• Home
  • Biografia
  • Contatti
venerdì, Maggio 16, 2025
21 °c
Rome
20 ° Sab
20 ° Dom
Rodolfo Bosi
  • Biografia
  • Ambiente
    • Valutazione Ambiente Strategica (V.A.S.)
    • Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.)
    • Valutazione di Incidenza (V.Inc.A.)
  • Approfondimenti
  • Archivi
  • Aree agricole
    • Aree soggette ad usi civici
  • Aree naturali protette
    • Aree contigue ad aree naturali protette
    • Monumenti naturali
    • Parchi Nazionali
    • Parchi regionali
    • Riserve naturali provinciali
    • Riserve naturali regionali
    • Riserve naturali statali
    • Siti di Importanza Comunitaria (SIC)
    • Zone di Protezione Speciale (ZPS)
    • Zone umide
    • Aree Wilderness
  • Caccia e Animali
    • Piani faunistici venatori provinciali e regionali
  • Editoriali e aneddoti di una vita
  • Governo del territorio
    • Beni culturali
    • Beni paesaggistici
    • Edilizia
    • Piani territoriali
    • Urbanistica
  • Impianti di telefonia mobile
  • Impianti fotovoltaici
  • Impianti pubblicitari a Roma
    • Cartellopoli
    • Piano regolatore degli impianti pubblicitari (P.R.I.P.)
    • Piani di localizzazione degli impianti pubblicitari
  • Natura
  • News
  • Paesaggio
  • Rassegna Stampa
No Result
View All Result
  • Biografia
  • Ambiente
    • Valutazione Ambiente Strategica (V.A.S.)
    • Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.)
    • Valutazione di Incidenza (V.Inc.A.)
  • Approfondimenti
  • Archivi
  • Aree agricole
    • Aree soggette ad usi civici
  • Aree naturali protette
    • Aree contigue ad aree naturali protette
    • Monumenti naturali
    • Parchi Nazionali
    • Parchi regionali
    • Riserve naturali provinciali
    • Riserve naturali regionali
    • Riserve naturali statali
    • Siti di Importanza Comunitaria (SIC)
    • Zone di Protezione Speciale (ZPS)
    • Zone umide
    • Aree Wilderness
  • Caccia e Animali
    • Piani faunistici venatori provinciali e regionali
  • Editoriali e aneddoti di una vita
  • Governo del territorio
    • Beni culturali
    • Beni paesaggistici
    • Edilizia
    • Piani territoriali
    • Urbanistica
  • Impianti di telefonia mobile
  • Impianti fotovoltaici
  • Impianti pubblicitari a Roma
    • Cartellopoli
    • Piano regolatore degli impianti pubblicitari (P.R.I.P.)
    • Piani di localizzazione degli impianti pubblicitari
  • Natura
  • News
  • Paesaggio
  • Rassegna Stampa
No Result
View All Result
Rodolfo Bosi
No Result
View All Result
Home Governo del territorio Beni culturali

Supercalifragilistichespiralidoso al Colosseo

10/11/2014
in Beni culturali, edilizia, Governo del territorio, News, Urbanistica
0
0
2
SHARES
0
VIEWS
Share on FacebookShare on Twitter

Articolo di Tomaso Montanari pubblicato con questo stesso titolo il 4 novembre 2014 su “La Repubblica”.

  Immagine.Tomaso Montanari.Ultima

Tomaso Montanari

«Supercalifragilistichespiralidoso / anche se ti sembra che abbia un suono spaventoso / se lo dici forte avrai un successo strepitoso». 

Così cantava Mary Poppins nel 1964, e così ha fatto domenica scorsa il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini: ha detto forte (via twitter) che bisogna rifare l’arena del Colosseo.

 Immagine.Tweet Franceschini su Colosseo

Ed è stato un successo strepitoso.

L’arma di distrazione di massa ha fatto centro, e tutto il dibattito pubblico si è concentrato sul pavimento dell’Anfiteatro Flavio, disertando la vera urgenza di queste ore in materia di patrimonio artistico, paesaggio, ambiente: che è l’imminente trasformazione in legge dello Sblocca Italia, e la conseguente, ennesima cementificazione del Paese. 

D’altra parte, Franceschini ha un maestro eccellente: quando era sindaco di Firenze, Matteo Renzi annunciò che avrebbe costruito la facciata della Basilica di San Lorenzo, progettata da Michelangelo. 

Una balla spaziale, ovviamente, ma che oscurò totalmente la contemporanea firma dell’accordo con Ferrovie dello Stato sul tunnel dell’alta velocità che dovrà sventrare Firenze.

Ma proviamo a prendere sul serio l’idea di rimettere in funzione il Colosseo. 

E lasciamo perdere gli evidenti pericoli materiali e morali della trasformazione di uno dei massimi monumenti italiani in una superlocation commerciale (perché è così che, ovviamente, finirà: con cene, feste private ed eventi di ogni sorta).

Concentriamoci invece sulla premessa in queste ore più volte esplicitata: e cioè sull’idea che il Colosseo così com’è non ci dice più nulla, mentre per renderlo culturalmente eloquente andrebbe almeno in parte ricostruito e rimesso in funzione. 

Questa idea rappresenta la fine stessa dell’archeologia: che è la scienza che permette di aprire la conoscenza razionale del passato a tutti i cittadini, qualunque sia il grado della loro cultura. 

Perché l’archeologia serve proprio a far comprendere, a chi archeologo non è, cosa siano le rovine che ci stanno di fronte. 

E un archeologo bravo ha tutti gli strumenti per far appassionare i propri interlocutori: che si tratti di un accademico dei Lincei o di una guida turistica. 

La sapienza e l’eloquenza degli archeologi hanno il potere di rimettere il passato di fronte ai nostri occhi: ma non ci illudono di poterlo rivivere. 

Perché questo meraviglioso gioco sta proprio nell’attrito continuo tra la resurrezione del passato e la consapevolezza della distanza che ce ne separa. 

In un’epoca come la nostra, divorata dal narcisismo e inchiodata all’orizzonte cortissimo delle breaking news, l’esperienza razionale del passato può essere un antidoto vitale. Per questo è importante contrastare l’incessante processo che trasforma il passato in un intrattenimento fantasy antirazionalista: dal Codice da Vinci a trasmissioni come Voyager, all’idea di riportare i circenses nel Colosseo. 

L’esperienza diretta di un brano qualunque del patrimonio storico e artistico va in una direzione diametralmente opposta alle ‘rievocazioni storiche’. 

Perché non ci offre una tesi, una visione stabilita, un facile formula di intrattenimento (immancabilmente zeppa di errori grossolani), ma ci porta dentro ad un palinsesto discontinuo, pieno di vuoti e di frammenti: il patrimonio è infatti anche un luogo di assenza, e la storia dell’arte ci mette di fronte un passato irrimediabilmente perduto, diverso, altro da noi. 

Il passato ‘televisivo’, che ci viene somministrato attraverso un imbuto, è invece rassicurante, divertente, finalistico. 

Ci sazia, e ci fa sentire l’ultimo e migliore anello di una evoluzione progressiva che tende alla felicità. 

Al contrario, il passato che possiamo conoscere attraverso l’esperienza diretta del tessuto monumentale italiano ci induce a cercare ancora, a non essere soddisfatti di noi stessi, a diventare meno ignoranti. 

E relativizza la nostra onnipotenza mettendoci di fronte al fatto che non siamo padroni, ma custodi, del passato.

Poco male se a dimenticarsi di tutto questo fosse stato il ministro Franceschini. 

Ma è veramente inquietante che gli autori e i supporters più entusiasti della rifunzionalizzazione dell’anfiteatro siano stati proprio gli archeologi (con l’importante eccezione di Salvatore Settis). 

L’ex soprintendente di Roma Adriano La Regina se ne è detto entusiasta, e il decano degli archeologi italiani, il presidente del Fai Andrea Carandini, si è rammaricato di non essere «giovane, bello e forte, così da prestarsi sicuramente come gladiatore» (che viene da dirgli di non buttarsi tanto giù: un leone attempato si trova sempre).

 Immagine.Adriano La Regina

Adriano La Regina

 Immagine.Andrea Carandini

Andrea Carandini

L’idea è venuta a Daniele Manacorda (ordinario di archeologia a Roma Tre, e già sostenitore del progetto di fare un campo da golf alle Terme di Caracalla), ed è poi stata accanitamente sostenuta da Giulio Volpe, altro archeologo, ex rettore dell’Università di Foggia e già presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali (che presto tornerà a presiedere, vista la sintonia con i tweet di Franceschini). 

Immagine.Daniele manacorda

Daniele Manacorda

 Immagine.Giuliano Volpe

Giulio Volpe

Tutti costoro hanno sostanzialmente detto che l’archeologia non basta: ci vuole un ‘aiutino’. 

L’archeologia al tempo del viagra, insomma: una scienza che per eccitare la folla ha bisogno della pillola blu dell’arena con i nuovi gladiatori, i suoni, le luci e i biglietti da staccare. 

Una dichiarazione di fallimento, una resa, una bancarotta morale. 

E anche un trasparente ammiccamento al mercato e alla politica: perché se li si prendesse in parola, questi professori di archeologia, e si accettasse di rifare l’arena (per permettere ai visitatori di comprendere meglio com’era davvero il Colosseo), ma si decidesse di farla solo visibile (e cioè non calpestabile e non accessibile), tutti gli apostoli della divulgazione archeologica sparirebbero all’istante: a partire dal ministro Franceschini. 

Perché il punto non è la crescita della conoscenza, ma l’industria dell’intrattenimento: e la possibilità di disporre della più strepitosa delle location.

Uno dei più grandi scrittori del nostro Seicento, Emanuele Tesauro, ha scritto che nel Colosseo «invece di gladiatori, l’arte con la natura combatte»: se a noi questo non basta, è perché non sappiamo più vederlo.

 Immagine.Emanuele Tesauro

Emanuele Tesauro

È il mainstream del nostro tempo, e tra un po’ non avremo più bisogno di archeologi: basteranno gli impresari, i registi, i figuranti vestiti da gladiatori.

«Supercalifragilistichespiralidoso / anche se ti sembra che abbia un suono spaventoso / se lo dici forte avrai un successo strepitoso».

 

Previous Post

Al museo di Malborghetto è stata apposta una targa di marmo in memoria del Prof. Gaetano Messineo

Next Post

Quand’è che deve iniziare la rimozione di tutti gli impianti pubblicitari di mt. 4×3

Next Post

Quand’è che deve iniziare la rimozione di tutti gli impianti pubblicitari di mt. 4x3

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Recenti

  • Giustizia, la maggioranza forza i tempi. Nuovo rinvio per la legge sul fine vita
  • Gli appelli all’astensione sviliscono la democrazia
  • Gli appelli all’astensione sviliscono la democrazia
  • Almasri: l’Aia chiede l’arresto alla Libia. Roma lo lasciò libero
  • Dopo oltre 25 anni di attesa Roma Capitale ha acquisito il mercato di Valmelaina

Commenti recenti

  1. Tutto quello che c’è da sapere sui referendum dell’8 e 9 giugno 2025: informazioni generali – Rodolfo Bosi Blog | NUOVA RESISTENZA antifa' su Tutto quello che c’è da sapere sui referendum dell’8 e 9 giugno 2025: informazioni generali
  2. Pinuccia su Cemento selvaggio, tornano quelli del “silenzio-assenso”
  3. giancarlo campoli su STADIO FLAMINIO: NO A PARTITE E GRANDI EVENTI IN MEZZO ALLE CASE SI’ ALLA CONSERVAZIONE DELL’OPERA DI NERVI E ALLA SOSTENIBILITA’ PER GLI ABITANTI
  4. Finalmente la Soprintendenza ci dà ragione (sul parere vincolante nel sito UNESCO) | su Con una sentenza storica il TAR ha sancito l’esistenza del vincolo paesaggistico del centro storico di Roma, negata invece dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma
  5. Modifiche NTA PRG: correggere la mancata autorizzazione paesaggistica nel sito UNESCO | su Con una sentenza storica il TAR ha sancito l’esistenza del vincolo paesaggistico del centro storico di Roma, negata invece dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma
Link Consigliati
  • BastaCartelloni
  • Legambiente Lazio
  • Salviamo il paesaggio

Archivi

Commenti recenti

  • Tutto quello che c’è da sapere sui referendum dell’8 e 9 giugno 2025: informazioni generali – Rodolfo Bosi Blog | NUOVA RESISTENZA antifa' su Tutto quello che c’è da sapere sui referendum dell’8 e 9 giugno 2025: informazioni generali
  • Pinuccia su Cemento selvaggio, tornano quelli del “silenzio-assenso”
  • giancarlo campoli su STADIO FLAMINIO: NO A PARTITE E GRANDI EVENTI IN MEZZO ALLE CASE SI’ ALLA CONSERVAZIONE DELL’OPERA DI NERVI E ALLA SOSTENIBILITA’ PER GLI ABITANTI
  • Finalmente la Soprintendenza ci dà ragione (sul parere vincolante nel sito UNESCO) | su Con una sentenza storica il TAR ha sancito l’esistenza del vincolo paesaggistico del centro storico di Roma, negata invece dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma
  • Modifiche NTA PRG: correggere la mancata autorizzazione paesaggistica nel sito UNESCO | su Con una sentenza storica il TAR ha sancito l’esistenza del vincolo paesaggistico del centro storico di Roma, negata invece dalla Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma

Newsletter

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.
Caricamento
Copyright © 2023 RodolfoBosi.it. All rights reserved

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Add New Playlist

No Result
View All Result
  • Biografia
  • Contatti
  • Editoriali e aneddoti di una vita
  • Home
  • Privacy Policy

This website uses cookies. By continuing to use this website you are giving consent to cookies being used. Visit our Privacy and Cookie Policy.