Su questo stesso sito il 9 febbraio 2014 è stato pubblicato un articolo dal titolo “Il Governo ha impugnato l’aggiornamento e la revisione del Piano Paesaggistico della Regione Sardegna” (https://www.rodolfobosi.it/il-governo-ha-impugnato-laggiornamento-e-la-revisione-del-piano-paesaggistico-della-regione-sardegna/) che dava notizia della Deliberazione della Giunta della Regione Sardegna n. 45.2 del 25 ottobre 2013 con cui era avvenuta l’approvazione preliminare dell’aggiornamento e revisione del PPR e della sua impugnazione da parte del Governo.
Sulla Gazzetta Uffciiale – I serie speciale Corte Costituzionale n. 8 del 12 febbraio 2014 è stato pubblicato il ricorso dello Stato n. 1/2014 per conflitto di attribuzione avverso la suddetta deliberazione di Giunta di prima adozione del piano paesaggistico.
Senza tenere nella benché minima considerazione il ricorso dello Stato, nella mattina del 14 febbraio 2014 si è tenuta l’ultima riunione della Giunta del Presidente della Regione autonoma della Sardegna Ugo Cappellacci che con deliberazione n. 6/18 ha approvato definitivamente il P.P.R., che non è pubblica, né è stata pubblicata sul B.U.R.A.S, per cui al momento non è efficace e non è impugnabile autonomamente.
Sul sito ufficiale della regione Sardegna figura una “Delibera n. 6/18 del 2014 – L.R. 23 ottobre 2009, n. 4, art. 11. Piano Paesaggistico Regionale della Sardegna, primo ambito omogeneo costiero, preliminarmente approvato con deliberazione della Giunta n. 45/2 del 25.10.2013. Aggiornamento e revisione. Esame delle osservazioni e approvazione definitiva.
Il Gruppo di Intervento Giuridico (GIG) ha fatto sapere che sarà comunque impugnata, nell’ambito dell’atto di adozione preliminare, con un ricorso che sarebbe già pronto e che fra i vizi di legittimità imputabili alla delibera di approvazione definitiva porta anche il fatto che non sembra proprio legittimamente acquisito il necessario parere conclusivo della procedura di valutazione ambientale strategica (V.A.S.), tuttora in corso e regolarmente nei termini (180 giorni), per cui tale approvazione sarebbe “nelle more della procedura di V.A.S.”, priva quindi di effetti validi sul piano giuridico.
logo del Gruppo di Intervento Giuridico
«Aspettiamo a breve il parere sulla Vas – ha spiegato il capo di gabinetto dell’assessorato all’Ambiente, Massimiliano Tavolacci – che potrà essere inserito nel provvedimento prima della pubblicazione sul Buras e non dovrebbe ripassare in Giunta».
Rispetto alla revisione dell’ottobre 2013, ora sono state accolte 70 delle 350 osservazioni depositate da ambientalisti e cittadini.
Il sottosegretario al MiBAC Ilaria Borletti Buitoni ha commentato così la deliberazione: «L’approvazione del piano paesaggistico regionale della Sardegna da parte della Giunta Cappellacci, nonostante l’assenza di una valutazione di impatto ambientale e l’impugnazione da parte del Governo, suona come una provocazione ad arte a due giorni dalla delicata scadenza elettorale che attende la Regione. Data la modalità di approvazione della delibera, avvenuta a dispetto e nel disprezzo di qualsiasi regola e plausibile finalità, se non gli evidenti fini propagandistici, si tratta dell’ennesima dimostrazione di un modello di federalismo sbagliato, che ha trasformato la ripartizione delle competenze sul territorio in un decentramento e in una confusione di competenze che ci ha portato ai fenomeni allarmanti di consumo di suolo, cementificazione e dissesto idrogeologico che ben conosciamo. Fino a quando gli interessi particolari e le scadenze elettorali preverranno sull’attenzione al territorio e al nostro paesaggio? La Sardegna è una regione piegata da un crisi drammatica a cui le istituzione devono dare risposte ma non a discapito della distruzione di un patrimonio collettivo».
Ilaria Borletti Buitoni
L’allora candidato alla Presidenza della Regione Sardegna Francesco Pigliaru ha commentato così la delibera approvata dalla Giunta proprio alla fine del suo mandato: “Si tratta di un’approvazione di cartone fatta per fini elettorali. Rimango a bocca aperta, hanno avuto cinque anni per fare le cose nel modo corretto, confrontandosi con il governo secondo le regole. Invece, nell’incapacità di questa Giunta, si è voluto forzare e di far finta di prendere decisioni che non si sono prese prima, ostenta disprezzo per le regole”.
Francesco Pigliaru
Alla richiesta ecologista di revoca di sia della deliberazione di adozione del P.P.R. n. 45.2 del 25 ottobre 2013 che della deliberazione di approvazione definitiva n. 6/18 del 14 febbraio 2014, il nuovo Presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru ha pubblicamente risposto positivamente, confermando quanto affermato in campagna elettorale.
Ci sono, però, tempi tecnici necessari per la proclamazione dei risultati elettorali, la convocazione del Consiglio regionale, l’insediamento della nuova Giunta regionale prima dell’auspicata adozione dei provvedimenti di revoca delle delibere illegittime di stravolgimento del P.P.R.: in questo frattempo quei provvedimenti, nefasti per l’ambiente e per i valori culturali del territorio, rischiano di consolidarsi, considerando che – anche ad avviso dell’Avvocatura dello Stato – i primi effetti negativi sarebbero già sorti con l’adozione dell’ottobre del 2013.