Un ‘inchiostro solare’ di invenzione australiana, che si può stampare su una superficie e generare energia rinnovabile, è vicino alla commercializzazione dopo i risultati positivi di una serie di sperimentazioni.
Consiste di un ‘inchiostro’ capace di catturare la luce solare e di convertirla in elettricità.
La tecnologia che ha portato a questo speciale materiale quale è l’inchiostro solareé stata sviluppata e messa a punto dopo sette anni di ricerca dal Victorian Organic Solar Cell Consortium (VICOSC) e che comprende scienziati del CSIRO, della University of Melbourne e della Monash University – in grado di funzionare come le più comuni celle solari attualmente conosciute.
Il processo di stampa, messo a punto nel 2011, ha permesso di ottenere un inchiostro solare utilizzabile anche con le stampanti commerciali: in questo modo è stata realizzata una sorta di “banconota” solare molto sottile, applicabile su plastica, da impiegare per ricaricare dispostivi a basso consumo.
Usando una stampante commerciale adeguatamente modificata, un sottilissimo strato viene depositato su una superficie di materia plastica.
Questo permette di applicare le celle solari su finestre creando uno strato semitrasparente, come una tinteggiatura.
Possono anche essere stampate su superfici più piccole per ricarica e alimentazione di smartphone e di laptop.
Queste cellule sono 10 volte più efficienti dei comuni pannelli solari, costruiti in silicone.
La scienziata del CSIRO Fiona Scholes, che coordina il progetto, scrive sul sito dell’Ente che compagnie di diversi paesi hanno espresso interesse nel commercializzare la tecnologia.
“Stampiamo i nostri inchiostri solari in un processo roll-to-roll su materiali plastici come il PET – ha spiegato – . La stampa avviene all’aria aperta, con stampanti commerciali che abbiamo adattato per utilizzarle con i nostri inchiostri solari.
È una tecnologia a buon mercato, che funziona in modo molto diverso dai classici pannelli solari in silicio posizionati sui tetti. L’inchiostro solare messo a punto è sottile, può essere semitrasparente o colorato, quindi applicabile in una serie di dispositivi: dalle custodie per smartphone o tablet, alle finestre delle abitazioni, passando per gli imballaggi dei prodotti di consumo.
Sarebbe meraviglioso se potessimo raggiungere la potenza delle attuali celle in silicio a costi significativamente ridotti. Tutti i materiali impiegati per realizzare il prodotto sono a buon mercato, come la plastica e l’inchiostro. Realizzare una cella stampabile a basso costo e con elevate prestazioni potrebbe essere una rivoluzione: il nostro sistema funziona bene in condizioni meteorologiche non favorevoli.
“È un grande passo avanti perché queste celle si possono applicare ovunque e funzionano anche in condizioni di nuvolosità. Inoltre la consistenza è migliore del silicone. La squadra è ora al lavoro per produrre una versione spray dell”inchiostro solare”, ha concluso.