L’articolo 33 della Legge n. 164 dell’11 novembre 2014 con cui è stato convertito il Decreto-Legge n. 133 del 12 settembre 2014, meglio noto come “Sblocca Italia”, è dedicato al comprensorio Bagnoli-Coroglio, individuato come “area di rilevante interesse nazionale”.
Scavalcando le attribuzioni del ministero dell’ambiente, l’art. 33 rimette la individuazione delle aree di rilevante interesse nazionale alla deliberazione del consiglio dei ministri (ma non indica alcun criterio che orienti la speciale selezione al riguardo,) ed è al Governo attraverso i suoi commissari straordinari che spettano le funzioni amministrative del procedimento di bonifica ambientale “per assicurarne l’esercizio unitario” “sulla base dei principi di sussidiarietà e adeguatezza”.
Su questo stesso sito sono stati pubblicati i seguenti articoli su Bagnoli.
Bagnoli negata – 14 ottobre 2014 (https://www.rodolfobosi.it/bagnoli-negata/)
Bagnoli è l’esempio lampante degli intenti speculativi sottesi allo “Sblocca Italia” nel suo insieme – 14 ottobre 2014 (https://www.rodolfobosi.it/bagnoli-e-lesempio-lampante-degli-intenti-speculativi-sottesi-allo-sblocca-italia-nel-suo-insieme/)
Lo “Sblocca Italia” contro Bagnoli. Due profili di illegittimità costituzionale – 21 ottobre 2014 (https://www.rodolfobosi.it/lo-sblocca-italia-contro-bagnoli-due-profili-di-illegittimita-costituzionale/)
I vizi di legittimità costituzionale che ancora rimangono nello “Sblocca Italia” – 9 dicembre 2014 (https://www.rodolfobosi.it/i-vizi-di-legittimita-costituzionale-che-ancora-rimangono-nello-sblocca-italia/)
Indipendentemente dal destino a cui lo “Sblocca Italia” vorrebbe destinare il comprensorio di Bagnoli-Coroglio, la storia ultradecennale del recupero dell’area della ex Italsider si arricchisce intanto di un’altra pagina, scritta questa volta dal TAR Campania con una sentenza di cui parla l’articolo di Vera Viola pubblicato oggi su “Il Sole 24 Ore”.