All’inizio della seduta della Commissione Commercio che si è tenuta l’11 marzo 2014 il Presidente Orlando Corsetti ha comunicato che gli era pervenuta una nota dell’A.A.P.I. che chiedeva a che titolo mi sarei permesso di fare delle “mie” controdeduzioni alle osservazioni che sono pervenute entro il 17 settembre 2013: dal momento che sono stato direttamente chiamato in causa senza che mi fosse stato spiegato l’esatto contenuto di quella nota, ho chiesto di averne copia con Nota VAS prot. n. 7 del 12 marzo 2014
La Lettera della associazione di categoria A.A.P.I. (Associazione Aziende Pubblicitarie Italiane) porta la data del 25 febbraio 2014 ed ha questo testuale oggetto: <<Ruolo dell’Arch. Bosi di VAS e sue controdeduzioni alle osservazioni presentate al PRIP del Comune di Roma>>.
Per la gravità di quanto ha voluto sottoscrivere il Presidente dell’A.A.P.I. Sergio Verrecchia se ne riporta integralmente il testo.
<<La scrivente associazione, che rappresenta più del 60% del mercato nazionale e che vanta tra i propri aderenti i principali contribuenti del Comune di Roma per il canone sostituivo dell’imposta sulla pubblicità, chiede di conoscere il ruolo assunto dall’arch. Bosi in ordine al Prip.
La sensazione che l’arch. Bosi ha dato, sia negli interventi in sede televisiva (partecipazione ad Uno mattina della RAI) ed in particolare con la trasmissione delle sue controdeduzioni alle osservazioni presentate al Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari è stata quella di operare più come un consulente dell’Amministrazione che come un esponente di una associazione.
L’arch. Bosi è in possesso di documentazione cartacea con tutte le osservazioni inviate da società ed associazioni sul nuovo PRIP.
Presumiamo che questi atti siano stati consegnati dall’Assessorato del Comune di Roma.
Vi chiediamo quindi se dobbiamo considerare l’Arch. Bosi come un consulente dell’Amministrazione, anche perché nella sostanza sembra suggerire la linea politica dell’Amministrazione su questo settore, oppure come un membro di una associazione che esprime i propri legittimi giudizi, ma di parte, e partecipa ad una attività amministrativa al pari delle altre associazioni che rappresentano un preciso punto di vista.
Ci chiediamo in sostanza se i ruoli e le attività proprie dei processi amministrativi sono quelli nelle sedi istituzionali o se invece ci troviamo davanti ad una politica eterodiretta da soggetti diversi da quelli deputati ad assumere decisione ed a presiedere alla corretta amministrazione del bene comune.
La complessità del settore affissionistico del Comune di Roma non solo c’è ampiamente nota, ma sono anni che ci battiamo per eliminare l’abusivismo che fa di Roma la prima capitale d’Europa.
Offrendo anche tutto il supporto tecnico possibile.
Noi non crediamo che un processo così complicato come il PRIP possa essere discusso e deciso all’interno di rapporti privilegiati con chicchessia, escludendo di fatto le realtà più rappresentative.
Chiediamo in sostanza di poter operare su un reale piano di parità nel rispetto della entità di rappresentanza nel pieno rispetto dei principi stabiliti dalla legge.
Restiamo in attesa di conoscere le vostre determinazioni in merito alla nostra richiesta di chiarimento.
Distinti saluti.
Il presidente
Sergio Verrecchia >>
Quando ho letto il testo suddetto, ho considerato ma solo per un attimo che – se avessi veramente avuto il potere di ipnotizzare l’Assessore Marta Leonori per obbligarla ad una “politica eterodiretta” dal sottoscritto – a quest’ora sarebbe stato già licenziato dalla Giunta Capitolina il PRIP così come modificato ed integrato secondo la proposta unitaria che ho redatto assieme alla associazione “Basta Cartelloni-Francesco Fiori” e consegnato personalmente a mano il 27 novembre 2013 nella Segreteria della Commissione Commercio.
Ho ritenuto subito dopo doveroso o rispondere ad una lettera così sbalorditiva con la Nota VAS prot. n. 8 del 17 marzo 2014, che ho trasmesso per conoscenza (a differenza sua) anche al Presidente dell’A.A.P.I. Sergio Verrecchia e di cui riporto di seguito integralmente il testo.
<<All’inizio della seduta della Commissione Commercio che si è tenuta l’11 marzo 2014 il Presidente Orlando Corsetti ha comunicato che gli era pervenuta una nota dell’A.A.P.I. che chiedeva a che titolo mi sarei permesso di fare delle “mie” controdeduzioni alle osservazioni che sono pervenute entro il 17 settembre 2013: dal momento che sono stato direttamente chiamato in causa senza che mi fosse stato spiegato l’esatto contenuto di quella nota, ho chiesto di averne copia con nota VAS prot. n. 7 del 12 marzo 2014.
Sono venuto così a sapere che A.A.P.I. nella sua nota afferma che il sottoscritto tramite <<la trasmissione delle sue controdeduzioni alle osservazioni presentate al Piano Regolatore degli impianti Pubblicitari>> ha dato la sensazione di <<operare più come consulente dell’Amministrazione che come un esponente di una associazione>>, dal momento che <<l’arch. Bosi è in possesso di documentazione cartacea con tutte le osservazioni inviate da società ed associazioni sul nuovo PRIP>> e quindi <<presumiamo che questi atti siano stati consegnati dall’Assessorato del Comune di Roma>>.
Riguardo alla “documentazione cartacea” di cui sono effettivamente venuto in possesso debbo anzitutto far presente la totale infondatezza di quanto presunto dall’A.A.P.I., che tradisce, fin da queste prime battute, tutta la pretestuosa strumentalità della nota che è stata voluta trasmettere, perché si tratta inequivocabilmente della documentazione prodotta nell’ambito del percorso di partecipazione deciso dal Presidente Orlando Corsetti ed approvato il 22 ottobre 2013 dalla IX Commissione Commercio con un documento di indirizzo: le 18 osservazioni e proposte di modifiche ed integrazioni al PRIP originario pervenute entro la scadenza fissata del 17 dicembre scorso sono state tutte consegnate a mano direttamente alla Segreteria della Commissione Commercio o trasmesse per posta elettronica all’indirizzo proposteprip@comune.roma.it attivato dal Presidente Corsetti e non certo dal’Assessorato alle attività Produttive.
Mi corre ad ogni modo l’obbligo di precisare che il giorno dopo il 17 dicembre 2013 (di chiusura della presentazione delle osservazioni e proposte presentate al PRIP) ho chiesto ed ottenuto dal Presidente della Commissione Commercio di avere copia di tutta la documentazione pervenuta, di cui ho riportato l’elenco in ordine cronologico con una sintetica descrizione dei rispettivi contenuti in un apposito articolo pubblicato il 20 dicembre 2013 sul sito del Circolo Territoriale di Roma di VAS www.vasroma.it trasmettendolo altresì al Presidente Orlando Corsetti ed a tutti i membri della IX Commissione Commercio, nonché per conoscenza all’Assessore Marta Leonori e al Dott.. Leslie Francesco Capone.
Con la stessa dichiarata finalità di portare un contributo utile, lo stesso messaggio con il suo allegato è stato da me trasmesso anche al sig. Franco Meroni (Direttore dell’A.A.P.I.), alla sig.ra Daniela Aga Rossi presidente dell’A.I.P.E. (Associazione Imprese Pubblicità Esterna), al sig. Gianfranco Festa Presidente della S.P.A.R. (Società Pubblicitarie Associate Romane), nonché ai rappresentanti legali delle ditte “Clear Channel”, “IGPDécaux”, “SCI”, “APA”, “Moretti Pubblicità”, “De Renzis Pubblicità”, “Cosmo Pubblicità”, “New Poster”, “Ars” e “GBE”.
Utile anche ricordare che a valle della presentazione (3 maggio 2013) della proposta unitaria di modifiche ed integrazioni al PRIP elaborata assieme alla associazione “Basta Cartelloni-Francesco Fiori” è stata indetta una conferenza stampa a cui ha partecipato intervenendo il citato Direttore dell’A.A.P.I. Franco Meroni con il quale ci siamo poi confrontati per verificare se ci fossero dei punti di convergenza da condividere al fine di massimizzare il percorso di partecipazione voluto dal Presidente di Commissione, il tutto nell’interesse della città.
Ulteriore importante premessa: le osservazioni al PRIP originario presentate dall’A.A.P.I. il 17 dicembre 2013 si sono ridotte a far presente <<la necessità di operare delle necessarie deroghe alla collocazione degli impianti in ordine alle norme stabilite dal regolamento di attuazione del codice della strada assicura>>, e appaiono quindi oggettivamente insufficienti a coprire tutta quelle serie di norme che vanno integrate/modificate al fine di ottenere un articolato attuabile ed efficiente.
Successivamente vi sono stati 2 incontri con lo stesso Direttore Meroni, ed in particolare quello svoltosi a valle della riunione tenuta il 22 ottobre 2013 (in cui il Presidente Corsetti ha annunciato l’avvio del percorso di partecipazione) è avvenuto il 12 novembre 2013, quando è emersa una grande insistenza a rifiutare l’ipotesi dei bandi di gara per l’assegnazione degli spazi.
In quella sede ho ricordato la sentenza n. 5 del 25 febbraio 2013 emanata dal Consiglio di Stato in adunanza plenaria con cui è stato sancito il pieno diritto di ogni amministrazione comunale di affidare la gestione degli impianti tramite bandi ed è stato contestualmente bocciato il ricorso, presentato proprio dall’A.A.P.I. che, facendo ora finta di disconoscere la sopra citata sentenza a lei avversa, pretende che l’Assessore Leonori non indica nessun bando per l’assegnazione delle concessioni!
Ebbene, quel mio documento non è stato contestato da nessuno e quindi nemmeno dall’A.A.P.I., che solo ora si palesa riguardo alle mie presunte “controdeduzioni” alle osservazioni presentate entro il 17 dicembre 2013 sui cui mi sento in obbligo di fornire tutti i dovuti chiarimenti.
Con nota prot. n. QH/8993 del 12 febbraio 2014 il Dott. Francesco Paciello ha trasmesso al Presidente della IX Commissione Commercio le “Controdeduzioni alle proposte di modifiche al Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP)”.
Quando ho partecipato alla audizione della Commissione Commercio di giovedì 13 febbraio 2014 ho chiesto ed ottenuto dal Presidente Corsetti una copia delle controdeduzioni alle 18 proposte relative al PRIP originario redatto dalla S.p.A. “Aequa Roma” pervenute entro il 17 dicembre 2013, che ho esaminato attentamente.
Quello stesso giorno ho trasmesso al Presidente Orlando Corsetti ed a tutti i membri della IX Commissione Commercio, nonché per conoscenza all’Assessore Marta Leonori e al Dott.. Leslie Francesco Capone, il seguente messaggio di posta elettronica: <<Ritenendo di portare un contributo utile rimetto in allegato le controdeduzioni alle rimanenti 17 proposte elencate nello stesso ordine seguito dalle controdeduzioni (che non è quello strettamente cronologico) per ognuna delle quali viene data una sintesi dei relativi contenuti, per consentire di capire meglio e subito (a guadagno quindi di tempo) la rispettiva controdeduzione, riportata subito dopo in grassetto di colore blu. Su questo tipo di documento ho avuto il preventivo assenso del Presidente Orlando Corsetti, che ne ha apprezzato l’utilità come strumento di lavoro>>.
In allegato ho rimesso il documento con le controdeduzioni di cui non ho specificato la paternità, ma che erano chiaramente riferite a quelle formulate dal dott. Francesco Paciello e dall’avv. Gianluca Giattino di “Aequa Roma”: ho trasmesso il documento anche alle stesse associazioni di categoria ed alle stesse ditte pubblicitarie a cui il 20 dicembre scorso avevo trasmesso l’elenco delle osservazioni e delle proposte pervenute entro il 17 dicembre 2013.
L’A.A.P.I. ha quindi scambiato per “mie” le controdeduzioni e su questo macrospospico qui pro quo intende ora contestare il mio “ruolo” con una nota indirizzata sia all’Assessore Leonori che al Presidente della Commissione Commercio Corsetti !
A fine di evidenziare quanto pretenziosa sia l’azione del Sig.Verrecchia, sottolineo che lo stesso Verrecchia o il suo Direttore Meroni potevano tranquillamente approfondire il tema con me visto che l’11 marzo scorzo lo stesso Franco Meroni ha partecipato alla seduta della Commissione Commercio soffermandosi poi con il sottoscritto su ogni singolo articolo delle Norme Tecniche di Attuazione da noi proposte unitariamente gentilmente parlando a lungo con me prima dell’inizio della seduta, senza ritenere doveroso avvertirmi della nota di cui il Presidente Corsetti mi ha portato a conoscenza poco dopo!!
Un comportamento del genere si può spiegare solo con un intenzionale e strumentale attacco alla mia persona, e a quella dell’Assessore Leonori prima ancora che del Presidente Corsetti !
La nota arriva ad insinuare che io abbia assunto addirittura il ruolo di “consulente” dell’Assessore ed anche il noto intervento alla trasmissione televisiva “Uno Mattina” viene addirittura pesantemente criticato, ed in modo del tutto scomposto ed infondato!
L’insinuazione prosegue presumendo che l’Assessore Leonori mi abbia consegnato una copia delle osservazioni e delle proposte di modifiche al PRIP originario pervenute peraltro non a lei, ma alla Commissione Commercio, entro il 17 dicembre 2014.
Ignorando (voglio augurami in buona fede) che le “controdeduzioni” sono state formulate congiuntamente dal Dott. Francesco Paciello e dall’Avv. Gianluca Giattino, il sig. Sergio Verrecchia dà per scontato che siano invece mie quelle stesse “controdeduzioni”, sulla base unicamente delle quali si permette di insinuare che io sembro <<suggerire la linea politica dell’Amministrazione su questo settore>>, dimostrando implicitamente di non essere d’accordo nemmeno con il PRIP che emerge proprio da queste stesse “controdeduzioni” portate recependo il PRIP aggiornato.
Non vi è quindi chi non veda che la nota dell’A.A.P.I., totalmente evanescente in materia di contributo tecnico al lavoro della commissione, risulti soltanto un pretestuoso attacco rivolto alla mia persona e al lavoro che si sta svolgendo con l’obiettivo di modificare l’attuale indecorosa situazione in cui versa il comparto della pubblicità a Roma.
La linea di trasparenza e chiarezza dell’amministrazione è stata peraltro ribadita lo scorso 13 novembre dallo stesso Assessore Leonori, che ha voluto ricevere tutte le associazioni di categoria, ribadendo i passaggi del percorso del PRIP.
È bene che si sappia che a valle di quei propositi organizzammo un incontro (dove partecipò anche l’A.A.P.I, il 12 novembre 2013) che si concluse con l’intesa di sottoscrivere un documento congiunto in cui ci offrivamo di portare un serio contributo alla lotta all’abusivismo nelle forme e nei modi che ci avrebbe poi concesso l’amministrazione capitolina: ma il testo da me predisposto non è stato poi voluto firmare dall’A.I.P.E., con il tacito assenso dell’A.A.P.I. che ora si erge a paladino della legalità e attacca strumentalmente il sottoscritto.
La nota dell’A.A.P.I. si chiude infine con la richiesta <<in sostanza di poter operare su un reale piano di parità nel rispetto della entità di rappresentanza nel pieno rispetto dei principi stabiliti dalla legge>>.
Un’affermazione del genere suona come una ennesima diffamazione agli occhi di un responsabile di una associazione ambientalista che è portatrice di interessi diffusi riconosciuti dall’art. 9 della legge n. 241/1990, unicamente a nome della quale il 22 luglio 2013 ha presentato la proposta unitaria di modifiche ed integrazioni al PRIP, ripresentandola integrata il 27 novembre 2013 nell’ambito del percorso di partecipazione avviato dal Presidente della Commissione Commercio Corsetti.
Per uno come me che si batte da sempre per il rispetto della legalità e che lo pretende a tutti i livelli, sentirsi dire che con il mio operato starei alterando un “reale piano di parità” suona come un’offesa ancora più infamante, perché è vero l’esatto contrario, quanto meno fino ad oggi, cioè che le associazioni di categoria e le ditte pubblicitarie da esse rappresentate hanno avuto sia con l’Assessore Leonori che separatamente con il Dott. Leslie Francesco Capone un numero di incontri sicuramente maggiore dell’unico concesso a noi.
È inammissibile che A.A.P.I. si scagli contro il sottoscritto e, ad esempio, nulla dica (visto che il suo “enunciato” obiettivo sarebbe la regolarità del settore) riguardo il processo di presentazione delle osservazioni e delle proposte che avrebbe dovuto terminare inderogabilmente il 17 dicembre 2013 e che invece si sta irrimediabilmente trascinando.
Con che faccia tosta l’A.A.P.I. si permette di lamentare “un reale piano di parità” quando nel corso della seduta della Commissione Commercio dello scorso 11 marzo 2014 anche il sig. Franco Meroni ha avuto la sfacciataggine di chiedere anche lui di presentare a nome dell’A.A.P.I. ulteriori emendamenti?
Perché non l’ha fatto entro i termini fissati?
In questo modo è evidente che la tempistica viene a dilatarsi in modo esponenziale mentre la situazione di degrado a Roma è sotto gli occhi di tutti.
Qual è il reale obiettivo di questi comportamenti?
In considerazione di tutto quanto sopra esposto ed evidenziato, esigo che il sig. Sergio Verrecchia, che legge per conoscenza, ritiri tutto ciò che si è permesso impunemente di scrivere e presenti immediatamente una rettifica a nome dell’A.A.P.I. per le gravi insinuazioni altamente lesive del sottoscritto e anche della correttezza dell’operato dell’Assessore Marta Leonori prima ancora che del Presidente della Commissione Commercio Orlando Corsetti e questo anche volendo per un attimo far finta di credere che la nota di cui all’oggetto sia stata determinata da un equivoco e non da una strategia di tentare di “zittire” coloro che vogliono realmente cambiare l’attuale inaccettabile situazione e questo senza contare il tempo che il sig. Verrecchia ha fatto perdere a tutti i soggetti da lui coinvolti nell’inoltrare una istanza che è servita solo ad inasprire gli animi ma contribuendo però a palesare quale sia il vero obiettivo di questa associazione..
Infine, comunico sin d’ora che mi riservo di chiedere alla Magistratura di voler accertare se nella nota di cui all’oggetto si possano ravvisare gli estremi del reato di diffamazione nei confronti del sottoscritto e della mia associazione, di cui è stata lesa certamente l’immagine ed invito sia l’Assessore Marta Leonori che il Presidente della Commissione Commercio Orlando Corsetti a fare altrettanto affinché tali azioni intimidatorie non abbiano più a ripetersi
“Nel pieno rispetto dei principi stabiliti dalla legge”, a cui si richiama solo a parole l’A.A.P.I., chiedo un cortese riscontro da parte dell’Assessore Leonori e del Presidente Corsetti ai sensi degli articoli 2 (obbligo di risposta entro 30 giorni), 3 (motivazioni della risposta) e 9 (diritto di intervenire nel procedimento) della legge n. 241/1990.
Distinti saluti.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi >>
A distanza ormai di una settimana non si è fatto sentire ancora né l’Assessore Marta Leonori, né il Presidente Orlando Corsetti né il sig. Sergio Verrecchia.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi