Riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente lettera che il Comitato FuoriPista ha scritto alle due Commissioni Parlamentari competenti e al Ministro dei trasporti e delle Infrastrutture per denunciare la grave situazione dell’aeroporto di Fiumicino e le criticità del Piano nazionale degli Aeroporti.
LETTERA APERTA
Al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture
Al Presidente e ai Membri della
Commissione Trasporti della Camera
Al Presidente e ai Membri della
8° Commissione del Senato
– p.c. Al Presidente della Regione Lazio
– p.c. Al Sindaco di Fiumicino
Loro Sedi
Oggetto: Aeroporto di Fiumicino: da hub a mega-aeroporto low cost?
Come singoli cittadini e come Comitato FuoriPISTA vi scriviamo perché non riusciamo a capire come sia stato possibile che negli stessi mesi e giorni in cui l’aeroporto di Fiumicino ha dato prova per l’ennesima volta di inefficienze e carenze gravissime, abbiate potuto approvare il Piano Nazionale degli Aeroporti senza che nessuno – come risulta dai resoconti delle riunioni – abbia detto una sola parola sulle gravi disfunzionalità che il Piano prevede per il bacino del Centro Italia. Disfunzioni e anomalie che nei mesi scorsi abbiamo segnalato a più riprese a voi tutti.
In estrema sintesi ricordiamo che il Piano – oltre a dichiarare 1) di essere basato sull’individuazione di ‘bacini omogenei per volume di traffico’ che sono tutto fuorché omogenei e 2) che all’interno di ogni bacino l’aeroporto strategico è raggiungibile dagli altri aeroporti di importanza nazionale in 2 ore (e nel caso del Centro Italia Fiumicino né Pescara né Perugia possono vantare questi tempi di percorrenza) – non prevede alcun aeroporto di sostegno a Fiumicino – come peraltro chiesto anche dalla Regione Lazio oltre che dal Comune – sul quale concentrare tutti i voli low cost (anche quelli in graduale dismissione da Ciampino che nel 2014 hanno raggiunto i 5 milioni di passeggeri) dando così di fatto ufficialmente il via al più grande aeroporto low cost del pianeta (nel 2014, quasi il 24% dei 38 milioni di passeggeri di Fiumicino provengono dai low cost!).
È ormai di dominio pubblico che il trasferimento delle linee low cost a Fiumicino è funzionale al grande progetto speculativo del Raddoppio dell’Aeroporto, con la costruzione di Fiumicino 2 e la distruzione di 1300 ettari di Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.
Tale Progetto di Raddoppio infatti continua ad essere presente nella documentazione allegata al testo del Piano Nazionale degli Aeroporti che avete approvato, anche se in questa documentazione stranamente le previsioni sul traffico aereo presentate da ENAC-AdR in fase di approvazione del Progetto, sono fortemente ridimensionate.
Si continua a prevedere il Raddoppio anche se nemmeno i numeri lo giustificano più.
La Convenzione-Contratto di Programma ENAC-Adr, che prevede il Raddoppio, è la stessa che nel dicembre 2012 ha assicurato al gestore dell’aeroporto un aumento consistente delle tariffe aeroportuali in cambio degli investimenti per le necessarie opere di efficientamento e riorganizzazione dell’aeroporto stesso.
I ripetuti incidenti attuali all’interno del sedime sollevano forti dubbi sull’utilizzo di questi proventi.
Del resto molte delle opere previste ed approvate sono in ritardo o sono state rinviate a periodi successivi, peraltro con l’autorizzazione di ENAC e dello stesso Ministero delle Infrastrutture.
La suddetta Convenzione-Contratto di Programma inoltre obbligava ENAC ed Adr a definire entro giugno 2013 un piano di sviluppo aeroportuale, ma di questo piano, dopo 3 anni, non si ha la benché minima notizia.
Perché come Commissioni Parlamentari non chiedete di prenderne conoscenza “ad horas”?
È possibile che l’unica prescrizione di questo decreto, approvato il 21 dicembre 2012 “in articulo mortis” dal dimissionario governo Monti, sia stata l’immediata applicazione dell’aumento delle tariffe aeroportuali?
Da notizie stampa, risulta che ora, mentre alcune compagnie aeree si apprestano a lasciare Fiumicino, altre minacciano di farlo, e la maggiore compagnia low cost si dichiara pronta a sostituirle, anche l’ENAC – l’ente peraltro preposto proprio al controllo e alla vigilanza – riconosce che l’aeroporto di Fiumicino ha bisogno di maggiore personale e maggiore manutenzione e minaccia sanzioni.
Chiediamo che nei prossimi passaggi parlamentari, il primo sarà senz’altro l’annunciata informativa su Fiumicino richiesta dal Presidente del Senato al Ministro Del Rio, gli onorevoli e i senatori che fanno parte delle due Commissioni competenti si impegnino per l’apertura di una Commissione d’Inchiesta Parlamentare che metta sotto esame l’intera gestione degli ultimi anni del Leonardo da Vinci, la Convenzione-Contratto di Programma ENAC-AdR, sulla quale la stessa Corte dei Conti ha aperto una procedura e la Convenzione con la quale l’aeroporto è stato dato in gestione alla Società AdR senza gara e per complessivi 70 anni!
Distinti saluti
Comitato FuoriPISTA
Fiumicino 1 agosto 2015