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Rodolfo Bosi
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Home AFFISSIONI E PUBBLICITA' DEL COMUNE DI ROMA

La polpetta avvelenata fatta approvare da Orlando Corsetti come emendamento della Commissione Commercio da lui presieduta

01/08/2014
in AFFISSIONI E PUBBLICITA' DEL COMUNE DI ROMA, cartellopoli, Impianti pubblicitari a Roma, News, Piano Regolatore degli Impianti e dei Mezzi Pubblicitari (P.R.I.P.), Servizio di bike sharing
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L’art. 15 della Normativa Tecnica di Attuazione del PRIP, così come licenziata dalla Giunta Capitolina come proposta di deliberazione n. 59, recitava testualmente: “Nella sottozona B1 l’istallazione di impianti pubblicitari e per pubbliche affissioni è consentita esclusivamente lungo le strade, le piazze ed i larghi classificati nei tipi stradali indicati all’art. 10 e nel rispetto dei rispettivi indici di affollamento riportati all’art. 12.

Nella sottozona B1 è consentita esclusivamente l’istallazione delle seguenti tipologie di

impianti di cui al Titolo VI:

– 1.B – Cartello per pubbliche affissioni – formati 100×140, 140×200, 300×140

destinati esclusivamente a comunicazioni di tipo istituzionale;

– 1.C – Palina SPQR – formato 100×100;

– 2.B – Palina con orologio – formati 100×70;

– 4.B – Impianto su parete cieca.”

Grazie soprattutto alla consigliera Nathalie Naim il Consiglio del I Municipio (così come anche il XV Municipio) ha espresso parere favorevole, chiedendo però di sostituire il 2° comma con i due seguenti commi:

«Nella sottozona B1 relativa al centro storico individuato dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità sono consentiti:

– 1.B – Cartello per PPAA – formato 100 x 140, 140×200, 300×140 destinati esclusivamente a comunicazioni di tipo istituzionale.

– gli impianti di pubblica utilità, di cui alla lettera I bis) del 1° comma dell’art. 4 del Regolamento.  

Non è comunque consentita in tutto il centro storico l’istallazione di impianti su parete cieca o di impianti su tetti e terrazzi.»

 Immagine.Nathalie Naim

Nathalie Naim

Con le Controdeduzioni della Giunta Capitolina in ordine alla proposta di deliberazione n. 59 sono state accolte entrambe le richieste.

Lunedì pomeriggio 28 luglio 2014 la consigliera Nathalie Naim ha partecipato alla seduta dell’Assemblea Capitolina per lamentarsi con me e soprattutto con Orlando Corsetti che secondo lei le paline con orologio non erano state affatto eliminate dal Centro Storico: ho dovuto farle presente che la loro eliminazione non era avvenuta contestualmente anche nel Regolamento di Pubblicità, dove rimaneva la palina con orologio da 100 x 70 in quanto consentita nel resto del territorio di Roma al di fuori del I Municipio.

A questo proposito faccio presente il seguente Parere sul PRIP dell’Agenzia di Roma, richiesto dall’Assessore Leonori.

Immagine.Parere SAgenzia sulle paline

La consigliera Nathalie Naim si è fatta allora promotrice di una sua personale iniziativa per cercare di far togliere da Orlando Corsetti le paline con orologio. 

Prima dell’ora di pranzo del 29 luglio scorso Orlando Corsetti mi ha anticipato la volontà della Commissione (cioè sua) di reinserire le paline con orologio dentro il Centro Storico, ma con il previo assenso del I Municipio e delle Soprintendenze competenti.

Gli ho spiegato che caso avrebbe dovuto fare l’esatto contrario, vale a dire un testo di questo tipo: “Nella sottozona B1 è di norma vietato installare paline con orologio, salvo che i Piani di Localizzazione individuino posizioni compatibili, sulle quali occorre comunque avere sempre il parere vincolante del Municipio competente e delle Soprintendenze interessate“. 

Gli ho anche fatto sapere che quando il 28 maggio del 2013 abbiamo avuto il primo serio incontro con le ditte pubblicitarie il dott. Franco Meroni della associazione di categoria A.A.P.I. aveva sollevato una serie di problemi, fra i quali ha posto come primo quello di consentire la pubblicità anche nel Centro Storico.

Per far capire meglio una possibile strada da seguire per arrivare ad una possibile soluzione, quel giorno ho evidenziato la oggettiva differenza che c’è tra via del Circo Massimo e viale Alessandro Manzoni, mettendo in risalto che nel 1° caso non consentirebbe nessun impianto pubblicitario, che invece si potrebbe autorizzare nel 2° caso.

Precisando a priori di stare parlando in termini di “metodo” solo a nome di VAS e non anche di “Basta Cartelloni-Francesco Fiori” che quindi si riserva di esprimersi al riguardo in un secondo momento, ho proposto di modificare l’art. 15 delle Norme Tecniche di Attuazione del nuovo PRIP prevedendo l’installazione di impianti pubblicitari ad uso commerciale di mt. 1,20 x 1,80 in posizioni che siano del tutto compatibili con le finalità di tutela del centro storico.

Non se ne è fatto poi più nulla.

All’ora di pranzo dello scorso 29 luglio la consigliera del I Municipio Nathalie Naim ha chiamato in causa Corseti su questo rischio che paventava (ed a ragione) fin dallo scorso lunedì.

Corsetti l’ha invitata a sentire anche me: per telefono ho suggerito a Naim di tentare di proporre immediatamente il testo, cosa che sono sicuro che abbia fatto, ma che evidentemente non è purtroppo servito a niente.

Le paline con orologio, oltre che ad essere ormai anacronistiche ed impattanti visivamente sul territorio, vanno a togliere pubblicità a quella invece occorrente anche e soprattutto nel Centro Storico per finanziare a costo zero per il Comune il servizio di Bike Sharing.

Per tranquillizzare tutti dal rischio di un impatto ambientale dei formati standard da mt. 1,20 x 180 approvati ieri anche nel Centro Storico (emendamento del Movimento 5 Stelle ), riporto di seguito  a titolo di esempio-paragone la foto di uno di questi pannelli installato lungo la Avenue des Champs Elysées di Parigi.

 Immagine.1,20 x 1,80 a Parigi

 il pannello da mt. 1,20 x 1,80 è quello a sinistra della foto tratta da Street View di Google Maps

Per un più che significativo confronto e per giudicare bene la differenza che c’è e valutare l’impatto che la palina con orologio ha su una stessa stazione di Bike Sharing, basta ammirare la foto sottostante che la consigliera Naim dovrebbe far vedere a Corsetti per chiedergli se il reinserimento sia dovuto anche alla pubblicità che si è fatto al tempo delle elezioni proprio sulle paline con orologio installate nel centro storico. 

 Immagine.Palina con orologio di Corsetti

Ieri mattina Corsetti ha spiegato a Nathalie Naim che l’emendamento l’aveva formulato in modo diverso ma che la maggioranza e la Giunta si sono opposti e l’ha dovuto modificare nel seguente modo, poi approvato in serata come emendamento n. 1287.

 Immagine.Emendamento n. 1287

Prima dell’ora di pranzo del 30 luglio scorso lo stesso Assessore Leonori mi ha confermato di avere rinnegato le sue stesse controdeduzioni che hanno eliminato dalla porta maestra le paline con orologio dal Centro Storico, per farle rientrare dalla finestra come “elementi di arredo urbano” fra i quali però avrebbe fatto bocciare quello stesso pomeriggio il formato da mt. 1,20 x 1,80 proposto come emendamento dal cons. Onorato, per giunta nella Città Storica e non nel Centro Storico. 

Le ho scritto testualmente che ”quello che sta venendo fuori non è più nemmeno il mercato di Porta Portese, ma un vero e proprio mercato delle vacche, perché si stava anteponendo nel caso di specie gli interessi privati delle ditte legate a questa forma di pubblicità agli interessi della città. 

Ritengo che la suddetta considerazione deve avere contribuito in maniera non secondaria a convincere la maggioranza a votare per compensazione anche il formato di mt. 1,20 x 1,80 proposto dal cons. Onorato, in modo da far risaltare di meno il “regalo” concesso.  

Porto di seguito alcuni esempi di paline con orologio installate a Roma.

 Immagine.palina con ororlogio in centro storico

Piazza Beniamino Gigli (Teatro dell’Opera).

Immagine.Corsetti-Moretti.1

Immagine.Corsetti-Moretti

Quale Piano di Localizzazione potrà consentire questo?

 

Dott. Arch. Rodolfo Bosi

 

 

AGGIORNAMENTO

Il successivo 7 agosto 2014 il Presidente in persona della IX Commissione Orlando Corsetti mi ha trasmesso un messaggio di posta di elettronica per comunicarmi quanto segue:

“Gentile arch. Bosi, 

in relazione all’articolo “La polpetta avvelenata fatta approvare da Orlando Corsetti come emendamento della Commissione Commercio da lui presieduta” del 1 agosto 2014 sento il dovere e la necessità di fare alcune precisazioni.

Ho sempre apprezzato l’attenzione e la puntualità con cui hai seguito i lavori della commissione da me presieduta sul tema delle pubbliche affissioni e, aldilà delle inevitabili contrapposizioni che può portare con sé ogni confronto, la commissione ha recepito molte delle tue osservazioni ritenendole degne d’attenzione.  

Devo tuttavia constatare, con mia grande amarezza, che nel suddetto articolo hai avuto una vera e propria caduta di stile nell’utilizzare in maniera strumentale le foto della mia campagna elettorale legandole a una mia presunta volontà di “difendere” nell’ambito del prip gli orologi quali strumenti è trasmesso di propaganda. 

Lascio alle riflessioni dell’uomo il tuo tentativo di strumentalizzazione e, per dimostrarti il contrario, ti inoltro la mail trasmessa alla consigliera municipale Nathalie Naim per evidenziarle quanto accaduto in relazione all’art 15 della proposta di delibera n. 59.  

Come potrai leggere, lo scorso 29 luglio la commissione aveva presentato un emendamento che prevedeva la sola presenza nella sottozona b1 di:

–          Cartello per pubbliche affissioni – formati 100×140, 140×200, 300×140 destinati esclusivamente a comunicazioni di tipo istituzionale;

–          Palina SPQR – formato 100×100; 

Inoltre, veniva specificato che “Non è ammessa di norma la collocazione di paline con orologio salvo i luoghi individuati come compatibili dai futuri Piani di Localizzazione previo parere vincolante dei Municipi”. 

Tale decisione veniva stravolta lo scorso 30 luglio, a seguito di un incontro con l’assessore Leonori e la maggioranza, in occasione del quale mi è stato chiesto di modificare l’emendamento come da allegato del 30.07. 2014 (si fa presente che la prima riga riporta per mero errore materiale la data del 29.07.2014 anziché del 30.07.2014)  motivando tale scelta con la difficoltà rendere il mercato appetibile e non vincolarlo troppo come proposto con il mio precedente documento.  

Sebbene l’emendamento sia stato presentato dal sottoscritto, quest’ultimo è espressione di una volontà politica più ampia e nonostante non fossi convinto della scelta, ho deciso di presentarlo per senso di responsabilità nei confronti della città dal momento che la sua mancata presentazione avrebbe quasi sicuramente comportato la mancata votazione del Prip.  

Quindi mentre è giusto dire che l’emendamento è stato presentato dalla commissione non è altrettanto giusto dire che lo stesso riflette una mia personale volontà dal momento che trattasi di scelta indicata dall’assessore Leonori e dalla maggioranza che la commissione ha dovuto accogliere per garantire l’approvazione della delibera 59. 

Tanto si doveva. 

Cordiali saluti. 

Orlando Corsetti”.

In effetti nel pomeriggio del 29 luglio 2014 il Presidente Orlando Corsetti ha fatto approvare dalla Commissione Commercio il seguente emendamento che recepiva quanto gli avevo consigliato poco prima quello stesso giorno. 

Immagine.Emendamento di Corsetti del 29 luglio 2014

 Il 31 luglio 2014 la consigliera del I Municipio Nathalie Naim ha trasmesso anche ai consiglieri Riccardo Magi e Maria Gemma Azuni il seguente messaggio di posta elettronica:

“Corsetti stamattina mi ha spiegato che l’emendamento l’aveva formulato in modo diverso ma che la maggioranza e la giunta si sono opposti e l’ha dovuto modificare.

 La mediazione quale sarebbe, lo scempio degli orologi (molto redditizi) in cambio di agevolare nel bando i “virtuosi”? 

 Perché la maggioranza si è opposta? Riccardo, Gemma, per favore voi che siete in maggioranza me lo sapreste spiegare.

Nathalie”.

 

 

 

 

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