e alla tutela del territorio.”
In piena coerenza con questo impegno e con le dichiarate intenzioni dell’Assessore Leonori il cons. Immacolata Battaglia l’altro ieri pomeriggio ha votato a favore della mozione del Movimento 5 Stelle, dissociandosi di fatto sia dal capogruppo Gianluica Peciola che dalle On.li Maria Gemma Azuni ed Annamaria Proietti Cesaretti.
Anche per quanto riguarda la Lista Civica Marino Sindaco va ricordato il seguente passo del suo programma elettorale: “Approveremo un nuovo Piano Regolatore degli impianti e mezzi pubblicitari che preveda la riduzione della superficie massima consentita. La gestione del servizio di affissione e pubblicità deve essere svolta congiuntamente ad altre funzioni di decoro e arredo della città, come avviene in altre capitali europee; contrastando la cartellonistica abusiva anche grazie alle moderne tecnologie informatiche”.
Metto anche qui in evidenza che in piena coerenza con questo impegno e con le dichiarate intenzioni dell’Assessore Leonori il cons. Ricardo Magi l’altro ieri pomeriggio ha votato a favore della mozione del Movimento 5 Stelle, dissociandosi di fatto sia dal capogruppo Luca Giansanti che dagli On.li Svetlana Celli, Franco Marino e Rita Paris.
Motivazioni ufficiose del voto – Il cons. Athos De Luca, da me contattato al telefono la mattina del giorno dopo, ha spiegato che le ragioni di questa scelta sono dovute esclusivamente al comportamento secondo lui inaccettabile che è stato tenuto non solo su questa vicenda dai 4 consiglieri del Movimento 5 Stelle, perché non avrebbero ritenuto di far conoscere anticipatamente la mozione a tutti gli altri gruppi sia di maggioranza che di opposizione per ottenerne eventuale ulteriori firme a sostegno che avrebbero quindi rafforzato la loro iniziativa e reso conseguentemente anche più sicura a priori la sua approvazione da parte dell’Assemblea Capitolina.
Gli ho fatto presente che questo comportamento somiglia molto a quello tenuto dal cantro-destra di demonizzazione sistematica a priori dell’avversario in quanto tale e del suo discredito più totale indipendentemente dalla bontà delle iniziative di cui si fa promotore, senza peraltro rendersi conto di stare tradendo i principi di una democrazia basata sulla trasparenza e sul confronto anche e soprattutto con l’opposizione.
A tal riguardo, il cons. Enrico Stefàno, da me parimenti contattato per telefono per avere doverosamente anche la sua versione, mi ha assicurato che la mozione è stata comunque portata a conoscenza dei capigruppo se non altro ai fini della sua calendarizzazione.
Anche a voler riconoscere eventuali vizi di procedura della mozione, non posso non fare presente che – pur di dare una “lezione” al Movimento 5 Stelle in termini di “metodo” – i 3 gruppi di maggioranza hanno trascurato del tutto in termini di “metodo” che ancor più di merito il contenuto della mozione che aveva la dichiarata finalità di sollecitare l’annullamento di una delibera ripetutamente assicurato a voce dalla Leonori, ma di fatto non ancora operato in un modo immotivato che dà ormai adito al legittimo sospetto che qualcosa non stia andando nel verso giusto.
Mi sento in dovere di fare presente che una bocciatura della iniziativa per queste ragioni, se messa a confronto con le posizioni pubblicamente dichiarate dall’Assessore Leonori riguardo proprio alla delibera n. 116/2013, non può giustificare a mio modesto giudizio il voto che è stato espresso dai 3 gruppi di maggioranza né soprattutto può “compensare” in termini di pessimo ritorno di immagine l’oggettiva constatazione che di fatto hanno tutti votato assieme ad Alemanno, Bordoni, Pomarici, e Tredicine per la piena validità della delibera n. 116/2013 che è stata da loro voluta nella precedente consiliatura e che invece l’Assessore Leonori intende ora far abrogare dalla Giunta Capitolina.
Il comune cittadino non sa e non vuole più sapere di questi “giochi” politici che non l’aiutano di certo a capire in termini di trasparenza dove vogliano andare a parere i tre gruppi di maggioranza con una “strategia” politica di questo tipo.
La posta in palio è troppo alta per minimizzare la portata del voto di ieri pomeriggio e le conseguenze immediate che rischia di avere.
Pericolose conseguenze della votazione – Va fatto presente a tal riguardo che, mantenendo in vita la delibera n. 116/2013 (anche se momentaneamente, fino alla sua abrogazione da parte della Giunta), con lo stesso voto dell’altro ieri i tre gruppi di maggioranza ritengono valida anche la sua disposizione che se rispettata obbligherebbe a considerare tutti gli impianti pubblicitari del cosiddetto “riordino” come “parte integrante” dei Piani di Localizzazione, condizionandone la redazione pesantemente in modo peraltro illecito (perché assicurerebbe un monopolio delle ditte proprietarie dei cartelloni del “riordino” in violazione della libera concorrenza) e rendendo di fatto inutile l’assegnazione della gestione degli impianti pubblicitari tramite bandi.
La Commissione Commercio, presieduta dall’On. Orlando Corsetti, ha assunto l’impegno di decidere dal prossimo 17 dicembre in poi quale delle proposte di modifiche ed integrazioni al PRIP (che saranno state nel frattempo presentate) sia la più idonea per essere scelta come base da cui far ripartire l’iter che dovrà portare alla approvazione definitiva del PRIP da parte dell’Assemblea Capitolina: appare di tutta evidenza che, se per quella data la Giunta non avesse ancora abrogato la delibera n. 116/2013, il voto espresso l’altro ieri verrebbe a dare un forte sostegno alla proposta annunciata dalla maggior parte delle ditte pubblicitarie di piani di localizzazione che legittimino i loro impianti per giunta in eterno ed in violazione sia della temporaneità delle autorizzazioni che della libera concorrenza, annullando la necessità di assegnarne la gestione tramite regolari bandi di gara.
La non più certa maggioranza in seno alla Commissione Commercio – Metto in ancor maggiore evidenza che ben 5 dei 13 membri della Commissione Commercio che saranno chiamati a decidere da quale PRIP ripartire fanno parte del PD e che di questi l’altro ieri hanno bocciato la mozione del Movimento 5 Stelle Michela Di Biase, Pierpaolo Pedetti, Ilaria Piccolo e lo stesso Presidente della Commissione Orlando Corsetti: se si considera che fanno parte della Commissione Commercio anche il cons. Franco Marino ed i “padri” della delibera n. 116/2013 Giovanni Alemanno e Davide Bordoni che l’altro ieri hanno votato contro la mozione, si arriva allora ad avere nel momento della cruciale decisione da prendere dal 17 dicembre in poi quanto meno 7 membri della Commissione (vale a dire la maggioranza a favore della validità a quell’epoca della delibera n. 116/2013 e del conseguente PRIP da cui ripartire (che sarà l’opposto della proposta unitaria di VAS e Basta Cartelloni-Francesco Fiori) contro i 2 soli membri (Enrico Stefàno ed Immacolata Battaglia) che l’altro ieri hanno votato per l’annullamento della contestata delibera.
Urgenza ed indifferibilità di spiegare pubblicamente la motivazione del voto di rigetto della mozione – L’on. Athos De Luca mi ha assicurato che debbo stare più che tranquillo perché la delibera n. 116/2013 verrà sicuramente abrogata, dal momento che con il voto dell’altro ieri non ci sarebbe stata nessuna contestuale ed implicita sconfessione dell’Assessore Leonori, come invece ogni comune cittadino è però portato invece a pensare nell’ignoranza di tutti questi retroscena.
Con tre distinti messaggi di posta elettronica trasmessi ieri ho chiesto ai capigruppo del PD, della Lista Civica Marino Sindaco e di SEL di rilasciare un comunicato stampa (o di far sapere comunque nelle forme e nei modi che riterranno più opportuni) per esporre le ragioni del voto dell’altro ieri e per fugare una volta per tutte ogni possibile equivoco sul comportamento e quindi sulla “tenuta” anche di tutti e tre questi gruppi di maggioranza in un senso o nell’altro.
Per dare una prova dimostrata della garanzia che nessuno di questi 3 gruppi di maggioranza ha cambiato idea riguardo alla nostra proposta unitaria ed al percorso in tre fasi indicato dall’Assessore Leonori (approvazione del PRIP prima, dei Piani di Localizzazione poi, per passare alla fine ai bandi), è più che opportuno che venga quanto prima diramato questo comunicato stampa.
Staremo a vedere se come cartina di tornasole si vorrà manifestare la volontà politica di fare assoluta chiarezza e trasparenza: differentemente, si avrà un chiaro segnale che dei diversi consiglieri di maggioranza non ci si dovrà ormai più fidare.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi