ADESSO piede sull’acceleratore: «Dobbiamo andare avanti sulla rigenerazione urbana» predica il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli.
Centro storico senza auto, polo artistico di Palazzo Fabroni con grande giardino-museo annesso, la mostra su Marino Marini (che lì ha la sua fondazione), quel pezzo di città in cui c’era il vecchio ospedale del Ceppo da reinventare.
Non sono note sul taccuino, né buone intenzioni messe in fila.
Qui sono già progetti perché è partita la grande scommessa.
«Ci speravamo anche se non ce l’aspettavamo» confessa il sindaco.
Pistoia capitale italiana delle cultura 2017: è tutto vero.
La «città rocciosa» di Piero Bigongiari, «sta uscendo dal guscio».
Il sindaco tira la riga del nastro di partenza anche se la corsa nei fatti è già cominciata: «Saremo sotto i riflettori, ma penso che sapremo cogliere al meglio questa occasione per farci conoscere sia a livello nazionale sia a livello internazionale».
Pistoia crede all’equazione: cultura uguale investimento, non a caso qui il 5 per cento del bilancio dell’amministrazione è proprio agganciato a quella voce declinata nei vari campi.
Dal ministero dei Beni culturali arriverà un milione di euro, ma ciò che conta è altro: gli investimenti che la città farà grazie all’intervento della Regione Toscana per l’ex area ospedaliera (cinque milioni di euro).
«Pistoia cambia, ma la cultura qui è già un pilota che guida le scelte dell’amministrazione» spiega Alessandro Pagnini presidente dell’Uniser il polo universitario che investe sul green della ricerca e che ha nel cassetto il grande parco delle piante officinali.
Del resto dove potrebbe trovare una casa se non nella terra dei vivaisti un progetto del genere?
«Da marzo Pistoia comincerà a sostituire le luci delle strade a Led» riprende pragmatico il sindaco.
E non sarà una questione soltanto di risparmio energetico, ma anche una nuova illuminazione per i monumenti.
Gli itinerari per i turisti hanno bisogno di una rinfrescata.
Quelle luci diventano quasi una metafora: «Ci illuminiamo per farci vedere meglio e per far vedere meglio la Toscana» scherza Bertinelli.
Di certo nella sua agenda c’è quello di mettere insieme per il 2017 interventi urbanistici e quelli culturali.
«Vogliamo essere pronti e cogliere in pieno l’occasione che ci viene data che potrà portare nuovi flussi turistici e un beneficio economico alla città».
Pistoia presenterà il nuovo piano per la viabilità puntando sui trasporti pubblici e sulla pedonalizzazione del centro storico, sul recupero di edifici religiosi e di aree importanti anche da un punto di vista archeologico come quella di Sant’Iacopo in Castellare.
«Abbiamo già una grande biblioteca come la San Giorgio che ospita 500mila persone all’anno e ha 35mila abbonati – riprende il sindaco – stiamo lavorando moltissimo per mettere in condizione la città anche da un punto di vista urbanistico di sfruttare tutte le potenzialità che si presenteranno: stiamo rigenerando l’ex area Breda dove andranno polizia, prefettura, faremo un parcheggio scambiatore a sud e poi stiamo già lavorando al progetto di realizzare un grande parco nei pressi di Palazzo Fabroni e di arredarlo con opere di arte contemporanea ».
(Articolo di Laura Montanari pubblicato con questo titolo il 27 gennaio 2016 sulla cronaca di Firenze del quotidiano“la Repubblica”)