Su questo stesso sito il 27 ottobre 2013 è stato pubblicato un articolo dal titolo «VAS aderisce alla campagna europea “STOP VIVISECTION”», che dava notizia dell’Iniziativa dei Cittadini Europei (o ICE) “STOP VIVISECTION” nata a seguito delle numerose e vibranti proteste dei cittadini europei rispetto all’approvazione della direttiva 2010/63/UE. (https://www.rodolfobosi.it/vas-aderisce-alla-campagna-europea-stop-vivisection/).
Ad esso ha fatto seguito un articolo pubblicato l’11 novembre 2013 dal titolo «Enorme successo della campagna europea “Stop Vivisection”» che dava notizia del superamento del milione di firme raggiunte (https://www.rodolfobosi.it/enorme-successo-della-campagna-europea-stop-vivisection/), poi confermate in un successivo articolo pubblicato il 6 maggio 2014 dal titolo «Campagna europea “STOP VIVISECTION”: un milione di firme valide ? ecco fatto ! ». (https://www.rodolfobosi.it/campagna-europea-stop-vivisection-un-milione-di-firme-valide-ecco-fatto/).
Riceviamo ora e volentieri pubblichiamo il seguente Comunicato della associazione “Equivita”.
PERCHE’ STOP VIVISECTION, Iniziativa dei Cittadini europei 1.170.326 firme certificate raccolte per STOP VIVISECTION saranno entro breve presentate alla Commissione europea Il 26 novembre 2014, alle ore 14:00, i Cittadini europei promotori di “STOP VIVISECTION” hanno annunciato la prossima consegna alla Commissione europea di 1.170.326 firme certificate raccolte su tale iniziativa. La, conferenza stampa che si è svolta a Strasburgo al Parlamento europeo, è stata presentata dagli eurodeputati: Fabio Massimo Castaldo (M5S), Michèle Rivasi (Verdi) Stefan Eck (GUE) L’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “STOP VIVISECTION” è nata dall’impegno di alcuni Cittadini Europei desiderosi di porre rimedio al continuo aggravarsi della situazione sanitaria in Europa, per tutelare il futuro della nostra stessa specie. Queste le ragioni della loro preoccupazione: * Le statistiche europee (Eurostat) rivelano una crescita allarmante nell’incidenza di malattie tumorali (specie nei bambini) e neurologiche (Parkinson, Alzheimer, sclerosi, ecc.), come pure di diabete, sterilità, autismo, allergie, e altro. * Un esame attento rivela la carenza di efficaci misure preventive per ridurre i rischi tossici presenti nell’ambiente (che sono strettamente legati alle patologie), come pure la carenza di progressi scientifici nella cura di molte delle suddette malattie. * L’analisi ha mostrato che una stessa insidia accomuna tutti questi fallimenti: l’utilizzo, nella ricerca, degli esperimenti sugli animali – considerati “modelli biologici” dell’uomo – sia per una prevenzione specifica per l’uomo, sia nel campo della ricerca medica in generale. Ciò rappresenta un errore metodologico fatale, poiché nessuna specie può essere considerata modello biologico di un’altra specie. * Un movimento crescente di scienziati, cui partecipano anche importanti Istituzioni scientifiche, ha da lungo tempo – con voce sempre più forte – denunciato l’errore scientifico rappresentato dalla sperimentazione su animali nella ricerca biomedica: in entrambi i settori, tossicologia (per la prevenzione) e ricerca medica (per le cure), nei quali viene abbondantemente usata. * Per aggirare un dibattito in cui sono perdenti, gli scienziati che tuttora difendono la sperimentazione animale fingono di vedere nel movimento antivivisezionista esclusivamente la difesa dei diritti degli animali, e non replicano mai (perché non in grado di farlo) agli argomenti che riguardano la salute umana, così come l’ambiente e il progresso scientifico. * Negli USA, dietro indicazione della National Academy of Sciences, è stata avviata dal 2007 una svolta radicale verso la sostituzione della sperimentazione animale con metodi scientifici moderni, di gran lunga più affidabili, esaurienti, rapidi ed economici, predittivi per l’uomo.… * Nella UE, la direttiva 2010/63, votata sotto la spinta dei poteri economici, difende invece ed incoraggia ancora l’inaffidabile modello animale, facendo dell’Europa il fanalino di coda del progresso scientifico.
STOP VIVISECTION chiede dunque alla UE, che ha competenza in tema di Salute e di Ricerca, di prendere in mano l’emergenza sanitaria prima che sia troppo tardi, predisponendo la fine della sperimentazione animale in tempi brevi, rendendo nel contempo obbligatori i metodi sostitutivi … e spalancando infine le porte al progresso scientifico __________________________________________________________________________________ Sono intervenuti alla conferenza stampa rappresentanti del Comitato Scientifico di STOP VIVISECTION: André Menache (Regno Unito): Zoologo e medico veterinario, direttore generale di ”Antidote Europe”. Claude Reiss (Francia): Fisico e biologo cellulare, per 30 anni Direttore del Laboratorio del CNRS di Parigi e presso il Jacques Monod Institute, docente presso l’Università di Lille, presidente di “Antidote Europe”. Gianni Tamino (Italia): Professore di biologia presso l’Università di Padova, ex membro del Parlamento europeo e del Parlamento italiano, Presidente del Comitato Scientifico
Per informazioni: www.stopvivisection.eu .
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