Alle ore 11,30 di ieri l’associazione Basta Cartelloni-Francesco Fiori ha trasmesso per posta elettronica la seguente nota indirizzata a tutti i membri della IX Commissione Commercio in merito alla mancata valutazione della proposta unitaria di modifiche ed integrazioni al Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP).
OGGETTO: ENNESIMA DILAZIONE DELL’ESAME DELLA PROPOSTA UNITARIA DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONI AL PIANO REGOLATORE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (PRIP) PRESENTATA DALLE ASSOCIAZIONI VAS E BASTA CARTELLONI – FRANCESCO FIORI
Egregi Signori, Gentili Signore,
quanto avvenuto nell’ultima seduta della Commissione Commercio, convocata per il 6 marzo u.s., ci costringe ad evidenziare che la Commissione non solo non sta rispettando gli impegni che essa stessa si era prefissata ma sta colpevolmente ritardando l’esame della proposta di modifiche al PRIP presentata da questa Associazione assieme a Vas – Verdi mente ritardando l’esame della proposta di modifiche al PRIP presentata da questa Associazione assieme a Vas – Verdi Ambiente e Società.
Tale proposta, infatti, pur essendo stata presentata entro i termini stabiliti dalla Commissione (17 dicembre 2013), non è stata ancora presa in esame né discussa in una apposita riunione.
Per contro, lo scorso 6 marzo, si è deciso di dare ampio spazio e dibattito alle modifiche al Prip espresse da un’associazione di aziende pubblicitarie, l’Aipe, che era giunta quella stessa mattina, pertanto ben 77 giorni dopo la chiusura dei termini!
Oltre a non aver rispettato dunque le regole e le scadenze prefissate, la Commissione ha mostrato di voler privilegiare solo una delle parti in causa, quella delle aziende pubblicitarie, alla quale si attribuiscono grandi responsabilità nella devastazione di Roma di questi ultimi anni, nella invasione incontrollata e selvaggia che ha causato gravi incidenti stradali con morti e feriti.
A parti invertite, siamo sicuri che la “tolleranza” al mancato rispetto dei termini di presentazione di un importante documento e il completo stravolgimento dell’ordine del giorno sarebbe stato lo stesso?
Immaginiamoci una seduta dove, invece di essere ascoltate – come da ordine del giorno – le associazioni di categoria (una qualunque categoria che rappresenti attività commerciali locali ), si preferisca dare audizione a dei cittadini che presentano un documento quasi 100 giorni oltre i termini stabiliti sostenendo, magari, che uno degli interlocutori non ha diritto di parola (come è realmente accaduto davanti ai vostri occhi).
Apriti cielo! Abbiamo la ragionevole certezza che la sopravvivenza della stessa commissione sarebbe stata messa a duro rischio.
E proprio in questa prospettiva di assoluto di mancato rispetto nei nostri confronti, vanno viste certe – sicuramente spiacevoli – tensioni createsi durante il nostro ultimo incontro.
Non possiamo non trarne delle considerazioni di carattere politico: la presidenza della Commissione ha offerto un indebito privilegio ad una lobby economica, mostrando nel contempo disinteresse per il lavoro svolto dai cittadini e dalle associazioni in loro rappresentanza.
Ricordiamo che Bastacartelloni -Francesco Fiori è l’associazione che si costituì dopo lo scioglimento del Comitato Promotore della Delibera di Iniziativa Popolare per la modifica del Regolamento sulle Affissioni e Pubblicità.
Tale Comitato, sull’onda dell’indignazione provocata dalla cartellonistica pubblicitaria, raccolse quasi 12.000 firme e riuscì a far approdare in Assemblea Capitolina una delle pochissime Delibere Popolari degli ultimi 20 anni.
Riteniamo che ad un gruppo di cittadini attivi che ha saputo rappresentare una vasta eco popolare, vada riconosciuto quanto meno un trattamento paritario rispetto a coloro che rappresentano solo un interesse economico di assai modeste proporzioni.
Brutta abitudine quella della politica di far prevalere l’interesse privato su quello pubblico (intollerabile ancor di più quando proviene da forze che predicano il ripristino della legalità).
Si aggiungano poi una serie di scorrettezze formali e procedurali che hanno viziato l’iter di partecipazione popolare che la Commissione aveva voluto avviare.
In dettaglio:
• non è stato chiarito quale versione del Prip avrebbe costituito la base sulla quale presentare le proposte di modifica. Tale versione è stata sostituita durante il processo partecipativo senza spiegazione alcuna;
• la “verifica di fattibilità” che la stessa Commissione aveva richiesto al direttore dell’Ufficio Affissioni Francesco Paciello è stata invece svolta assieme ad AequaRoma S.p.A che ha redatto l’ultima versione del Piano. In questo modo il soggetto che doveva essere controllato è diventato controllore di se stesso;
• nelle controdeduzioni redatte dagli Uffici e (ahinoi) da AequaRoma, consegnate il 13 febbraio 2014, veniva affermato che diverse delle proposte presentate da Vas e Bastacartelloni – Francesco Fiori erano state accolte. Ma da un esame approfondito, è invece emerso che tale affermazione era del tutto falsa e che molte osservazioni dichiarate accolte, erano rimaste invece inascoltate (dichiarando ad esempio che è stata accolta la nostra proposta di zonizzazione del PRIP in modo pienamente conforme a quanto prescrive il vigente Regolamento, che invece, all’atto della verifica, è risultata essere la stessa del PRIP originario);
• a nulla sono valse le legittime proteste del rappresentate di Vas, architetto Rodolfo Bosi, che è stato tacitato e al quale non è stata garantita alcuna seduta “riparatoria” della Commissione.
in considerazione di tutto quanto è successo finora, questa associazione invita e diffida il presidente ed i membri della commissione commercio dal dilazionare ulteriormente e pretestuosamente l’esame della nostra proposta unitaria, indicando le ragioni tecniche e giuridiche che avranno portato ad accoglierla in tutto o in parte o per niente, così come richiede l’art. 3 della legge n. 241/1990.
Associazione Bastacartelloni – Francesco Fiori
Il Presidente
La Convocazione della Commissione Commercio per martedì 11 marzo 2014 ha come ordine del giorno la “prosecuzione dei lavori di cui all’ordine del giorno del 6 marzo 2014“, il quale prevedeva il <<Confronto normativo – Proposta presentata dalla VAS Verdi Ambiente e Società Onlus – Controdeduzioni dell’Ufficio sulla proposta presentata dalla VAS Verdi Ambiente e Società Onlus>>.
Il compianto attore e regista Nino Manfredi era solito dire in linguaggio ciociaro: <<Fusse ca fusse la vorta bbona !>>