La portavoce dell’associazione onlus “Verdi Ambiente e Società”, Maria Teresa Corsi: «Tutto questo sarà oggetto di una denuncia in Procura perché è impensabile che simili lentezze burocratiche uccidano l’ambiente»
Non sono stati sufficienti gli allarmi sollevati dal gruppo “Verdi Ambiente e Società”, associazione onlus guidata da Maria Teresa Corsi, portavoce del circolo, per far rimuovere dalle istituzioni competenti i rifiuti finiti nel canale Asso, tra Nardò e Galatone.
Nei giorni scorsi, infatti, l’associazione aveva allertato le istituzioni segnalando le criticità degli argini del canale Asso anche al Consorzio di bonifica Arneo il quale ha prima programmato un’ispezione per accertare quanto denunciato e poi ordinato un intervento per la rimozione dell’immondizia.
Dei rifiuti presenti in zona (ingombranti, buste di plastica e scarti edili), tutti a ridosso del canale, solo una parte è stata recuperata mentre l’altra giace ancora nelle acque del canale.
I rifiuti finiti nelle acque hanno però superato in queste ore la griglia di protezione, raggiungendo senza ostacoli il mare aperto.
«Sono passati dodici giorni e nessuno ha mosso un dito – ha denunciato Maria Teresa Corsi – tutto questo sarà oggetto di una denuncia in Procura perché è impensabile che simili lentezze burocratiche uccidano l’ambiente».
(Articolo di Maattia Chetta, pubblicato con questo titolo il 5 aprile 2022 sul sito online “L’Edicola del Sud”)