Grazie agli esposti ed ai “solleciti” dei comitati locali, la Procura di Tivoli ha posto sotto sequestro il sesto invaso della discarica dell’Inviolata, a causa dell’assenza del parere paesaggistico (obbligatorio e vincolante) nel procedimento regionale che portò, nel dicembre 2010, ad autorizzare il nuovo mega-invaso.
In data 11 marzo 2014 il Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato ha emanato il seguente comunicato stampa in merito al sequestro del sesto invaso della discarica dell’Inviolata per mancanza della obbligatoria autorizzazione paesaggistica.
Il personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma del Corpo Forestale dello Stato e del dipendente Comando Stazione di Palombara Sabina, ha provveduto, questa mattina a dare esecuzione al decreto di sequestro preventivo del sesto invaso della discarica dell’Inviolata nel comune di Guidonia Montecelio, l’ultimo in ordine di tempo ad essere stato realizzato.
Alla base del provvedimento cautelare la circostanza che l’ampliamento della discarica era stato autorizzato dalla Regione Lazio con procedimenti amministrativi viziati da procedure irregolari in quanto concluse in assenza delle autorizzazioni paesaggistiche che sarebbe stato invece necessario acquisire preventivamente, in considerazione della presenza di un importante sito archeologico, adiacente alla discarica, su cui la Sovrintendenza per i beni Archeologici si è, tra l’altro, impegnata per un progetto di valorizzazione.
L’indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli ha chiarito gli aspetti relativi alla violazione della normativa ambientale e paesaggistica ed è pertanto culminata con il sequestro preventivo dell’invaso, disposto dal Giudice per le indagini preliminari.
LA REPLICA DELLA REGIONE – Un sequestro preventivo che ha trovato la risposta della Regione Lazio che in una nota stampa scrive: “In merito alla notizia del sequestro del sesto invaso della discarica dell’Inviolata nel Comune di Guidonia Montecelio, disposto dalla Procura di Tivoli, si precisa che le autorizzazioni regionali cui si fa riferimento nell’ordinanza sono state rilasciate nel 2009”.
I comitati locali si attendono ora che anche l’impianto TMB, in costruzione accanto all’area della discarica e fortemente voluto da Regione Lazio (l’assessore Civita) e Comune di Guidonia Montecelio (il sindaco Rubeis), venga sequestrato, visto che anche in questo caso non è stato richiesto il parere paesaggistico.
I comitati locali continuano inoltre a battersi perché l’intera area sia sottoposta alla necessaria bonifica, a causa del conclamato inquinamento della falda sottostante la discarica.