Alle ore 16,15 circa di ieri 19 febbraio 2016 nell’aula consiliare del III Municipio è iniziato il 10° incontro pubblico sul piano di Localizzazione stavolta di questo Municipio, in concomitanza con una manifestazione di protesta dei cittadini che si è svolta davanti alla sede del Municipio in piazza Sempione.
aula del Consiglio del III Municipio
Per il Comune era presente nuovamente il Sub Commissario Giuseppe Castaldo a cui è stata assegnata la delega in materia di Attività Produttive e la Dirigente della Unità Organizzativa “Affissioni e Pubblicità” Dott.ssa Monica Giampaoli.
Era nuovamente presente anche il Dott. Gianluca Giattino della S.p.A. “Aequa Roma” che ha redatto i 15 Piani di Localizzazione.
In rappresentanza del III Municipio era presente il Presidente Paolo Emilio Marchionne, il Direttore Dott. Claudio Saccotelli (che è stato Direttore del nuovo Dipartimento Regolazione e Gestione Affissioni e Pubblicità dal gennaio a settembre del 2012), il Presidente della Commissione Commercio Filippo Maria Laguzzi (PD) e la Responsabile Ufficio di Presidenza e Giunta Dott.ssa Giuseppina Nurra.
Erano presenti fra il pubblico, oltre al sottoscritto, il sig. Adriano Tittoni ed il sig. Pietro Brusco (entrambi del comitato di quartiere “Fidene”) ed il sig. Nino d’Aloisio (del Comitato di quartiere “Villa Spada”).
Era inoltre presente il sig. Massimo Centi che aveva già partecipato al 7° incontro pubblico al Municipio X di Ostia.
Il Presidente Paolo Emilio Marchionne ha voluto dare all’incontro pubblico un carattere informale, facendo sedere i rappresentanti delle istituzioni sui banchi dell’opposizione ed i cittadini sui banchi di fronte della maggioranza del Consiglio Municipale, senza tenere accesi i microfoni: ha citato i casi di impianti in totale difformità installati nel suo Municipio per rimarcare per confronto che i Piani di Localizzazione costituiscono uno strumento che permette di ridare ordine.
Paolo Emilio Marchionne
Ha parlato del futuro lotto territoriale relativo al III Municipio affermando che chi si aggiudicherà la gara avrà anche il compito delle rimozioni di eventuali cartelloni installati abusivamente da altre ditte.
Ha messo in evidenza che i Piani di Localizzazione sono anche una leva all’aumento del valore di mercato di ogni singolo impianto, rimarcando che con tale strumento è l’amministrazione che decide dove va installato ogni impianto e non le ditte.
Ha parlato anche del piccolo benefit che verrà dato alle aree mercatali.
Ha lasciato la parola al Sub Commissario Giuseppe Castaldo che ha parlato della attuazione dell’art. 32 della normativa tecnica del PRIP che prevede questa forma di partecipazione “rafforzata”, che consiste nell’acquisire i contributi dei cittadini ed operare poi delle scelte.
Giuseppe Castaldo
Ha affermato che l’obiettivo di questa fase è quello di arrivare ad una disciplina che contemperi al meglio tutte le esigenze.
Ha quindi invitato la Dott.ssa Monica Giampaoli ad illustrare la procedura che si deve seguire.
Ha fatto presente di essere arrivati al 10° incontro pubblico ed ha spiegato la differenza tra “osservazioni”, “proposte” e “istanze” che ogni cittadini può presentare.
Ha quindi riconfermato l’iter che è partito dalla “proposta” dei Piani di Localizzazione approvata dalla Giunta Capitolina con la deliberazione n. 325 del 13 ottobre 2015, sottolineando che su i Piani di Localizzazione sono passati al vaglio di tutti gli enti istituzionali interessati.
Ha voluto anche precisare con riguardo alle posizioni individuate dai Piani di Localizzazione c’è un range di approssimazione di 50 metri, per consentire una eventuale migliore riallocazione di questi impianti al fine di poter mettere a gara tutti quelli effettivamente installabili.
Sono quindi iniziati gli interventi.
Ha preso per primo la parola il sig. Massimo Centi che si è presentato definendosi un “tecnico”: al Presidente Paolo Emilio Marchionne che gli ha chiesto se fosse un ingegnere ha risposto di essere un semplice geometra.
Ha criticato la scala 1:5.000 in cui sono stati redatti i Piani di Localizzazione e la tolleranza di 50 metri.
Ha posto poi l’attenzione su via Radicofani dove sono previsti 7 impianti per il servizio di Bike Sharing, chiedendosi come sarà possibile fare i futuri lotti dal momento che vi sono previste circa 50 installazioni a suo giudizio in modo improponibile, perché attualmente vi risulterebbero installati solo tre impianti che secondo lui sono pure da rimuovere.
Si tratta di circa tre chilometri e mezzo di strada dove sarebbe di 17 metri ogni pallino con cui sono state indicate le posizioni degli impianti sui riquadri del Piani di Localizzazione.
Al Presidente Paolo Emilio Marchionne che gli ha fatto presente che poteva pur sempre proporre di diminuire le posizioni su via di Radicofani ha risposto che secondo lui il Piano di Localizzazione è da prendere e stracciare.
È intervenuto quindi il sig. Nino d’Aloisio a nome del Comitato di quartiere “Villa Spada” per far presente che gli sembravano strani ben tre cartelloni pubblicitari installati attualmente in un parcheggio.
Gli si è affiancato il sig. Adriano Tittoni del comitato di quartiere “Fidene” che, pur non avendo visto il Piano di Localizzazione per sua stessa ammissione, ha parlato di “una indicazione che possiamo dare fin da adesso”.
Ha quindi sostenuto che i cartelli, specie se di ampia metratura, debbono essere collocati dove non c’è concentrazione di case.
Ha specificato che non c’è per lui alcun problema se vengono installati nel tratto che da via Cortona arriva al ponte sulla ferrovia.
Ha invece affermato che sull’intero tratto di via di Radicofani che dall’incrocio con via Incisa Val d’Arno arriva fino a piazza dei Vocazionisti non dovrebbero essere installati cartelloni pubblicitari.
Ha aggiunto che si stranisce se vede spuntare un cartellone sotto casa sua: ha fatto riferimento ad un cartellone che sarebbe stato installato di recente a ridosso dell’area ferroviaria.
Ha concluso chiedendo chiarimenti sugli spazi pubblicitari concessi nei piccoli mercati rionali: il Presidente Paolo Emilio Marchionne gli ha risposto che Largo S. Felice non è area mercatale.
Mentre si svolgevano i suddetti interventi la porta dell’aula di Consiglio si apriva in continuazione per far entrare un numero anche di manifestanti che alla fine sono andati a riempire quasi interamente le sedie riservate al pubblico, lasciando sentire più distintamente ogni volta i rumori della manifestazione che continuava a svolgersi in piazza Sempione.
Quando mi è stato concesso di intervenire una signora (poi presentatasi come Lorella Garibaldi) si è lamentata che non sentiva nulla da dove era seduta ed ha chiesto se era possibile mettere in funzione i microfoni: non essendo stata accontentata, poco dopo un altro signore ha protestato più vivamente pretendendo che si consentisse di parlare ai microfoni.
Ha continuato a protestare contro il Direttore Claudio Saccotelli che si prendeva tutta la responsabilità di tenere spenti i microfoni: sono allora intervenuto facendo presente a quel signore che prima che lui arrivasse era stato accettato da tutti coloro che avevano intenzione di intervenire di parlare senza microfono, per cui mi impegnavo a sforzarmi di parlare più forte in modo che potessero sentirmi tutti.
Ho premesso che gli interventi dei cittadini che mi avevano preceduto avevano posto l’attenzione sui cartelloni pubblicitari così come li vedono installati oggi sul loro territorio, senza avere analizzato il Piano di Localizzazione e capire quindi quale sarà l’esatta situazione un domani, per cui mi sentivo in dovere di dare una serie di informazioni al pubblico in sala.
Ho quindi fatto presente che all’epoca del Sindaco Alemanno i cartelloni pubblicitari installati a Roma occupavano una superficie espositiva complessiva di 232.000 mq. circa, che attualmente sono scesi a 166.000 mq., stando al dato riportato nella relazione i Piani di Localizzazione che se approvati così prevedono alla fine solo 62.000 mq. di esposizione complessiva.
Riguardo alla grandezza dei “pallini” (che secondo il sig. Centi sarebbero di 17 metri ognuno) ho tenuto a precisare che per esigenze visive non sono stati riportati nella stessa scala 1.5.000 utilizzata per redigere i Piani di Localizzazione.
Quanto alla critica dei troppi impianti su via Radicofani ho messo in evidenza che i cittadini sono portati a “giudicare” in modo critico prendendo a confronto le file di cartelloni pubblicitari appiccicati l’uno all’altro che si vedono tuttora a Roma, senza sapere che i Piani di Localizzazione hanno dovuto rispettare le distanze minime prescritte dal Codice della Strada, collocando i futuri impianti a 25 metri l’uno dall’atro (se di formati diversi) ed addirittura a 50 metri (se dello stesso formato).
Ho fatto sapere che il Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (PRIP) non ha pianificato le aree interne riservate alle ferrovie ed ai mercati chiusi (come ad esempio Porte di Roma), mentre ha pianificato tutti gli spazi delle aree ferroviarie (come quelle lungo via Radicofani, via Cortona e via di Villa Spada) e dei mercati chiusi (ho citato quello di piazza Alessandria), per cui i cartelloni che vi vengono installati debbono rispettare anche la zonizzazione del PRIP.
Riguardo al cartellone che sarebbe spuntato ultimamente, ho fatto sapere che il nuovo regolamento di Pubblicità vieta il rilascio di autorizzazioni per nuovi impianti pubblicitari, ad eccezione però delle paline di mt. 1 x 1 (a cui viene rilasciato un titolo temporaneo, perché valido solo fino a che non si entrerà a regime con l’espletamento dei bandi di gara) e delle ricollocazioni di impianti già autorizzati ma in posizioni che oggi il PRIP destina a zona “A” con divieto assoluto di affissione.
Per quanto riguarda l’indicazione che è stata voluta dare di collocare impianti pubblicitari sostanzialmente dove non c’è concentrazione di case, ho dovuto mettere in evidenza che la pubblicità non si fa in campagna, ma dove la gente passa di più sia a piedi che soprattutto in macchina.
Ho voluto alla fine replicare a chi ha lamentato (anche nei precedenti incontri pubblici) il rischio che il futuro cartellone venga installato davanti al portone o alla finestra di casa sua, facendo presente che anche gli impianti pubblicitari costituiscono elementi di arredo urbano al pari delle strade, delle piazze, delle scuole, delle chiese e dei mercati che il Comune deve comunque assicurare come servizio alla città, per cui – se ogni cittadino si oppone a qualunque elemento che si venga a trovare collocato davanti casa sua – ho domandato provocatoriamente se il Comune debba mettere in cielo quello che non può collocare su questa nostra terra.
Ma allo stesso riguardo ho voluto richiamarmi alla tolleranza dei 50 metri di cui aveva parlato la Dott.ssa Monica Giampaoli, per mettere in risalto che è stata prevista in caso di impedimento facendo presente che come ostacolo va anche e soprattutto considerata una eventuale collocazione davanti ad un portone o ad una finestra che impediscano la visuale e la privacy dei cittadini, di cui il Comune ha l’obbligo di curare gli interessi prima ancora degli interessi delle ditte pubblicitarie.
Fatta questa lunga ma doverosa premessa, ho esposto in estrema sintesi le OSSERVAZIONI, PROPOSTE E ISTANZE RELATIVE AL PIANO DI LOCALIZZAZIONE DEL III MUNICIPIO portate da VAS e Bastacartelloni, evidenziando che la proposta di ricreare arre di pertinenza esclusiva su ognuno dei lati delle vecchie strade consolari che dalle porte delle mura aureliane si irradiano in tutte le direzioni fin oltre il confine comunale non vale più di tanto per la via Salaria e la via Nomentana che attraversano il territorio del III Municipio, dal momento che non vi sono stati ubicati per lo più impianti.
Il tratto della via Salaria non è stato pianificato perché con divieto di affissione imposto dal vincolo paesaggistico del fiume Tevere, mentre quasi altrettanto è stato fatto con la via Nomentana, che fa da confine con il IV Municipio, perché per lo più senza banchine e marciapiedi e contornata di alberi.
Ho quindi fatto sapere che è stata presentata come proposta integrata quella di individuare almeno tre arterie a valenza commerciale da riservare ai tre circuiti degli impianti per il Bike Sharing, degli impianti SPQR e degli impianti privati su suolo pubblico.
Ho infine ricordato i 18 impianti per servizi municipali che spetta al Consiglio del III Municipio individuare sul territorio, specificando che utilizzazione intende dare ad essi.
È intervenuta a questo punto dal pubblico la sig.ra Lorella Garibaldi per sapere del mercato di via Giovanni Conti: il Presidente Paolo Emilio Marchionne le ha risposto che è regolare.
Dott. Arch. Rodolfo Bosi