Riceviamo da Paolo Emilio Cartasso e volentieri pubblichiamo il suo racconto, riportando in termini generali i passaggi personalizzati.
Il 13 ottobre 2014 alcuni cittadini di Case Rosse si sono recati presso la sala consiliare del Municipio Roma IV in via Tiburtina 1163.
Vi era riunione del Consiglio Municipale fissata per le ore 9.
Hanno constatato che oltre al presidente del Consiglio Municipale era presente un solo consigliere.
Dopo 40 minuti, non essendoci che 3 consiglieri, l’inizio è stato rinviato di altri 20 minuti.
Finalmente, con oltre un’ora di ritardo, l’appello ha potuto validare l’assemblea con la presenza della metà più uno dei consiglieri.
L’ordine del giorno era Il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), così come definitivamente approvato dalla Giunta Capitolina, su cui il Consiglio del IV Municipio era chiamato ad esprimere il parere di sua competenza.
La presidente della Commissione Assetto del Territorio, Domenica Di Loreto, ha letto una nota con cui giustificava il mancato parere della Commissione con il fatto che non ne aveva avuto il tempo.
Un esponente dell’opposizione ha precisato che la nota era arrivata nel mese di febbraio, che nel mese di aprile vi era stata una riunione che sembra non notificata a tutti, dopo di che ha fatto numerose affermazioni con la richiesta di dimissioni della Presidente della Commissione assetto del territorio per manifesta incapacità.
Il Municipio IV di Roma, unica zona che, oltre ad una enorme antropizzazione ed una vicinanza dei comuni più popolosi della Città Metropolitana, sopporta, nella Tiburtina Valley l’unico insediamento industriale della Capitale: le Aziende che cercano di sopravvivere, le cave di Travertino, Il Polo Tecnologico, il Centro Agro Alimentare.
Non si sono preoccupati affatto delle vere problematiche della Mobilità:
- Metro B, con capolinea a Rebibbia dal giorno 8 dicembre 1990.
- Lavori di allargamento della via Tiburtina contestati perché inidonei, che non saranno ultimati prima di 3 anni, non si realizzerà l’obbiettivo proposto, non sono stati eliminati i due imbuti esistenti, non si realizzerà il nodo di scambio al Km. 15,800 e soprattutto sono spariti i finanziamenti del II° lotto: 28 milioni!
- Le “Complanari alla A24” che sono soltanto strade urbane a pagamento, finanziate per due terzi da: ANAS, Regione, Provincia e Comune, mancano della costruzione della corsia da Portonaccio alla Cervelletta opera facente parte del progetto finanziato. La “complanare” da Lunghezza via Togliatti (a pagamento) è un imbuto sempre causa di code, la confluenza tra la A24 e la Tangenziale est (con un investimento di oltre 440 milioni di euro) non essendo stato eliminato il semaforo è sempre intasata.
- Le piste ciclabili esistenti, solo tronconi troppo corti per essere utilizzati, necessitano di un asse di collegamento che le renda fruibili.
I cittadini erano lì per contestare (è stato permesso ad essi di parlare) una viabilità del quartiere, imposta e non concordata, che distrugge la via centrale di Case Rosse, con un progetto di sistemazione di solo 800 metri di 1.800 dell’attraversamento del quartiere stesso, senza la messa in sicurezza dell’intero tratto con almeno un marciapiede.
Occorre precisare che i lavori vengono realizzati con quello che resta di 43 miliardi di lire del Programma di Riqualificazione art.2 Legge 179/92, progetto integrato come da delibera n.41/95 del Comune di Roma e Decreto n.444/99 del Presidente della Regione Lazio.
Si spiega perché “quello che resta”:
- Il Piano di riqualificazione prevede lo stanziamento dei seguenti importi:
a. Finanziamento Pubblico £. 19.000.000.000 (diciannovemiliardi) circa 9.812.000
b. Finanziamento Privato £. 23.000.000.000 (ventitremiliardi), circa 11.880.000 oltre oneri concessori;
- Gli interventi dei privati sono stati individuati da due sigle B2b e B2c, gli edifici già venduti;
- i beneficiari dovevano versare un maggior contributo straordinario (£.300.000/mq.), oltre agli oneri Concessori e di urbanizzazione. Per l’intervento B2C non è stato speso un centesimo a Case Rosse, come previsto dalla Legge (vedi delibera di Giunta 289 del 28/05/2002); non a caso sono state fatte 2 interrogazioni comunali la n.748/2002 e la n.27392/2012;
- B2c:
LE AREE CEDUTE SONO A CIRCA 2 KM, DA CASE ROSSE, LUNGO VIA di SALONE, TERRENI AGRICOLI: VALUTATI 12 MILIARDI DI LIRE!
- B2b Le abitazioni sono state realizzate e vendute ma i contributi che dovevano permettere la sistemazione di alcune strade non sono stati spesi e non è chiaro se abbiano preso un’altra strada
Quel giorno i cittadini si sono resi conto che, forse, avevano perso inutilmente il loro tempo e che i loro rappresentanti non li rappresentano, ma sono capaci solo di inutili parole ma non riescono neppure a valutare le vere necessità del territorio: emerge soltanto la loro mancanza di cultura ed il disinteressamento dei veri problemi senza neppure ascoltare i cittadini che comprendono molto meglio le necessità.
Chi ha perso una giornata: i cittadini che, almeno, hanno imparato a cosa servono i “Nostri Eletti Rappresentanti” oppure i consiglieri municipali pagati dai cittadini ?
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Tre giorni dopo, 16 ottobre 2014 i Cittadini di Case Rosse, che hanno raccolto 600 firme per 1400 persone, hanno trasmesso la seguente diffida.
La diffida è stata registrata al protocollo del Municipio Roma IV n. 83945 del 17 ottobre 2014.