L’articolo pubblicato con questo titolo il 5 agosto 2015 su “La Nuova di Venezia e Mestre” è dedicato ad uno scempio urbanistico, edilizio e paesaggistico.
VENEZIA. Scoperta mercoledì 5 – dopo cinque anni di attesa e una serie infinita di polemiche sulla sua costruzione – la nuova ala dell’hotel Santa Chiara, con la facciata che dà sul Canal Grande, in attesa di togliere le copertura anche a quella che dà su Piazzale Roma.
Un grande cubo bianco in pietra, del tutto dissimile dalla parte storica dell’hotel di proprietà di Elio Dazzo e destinato a creare inevitabili polemiche per il suo impatto, con Italia Nostra che grida allo scandalo.
“Spero che piaccia ai Veneziani – dichiara il proprietario – altrimenti me ne farò una ragione. Lo inaugureremo comunque entro settembre“.
La nuova ala dell’albergo ospiterà 19 stanze e un parcheggio interrato da 16 posti-auto destinato ai clienti dell’albergo.
L’edificio è stato progettato dagli architetti Antonio Gatto, Dario Lugato e Maurizio Varratta.