Il 26 ottobre 2013 su questo stessa sito è stato pubblicato un articolo dal titolo “La Regione Toscana legifera prima dello Stato sul consumo di suolo”: riguardava una proposta di riforma della legge urbanistica regionale vigente n. 1/2005, che è stata varata dalla Giunta Regionale della Toscana e che fra i suoi contenuti salienti ha il contrasto al consumo di suolo su cui sono state presentate nel frattempo in Parlamento diverse proposte di legge tuttora in discussione.
L’articolo si chiudeva con la considerazione che la Regione Lazio dovrebbe prendere esempio dalla Toscana ed approvare anch’essa una analoga legge sul consumo di suolo.
A distanza ormai di quasi un mese la proposta deve essere ancora tramutata in legge dal Consiglio Regionale, anche per l’opposizione soprattutto delle ditte di costruzione.
Sul sito htpp://eddyburg.it/ è stato allora promosso il seguente appello “perché sia rapidamente approvata la nuova legge urbanistica della Toscana”.
Difendiamo una legge che impedisce lo spreco assurdo del consumo di suolo. Il “blocco edilizio” vorrebbe rinviarla, moderarla, mitigarla, svuotarla. In una parola, proseguire la devastazione del patrimonio comune. Le prime adesioni a un appello promosso da eddyburg, aggiornate al 9 dicembre
Perché sia rapidamente approvata la proposta di legge urbanistica della Toscana
Siamo venuti a Firenze da altre città e altre regioni. Analizzando e discutendo la proposta di legge in materia di urbanistica e di governo del territorio abbiamo imparato molto su come si può fare per combattere davvero il consumo di suolo, cioè l’espansione dell’urbanizzazione (la “repellente crosta di cemento e asfalto”) sull’intero territorio nazionale. Il blocco dell’espansione è un obiettivo che molti dicono di voler raggiungere ma le intenzioni diventano efficaci solo se ad esse seguono i fatti. Quando si tratta del territorio i primi fatti sono le regole.
Le regole per il buon governo proposte dalla Giunta della Regione Toscana ci sembrano esemplari. Vorremmo che fossero presto approvate, per almeno due ragioni: perché consentono di bloccare subito la dilapidazione di una risorsa – lo spazio aperto – indispensabile per il futuro della Toscana e prezioso per tutta l’umanità presente e futura; perché sono un esempio per le altre istituzioni elettive che hanno responsabilità in proposito: dal Parlamento nazionale ai Comuni. È un percorso che può contribuire far uscire l’Italia dalla crisi soddisfacendo l’esigenza della sicurezza del territorio e dei suoi abitanti, della tutela dei patrimoni comuni, e quella di uno sviluppo fondato sul lavoro e sul benessere degli abitanti.
Marco Cammelli, Giovanni Caudo, Vezio De Lucia, Salvatore Lo Balbo, Paolo Maddalena, Giampiero Maracchi, Edoardo Salzano
Firenze, 20 novembre 2013
Condividendo le valutazioni dei promotori dell’appello e la loro sollecitazione a una tempestiva approvazione del disegno di legge approvato dalla Giunta regionale aderiscono all’appello:
Alberto Asor Rosa, Paolo Baldeschi, Piero Bevilacqua, Roberto Camagni, Vittorio Emiliani, Domenico Finiguerra, Roberto Gambino, Maria Cristina Gibelli, Maria Pia Guermandi, Alberto Magnaghi, Oscar Mancini, Giorgio Nebbia, Tomaso Montanari, Massimo Quaini, Salvatore Settis, Renato Soru, Carlo Petrini
Aderiscono inoltre (aggiornamento 8 dicembre): Piero Ferretti (architetto), Daniela Borrati (architetto) Paolo Celebre (Comitato cittadini area fiorentina), Dario Predonzan ( responsabile energia e trasporti WWF regione F-VG), Rita Paris (Direttore Archeologo SSBAR), Pierluigi Cervellati, Paolo Ceccarelli, Paolo Cacciari, Gabriele Bollini (professore di Pianificazione Territoriale Universita degli Studi di Modena e Reggio Emilia), Georg Joseph Frisch (architetto), Alfredo Drufuca (ingegnere), Moreno Chinellato (esodato in attesa di pensione, Sandro Roggio (urbanista), Cristiana Mancinelli Scotti (attrice), Rossano Pazzagli (storico, Università del Molise, Società dei Territorialisti), Sergio Lironi (Presidente onorario Legambiente Padova), Leonardo Filesi (professore associato in Botanica ambientale e applicata, Università IUAV di Venezia), Sara Parca (storica dell’arte), Denise La Monica (PatrimonioSOS), Diego Accardo (architetto), Mirella Belvisi (architetto), Ruggero Lenci (Università la Sapienza, Roma), Marisa Dalai Emiliani, Sergio Brenna (professore ordinario di urbanistica, Politecnico di Milano), Edoardo Zanchini (vicepresidente nazionale Legambiente), Fausto Ferruzza (presidente Legambiente Toscana), Nicola Dall’Olio (geologo), Roberto Scognamillo, Donato Belloni (urbanista), Rodolfo Bracci (architetto), Stefano Fatarella (funzionario urbanista, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia), Chiara Sebastiani (professore associato di Governo locale e Politiche delle Città), Università degli studi di Bologna), Cesare Allegretti (architetto), Claudio Greppi (professore ordinario di Geografia, Università di Siena), Salvatore Gioitta(architetto), Maria Teresa Roli (architetto), Alessandro Ammann( (Rete europea Ecoturismo), Concetta Flore (artista naturalista), Gino Paolo Sulis (funzionario Regione autonoma Sardegna), Lorenzo Frattini (presidente Legambiente Emilia Romagna
Rete dei Comitati per la difesa del territorio, Associazione Bianchi Bandinelli, …
Invitiamo chi ha letto la proposta di legge e condivide l’appello ad aderire inviando l’adesione (nome, cognome, qualifica) a eddyburg@tin.it
L’associazione VAS si è unita all’appello.