È stato presentato questa mattina, ai Musei Capitolini, il progetto vincitore del concorso internazionale di progettazione per il quartiere della Città della Scienza, lanciato da Cassa Depositi e Prestiti Investimenti (attuale proprietaria dell’area ex caserme Guido Reni) d’intesa con il Campidoglio. (vedi https://www.rodolfobosi.it/roma-pubblicato-il-bando-di-gara-per-il-concorso-di-architettura-internazionale-per-la-citta-della-scienza-al-flaminio-al-posto-della-ex-caserma-di-via-guido-reni/)
Il vincitore – scelto tra sei finalisti – è stato decretato da una giuria di urbanisti e architetti di fama internazionale: Paola di Biagi (presidente), Christian Sumi, Giacomo Borella, Marco Sangiorgio, Giovanni D’Onofrio, Béatrice Jullien, Francesco Garofalo.
Per il concorso, una vera “sfida” a suon di creatività, sono arrivate 246 candidature da 20 paesi (in maggioranza europei ma anche Stati Uniti, Medio Oriente e Australia): grandi specializzazioni e competenze per la ristrutturazione urbana dell’area delle ex caserme di via Guido Reni, dove dovranno convivere Città della Scienza, residenze, servizi commerciali e spazi pubblici.
All’evento di oggi oltre all’Assessore Giovanni Caudo (Trasformazione Urbana) è intervenuto anche il sindaco Ignazio Marino, che si è complimentato con l’Arch. Paola Viganò per il progetto vincitore.
È infatti dello Studio 015 Viganò di Milano il progetto vincitore del concorso internazionale bandito il 23 dicembre scorso, che prevede l’elaborazione di un progetto per la rigenerazione e la trasformazione dell’area di 5,1 ettari delle ex caserme di via Guido Reni nel II Municipio della Capitale.
Ai partecipanti del concorso è stato richiesto di collocare – all’interno del progetto – 35.000 mq. di residenze, di cui 600 destinate all’housing sociale, 10.000 mq. di strutture ricettive e commerciali, 14.000 mq. di spazi e strutture pubbliche e la Città della Scienza che dovrebbe essere di circa 12.000 mq.
Il masterplan è stato presentato dalla titolare dello studio 015 Viganó, Paola Viganó, che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Abbiamo pensato a un progetto che riutilizza, rigenera e ricicla un’area ormai centrale a Roma proponendo un luogo dell’abitare contemporaneo, diverso ma allo stesso tempo ispirato a una tradizione romana. La città della scienza diventerà un luogo importante e attrattivo e molti saranno gli spazi pubblici”.
“Abbiamo dato alla città la possibilità di sperimentare una nuova opportunità – ha detto l’assessore alla Trasformazione urbana di Roma Capitale Giovanni Caudo – Ci abbiamo messo 245 giorni ad approvare la delibera per trasformare l’area e adesso portiamo a casa un grandissimo risultato.
Il progetto è di qualità superiore ma la cosa più portante è il segnale che a Roma si può fare.
Si può cambiare metodo – prosegue Caudo – si possono ridurre i tempi e si può dare un contributo alla qualità.
Noi siamo convinti che la città la costruisce il privato ma rivendichiamo la regia pubblica.
Ora il masterplan deve passare per l’approvazione definitiva in Assemblea capitolina e poi nel 2016 partiranno i cantieri”.
Di seguito riportiamo la scheda progetto e le immagini che illustrano il progetto vincitore sul sito http://www.progettoflaminio.it/press/
PROGETTISTI | Studio 015 Viganò (Paola Viganò) Milano
Team Simona Bodria, Uberto degli Uberti, Laura‐May Dessagne, Alessio Tamiazzo, Kasumi Yoshida e Quinyi Zhang
CONSULENTI |
sostenibilità ambientale ed energetica, ingegneria idraulica e mobilità D’APPOLONIA SPA (Chiara Farinea, Alberto Giambellini, Lorenzo Facco, Andrea Tomarchio, Manuela Sciutto, Giorgio Bonvicini, Giada Barla)
Il masterplan
La struttura urbana proposta ritrova la porosità negata dai grandi recinti militari, stabilendo una continuità importante tra i due assi del tridente (viale Pinturicchio a nord, viale del Vignola a sud) e coinvolgendo la piazza del Maxxi.
Funzioni
La Città della Scienza viene posizionata a nord‐est, in continuità con lo spazio del Maxxi.
Nel caso in cui la costruzione implichi tempi prolungati, il programma funzionale del museo potrà essere ospitato nel grande hangar esistente, restaurato e riadattato per il nuovo utilizzo.
Le attività commerciali sono collocate al livello stradale verso via Guido Reni, mentre la parte più interna dell’area è dedicata ai servizi di carattere pubblico; i livelli superiori degli edifici ospitano le funzioni residenziali.
L’Hotel è collocato sul limite sud‐est dell’area, lungo l’asse parallelo a via Guido Reni.
Le attività collettive sono ospitate nei due edifici su viale del Vignola e destinati l’uno alle attività di associazioni locali, l’altro ad uno spazio aperto polivalente (ad esempio una serra urbana).
Nel loro insieme, i due edifici e la strada su cui si affacciano costituiscono una nuova centralità urbana.
Circolazione
Il progetto si appoggia all’ipotesi di un trasporto pubblico su via Guido Reni che diventa così una strada lenta e alberata.
È previsto un solo asse carrabile perpendicolare a via Guido Reni; per il resto la circolazione è orientata nord‐sud ed organizzata su strade residenziali, ad esclusione dell’asse diagonale tra via Guido Reni e viale del Vignola, e ai percorsi pedonali tra i giardini.
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BIOGRAFIA
STUDIO 015 VIGANO’ (1990, Venezia) fondato da Bernardo Secchi e Paola Viganò, è uno studio
composto da architetti, ingegneri, architetti paesaggisti ed urbanisti che si occupa di progetti urbani, di paesaggio e di architettura in diversi contesti europei ed internazionali.
Negli ultimi anni hanno realizzato numerosi progetti urbani, in particolare in Francia e in Belgio, e hanno ricevuto importanti riconoscimenti nella consultazione per il futuro di Parigi “Grand Paris.