Su questo stesso sito il 28 ottobre 2013 è stato pubblicato un articolo sulla “Adozione della proposta del Piano di Assetto del Parco di Bracciano-Martignano” (https://www.rodolfobosi.it/adozione-della-proposta-del-piano-di-assetto-del-parco-di-bracciano-martignano/#more-2856) che dava notizia della deliberazione del Commissario Straordinario n. 8 del 15 aprile 2013 con cui Stefano Stefanelli aveva adottato la “Proposta del Piano del Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano” con il Rapporto Ambientale e la Sintesi Non Tecnica.
L’articolo si chiudeva facendo presente che la “proposta” del Piano di Assetto non risultava ancora pubblicata e che non era dato a quel momento di sapere se si sarebbe proceduto ad una doppia illecita pubblicazione della “proposta” del Piano di Assetto per 60 giorni presso la Regione Lazio (ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006) e per 40 giorni presso l’Ente Parco (ai sensi dell’art. 26 della legge regionale n. 29/1997, camuffando in tal caso la “proposta” in vera e propria “adozione”).
In data 11 marzo 2014 nell’Aula Consiliare del Comune di Bracciano si è tenuto il secondo dei sette incontri pubblici previsti nel territorio del Parco per la presentazione del Piano di Assetto e la sua prossima pubblicazione.
In riferimento alle “linee guida” citate nella locandina va precisato che con deliberazione della Giunta Regionale n. 765 del 6.8.2004 sono state approvate le <<linee guida per la redazione dei Piani delle aree naturali protette regionali>>, poi pubblicate sul supplemento ordinario n. 5 al Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 28 del 9 ottobre 2004.
L’Assessore all’Ambiente Fabio Refrigeri non ha potuto partecipare all’incontro pubblico a causa di sopraggiunti impegni in Giunta Regionale.
L’Ente Parco era rappresentato dal Commissario Straordinario Giuseppe Curatolo e dal Direttore Paolo Giuntarelli che come si può dedurre dalla locandina hanno deciso una pubblicazione del Piano di Assetto ai sensi del 4° comma dell’art. 26 che riguarda un Piano di Assetto adottato e non la “proposta” di Piano adottata come tale dal Commissario Straordinario Stefano Stefanelli.
Paolo Giuntarelli
Ha presenziato all’incontro pubblico il Sindaco di Bracciano Giuliano Sala che ha fatto il discorso introduttivo.
Giuliano Sala
Il Sindaco di Manziana Bruno Bruni ha tenuto a precisare che le “linee guida” dettate nel 2004 sono da adeguare in quanto superate dalla normativa che è subentrata successivamente.
Bruno Bruni
Il Piano di Assetto del Parco, con particolare riferimento alle porzioni dell’Area Protetta ricadenti nei comuni di Bracciano e Manziana, è stato presentato dall’arch. Marcello Mari, uno dei progettisti incaricati alla redazione del Piano.
Marcello Mari
Alla presentazione del Piano di Assetto ha assistito un buon numero di cittadini, che hanno partecipato con interesse dando vita ad un ampio dibattito con i relatori sulla pianificazione futura del territorio.
Il Dott. Arch. Rodolfo Bosi è intervenuto a nome della associazione VAS rifacendosi alla precisazione del Sindaco Bruno Bruni sul superamento delle “linee guida” dettate dalla Regione, ricordando anzitutto la novità introdotta dal “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”.
Ha fatto presente che in base alla legge quadro n. 394/1991 sulle aree protette (recepita anche a livello regionale) il Piano di Assetto sostituisce i Piani Regolatori Generali di tutti i Comuni interessati, ma ciò non autorizza affatto ad affermare che si tratta di uno strumento “urbanistico”, come è stato definito da un cittadino intervenuto prima di lui, dal momento che il “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” (emanato con D. Lgs. n. 42/2004) ha sovvertito la norma della legge quadro n. 394/1991 secondo cui il Piano di Assetto <<sostituisce ad ogni livelli i piani paesistici, i piani territoriali o urbanistici e ogni altro strumento di pianificazione>> perché nel rispetto dell’art. 9 della nostra Costituzione <<le disposizioni dei piani paesaggistici sono comunque prevalenti sulle disposizioni contenute negli atti di pianificazione ad incidenza territoriale previsti dalle normative di settore, ivi compresi quelli degli enti gestori delle aree naturali protette >> (art. 145, 3° comma, del D.Lgs. n. 42/2004).
Con sentenza n.. 108 del 19 maggio 2008 la Corte Costituzionale ha sancito la “cogente prevalenza dei piani paesistici sulla pianificazione delle aree naturali protette”, per cui è più corretto parlare di un piano sostanzialmente ambientale con particolare attenzione ai valori paesistici.
Rodolfo Bosi
Bosi ha quindi messo in evidenza che il coordinatore del Piano di Assetto del Parco di Bracciano-Martignano è stato l’arch. Alberto Durante che ha redatto tutti e 15 i Piani Territoriali Paesistici (PTP) di Roma, riprendendone il metodo di pianificazione anche nel Piano di Assetto con la individuazione minuziosa di tante sottozone adeguate alla morfologia del territorio e soprattutto osservando scrupolosamente sia il PTP n. 3 relativo al territorio dei laghi di Bracciano e Martignano che il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), il quale è a sua volta particolarmente rispettoso anche dei valori ambientali.
Alberto Durante
Bosi ha quindi ricordato che dopo le “linee guida” regionali è stato approvato il D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 che ha recepito la Direttiva 2001/42/CE sul procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e che comporta la trasmissione di un Rapporto Preliminare all’Ufficio VIA della Regione Lazio che con un documento conclusivo di Scoping detta le prescrizioni per la redazione del Rapporto Ambientale sulla base del quale avrebbe dovuto essere redatto il Piano di Assetto del Parco di Bracciano-Martignano da pubblicare poi come “proposta” per 60 giorni, per consentire la presentazione di osservazioni a cui poi controdeduce l’Ufficio VIA e VAS della Regione Lazio in collaborazione con l’Ente Parco sottoponendo a revisione la “proposta” del Piano di Assetto per poi adottarlo e pubblicarlo per 40 giorni ai sensi della legge regionale n. 29/1997.
Ha messo in risalto che la Direttiva europea 2001/42/CE ha capovolto il procedimento tradizionale di adozione degli strumenti di pianificazione, che chiama in causa i cittadini solo a “valle” del procedimento in sede di osservazioni alle scelte già fatte sul Piano di Assetto adottato, dal momento che ora invece i cittadini vengono chiamati a partecipare a “monte” del procedimento, contribuendo con le loro osservazioni a migliorare una “proposta” di Piano di Assetto che deve quindi essere ancora perfezionato per essere solo dopo formalmente adottato accogliendo le osservazioni presentate: ha anche messo in risalto il maggior tempo di 60 giorni che viene concesso, facendolo presente ad un cittadino che era precedentemente intervenuto in rappresentanza degli agricoltori e che lamentava come troppo esiguo il termine di 40 giorni entro cui presentare delle osservazioni.
Il Dott. Arch. Rodolfo Bosi ha messo in evidenza che per totale ignoranza della suddetta normativa il Piano di Assetto del Parco di Bracciano-Martignano è stato redatto e poi adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 1 del 20 agosto 2010 dell’allora Commissario Straordinario Stefano Stefanelli ai soli sensi dell’art. 26 della legge regionale n. 29/1997 senza che fosse stata nemmeno avviata la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Il Direttore dell’Ente Parco Paolo Giuntarelli gli ha obiettato che si era reso necessario ottemperare alla Sentenza del TAR del Lazio n. 17694 del 6 maggio 2010, che accogliendo il ricorso della S.r.l. ”Miralago” obbligava la Regione Lazio alla adozione del Piano di Assetto: il dott. Arch. Rodolfo Bosi ha replicato facendo presente che tanto da parte del TAR del Lazio quanto da parte della Regione Lazio c’è stata l’ignoranza di una normativa sovraordinata alla legge regionale (quale è quella derivante da una direttiva comunitaria) che obbliga alla redazione di un Rapporto Ambientale che <<costituisce parte integrante del piano .. e che deve accompagnare, come detto, l’intero processo di elaborazione ed approvazione>> (art. 13, 4° comma del D.Lgs. n. 152/2006).
A tal ultimo riguardo Bosi ha fatto presente che il Rapporto Ambientale è stato invece redatto successivamente e quindi “cucito” addosso ad un Piano già redatto: ha quindi ricordato che secondo una Circolare del 19 febbraio 2010 emanata dalla Regione Lazio sono da sottoporre al procedimento di VAS anche i Programmi Pluriennali di Promozione Economica e Sociale (PPPES) che devono accompagnare i Piani di Assetto costituendone lo strumento attuativo.
Il Direttore dell’Ente Parco Paolo Giuntarelli l’ha interrotto per far presente che con deliberazione n. 4 del 12 febbraio 2013 l’allora Commissario Straordinario Stefano Stefanelli ha adottato il Programma Pluriennale di Promozione Economica e Sociale del parco di Bracciano-Martignano, a cui è stato dedicato un apposito articolo pubblicato il 29 ottobre 2013 su questo stesso sito (https://www.rodolfobosi.it/adozione-del-programma-pluriennale-di-promozione-economica-e-sociale-del-parco-di-bracciano-martignano/#more-2877).
Il Dott. Arch. Rodolfo Bosi ha quindi messo in risalto che la pubblicazione per 40 giorni ai sensi del 4° comma dell’art. 26 della legge regionale n. 29/1997 riguarda un Piano di Assetto adottato mentre ai sensi del 2° comma dell’art. 14 del D.Lgs. n. 152/2006 “L’autorità competente e l’autorità procedente mettono, altresì, a disposizione del pubblico la proposta di piano ed il rapporto ambientale mediante il deposito presso i propri uffici e la pubblicazione sul proprio sito web” per 60 giorni.
Bosi ha fatto presente che il D.Lgs. n. 152/2006 tiene conto dell’esigenza di <<evitare duplicazioni nelle valutazioni>> (art. 11, 4° comma), che la Regione Lazio ha interpretato facendo combaciare in modo del tutto illecito due procedure del tutto diverse fra di loro, quali sono da una parte la pubblicazione ai sensi della VAS della “proposta” di Piano per 60 giorni e dall’altra parte la pubblicazione del Piano già adottato per 40 giorni ai sensi della legge regionale n. 29/1997: ha conseguentemente messo in guardia i cittadini presenti sul rischio che possano essere considerate nulle le osservazioni che saranno invitati a presentare al Piano di Assetto pubblicato per 40 giorni.
Il Sindaco Giuliano Sala ne ha preso atto, facendo presente che porrà la questione sollevata al vaglio della Regione Lazio, ribadendo però che in questo frattempo si procederà comunque con la pubblicazione del Piano di Assetto per 40 giorni.
Il Commissario Straordinario Giuseppe Curatolo ha fatto sapere che la pubblicazione dovrebbe avvenire il prossimo 29 marzo.
Sono presidente della associazione agricoltori e allevatori del parco di Bracciano e Martignano. Ci siamo costituiti in associazione per mettere a conoscenza le categorie interessate di quale sopruso violento possa essere un dispositivo di pianificazione quale questo piano è. Siamo umiliati come cittadini e imprese dalla metodologia bulgara che viene applicata, di tutti i passaggi”dimenticati”,,,delle irregolarità , degli interessi personali degli amministratori del parco e chi più ne ha…. L’ art.,2 della legge istitutiva prevedeva la finalità dello sviluppo delle attività produttive Dell area. Principio completamente ignorato. Stiamo e faremo una battaglia forte per la difesa e tutela dei diritti degli operatori economici,agricoli e dei privati cittadini che vorranno seguirci .grazie per la opportunità.
Sig. Pietro di Fomenico, debbo farle presente che la finalità di sviluppo anche del Parco di Bracciano-Martignano nel rispetto dell’art. 2 della legge regionale n. 36 del 25.11.1999 non è assicurata tanto dal Piano di Assetto che si limita al pari di un Piano Regolatore Generale del Comune ad individuare le zone da destinare alla agricoltura quanto al Programma Pluriennale di Promozione Economica e Sociale (P.P.P.E.S.) a cui spetta la redazione di veri e propri progetti di sviluppo.
Nel rispetto dell’art. 26 della legge regionale n. 29/1997 il Piano di Assetto del Parco di Bracciano-Martignano individua come Zone di Riserva Generale (Zone B) 5 specifiche sottozone (da B1 a B5) per la “tutela e riqualificazione del paesaggio boschivo e vegetazionale” e come Zone di Protezione (Zone C) 6 sottozone (da C2 a C7) per il “mantenimento e ricomposizione del paesaggio agrario”: in entrambe sono vietate per legge nuove costruzioni, ma il Piano prevede la possibilità di trasferire le cubature nelle Zone di Promozione Economica e Sociale (Zone D).
Per queste ultime il Piano di Assetto individua 8 specifiche sottozone che destina a “ricomposizione del paesaggio agrario” (da D3 a D6) ed a “promozione delle attività agricolo-produtitve” (da D8 a D11).
Lo strumento di attuazione del Piano di Assetto è il P.P.P.E.S. che avrebbe dovuto essere redatto ed adottato assieme ad esso, ma che invece è stato adottato prima con deliberazione n. 4 del 12 febbraio 2013 dell’allora Commissario Straordinario Stefano Stefanelli: dedica l’intero Asse II° alla “Valorizzazione delle attività produttive” (da pag. 84 in poi) con tutta una serie di azioni progettuali che la invito ad andarsi a leggere.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi