Ad un mese circa dal voto del 16 febbraio 2014 per il rinnovo del Consiglio Regionale della Regione della Sardegna sono ufficiali le liste e gli aspiranti presidenti per Villa Devoto.
Il presidente uscente Ugo Cappellacci (per il centro destra) e Franceso Pigliaru (per il centro sinistra) sembrano i favoriti.
Ugo Cappellacci
Ugo Cappellacci, che nel 2009 vinse col 56,7% dei consensi, inizialmente schierato con Alfano, è riuscito a ottenere la candidatura soltanto dopo il ricongiungimento con Silvio Berlusconi:ora cerca il secondo mandato consecutivo, sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia, UDC e Partito sardo d’azione.
Il 15 gennaio 2014 dal suo sito su Facebook ha rivolto ai cacciatori sardi la seguente lettera aperta: “All’inizio della mia campagna elettorale sento il bisogno di rivolgermi con rispetto, affetto e riconoscenza ad una categoria di cittadini sardi nei confronti dei quali ho un debito da onorare: i cacciatori.
Purtroppo in questa Legislatura non è stato possibile approvare la LR 23, il cui primo firmatario è l’onorevole Ignazio Artizzu, che ringrazio per il suo impegno costante e instancabile in favore della caccia.
Ignazio Artizzu
Una legge già approvata dalla Commissione competente, e che è in grado di fornire una risposta adeguata alle giuste istanze e aspirazioni del mondo venatorio sardo.
Il mio impegno con i Cacciatori sardi è quello di approvare, in avvio di Legislatura, questa legge di riforma, tra i primi atti del mio secondo mandato il mio impegno con i cacciatori sardi è quello di approvare, in avvio di Legislatura, questa legge di riforma, tra i primi atti del mio secondo mandato.
Riconosco alla Caccia un grande valore non solo sportivo, ma anche culturale, sociale ed economico . La caccia è, indubbiamente, una delle componenti di cultura e tradizione che arricchiscono la nostra sardità“.
AgireOra Network, che è un insieme di iniziative, campagne, progetti e consulenti per la difesa degli animali, il 19 gennaio 2014 ha diffuso il seguente messaggio di protesta:
“È vergognoso.
Elezioni all’orizzonte e cosa non si fa per avere i voti di quella minoranza di cittadini dediti alla pratica dell’uccisione di altri > esseri viventi per diletto chiamata ‘caccia’.
Cultura della violenza e della sopraffazione che per semplice svago distrugge l’ecosistema, produce la morte ed il ferimento di cento milioni di animali ogni anno e decine di morti e feriti “accidentali” fra gli uomini.
Eppure solo l’1% della popolazione pratica la caccia e la stragrande maggioranza e’ contraria.
Se ognuno di voi volesse manifestare a questo signore il proprio pensiero riguardo questo suo indegno proposito potete scrivere a:
presidente@regione.sardegna.it
pres.segreteria.prop@regione.sardegna.it
Ovviamente vanno evitati insulti: oltre a non servire a nulla e fare solo peggio, rischiate anche una querela.
Grazie per la partecipazione,
AgireOra Network”
Mentre il Presidente della Regione e candidato Ugo Cappellacci promette il suo immediato impegno per ampliare le occasioni di caccia, è accaduto un nuovo, consueto, incidente di caccia in Sardegna, di cui è stata data notizia il 19 gennaio 2014.
Filiberto Sanna (82 anni, di Cagliari) è stato ferito al polpaccio durante una battuta di caccia al cinghiale nei boschi di Santulussurgiu (OR) e trasportato all’Ospedale di Oristano: indagano i Carabinieri di Ghilarza per appurare lo svolgimento dei fatti e le relative responsabilità.
Secondo l’articolo del 19.1.2014 nel corso della stagione venatoria 2013-2014, nella sola Sardegna, siamo già a undici incidenti di caccia, con quattro morti e otto feriti, tutti cacciatori.
In tutta Italia nel corso dell’attuale stagione venatoria 2013-2014 siamo già a 53 morti (51 cacciatori, 2 persone comuni) e a 74 feriti (61 cacciatori, 13 persone comuni).
La contabilità dei morti e feriti umani nel corso della stagione venatoria 2012-2013 si è fermata in tutta Italia, a ben 60 morti (54 cacciatori, 6 persone comuni) e 106 feriti (92 cacciatori, 14 persone comuni) umani.
Di questi 5 morti (tutti cacciatori, dei quali uno per infarto durante una battuta di caccia e uno travolto da un torrente in piena) e 11 feriti (10 cacciatori e 1 agricoltore) in Sardegna.
L’11 novembre 2012 in Sardegna era stato colpito addirittura un bambino nel bel mezzo di una battuta di caccia al cinghiale. Purtroppo è morto due giorni dopo.
A livello nazionale, hanno destato particolare emozione i recenti casi (21 ottobre 2013) del cacciatore sparato da un collega di battuta di caccia notturna nel parco naturale regionale di Veio: caccia illecita, in un parco naturale, in orario non consentito, un morto, anche a causa del mancato soccorso da parte dei due colleghi di battuta, poi arrestati.
E quello del cercatore di funghi (8 dicembre 2013) sparato da dietro una siepe a Serrapetrona.
Bella immagine della caccia, della lealtà, del rispetto delle regole.