———- Messaggio inoltrato ———-
Da: vas roma <circolo.vas.roma@gmail.com>
Date: 1 febbraio 2016 15:07
Oggetto: Impianto pubblicitario in fase di istallazione in via Palmiro Togliatti
A: seg05prenestino.polizialocale@comune.roma.it, Monica Giampaoli <monica.giampaoli@comune.roma.it>
Cc: PAOLA SBRICCOLI <paola.sbriccoli@comune.roma.it>
È pervenuta a questa associazione la segnalazione di un cittadino che con il corredo delle seguenti tre sottostanti foto ha fatto presente che all’altezza del civico n. 549 di viale Palmiro Togliatti nella notte tra il 28 ed il 29 gennaio 2016 sono stati incassati con getti di calcestruzzo due tubolari, che lasciano presupporre la prossima installazione di un impianto pubblicitario.
I due tubolari sono stati predisposti sul lato sullo spartitraffico centrale di viale Palmiro Togliatti in direzione di via Prenestina, a ridosso di una curva per inversione di marcia, come attesta la sottostante foto tratta da Street View di Google Maps, in violazione dunque delle norme del Codice della Strada.
Qualora si trattasse veramente della installazione di un impianto pubblicitario, si fa presente che lo spartitraffico centrale di Viale Palmiro Togliatti è destinato a verde pubblico e che le “Aree a verde pubblico” sono disciplinate dall’art. 8 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore degli Impianti Pubblicitari (P.R.I.P.), approvato con Deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 49 del 30 luglio 2014, il quale prescrive che “nelle aree attrezzate a verde pubblico o destinate a verde pubblico dai vigenti strumenti urbanistici, nonché lungo le strade che delimitano il perimetro di queste, è vietata la collocazione di impianti pubblicitari”.
Nel caso che si tratti di una ricollocazione di un impianto pubblicitario che si voglia porre in atto ai sensi della deliberazione della Giunta Comunale n. 395 del 3 dicembre 2008, si deve mettere in evidenza che con Deliberazione della Giunta Capitolina n. 380 del 30 dicembre 2014 era stata disposta “una moratoria, per un tempo non superiore a 180 giorni dall’approvazione della presente deliberazione” dei procedimenti di “spostamento/ricollocazione degli impianti pubblicitari” e che con Deliberazione della Giunta Capitolina n. 325 del 13 ottobre 2015 è stato stabilito che “la moratoria di cui alla deliberazione Giunta Capitolina n. 380/2014, relativa ai procedimenti ivi dettagliati, è rinnovata fino all’approvazione finale dei Piani di Localizzazione predetti e, in ogni caso, per un tempo massimo di 180 gg. dalla pubblicazione del presente atto”.
Come ulteriore indirizzo dettato sempre con la Deliberazione della Giunta Capitolina n. 325 del 13 ottobre 2015 è stato disposto che “gli impianti già inseriti nella Nuova Banca Dati permangono nell’ubicazione in cui si trovano alla data del presente provvedimento e si procede alla loro ricollocazione soltanto per contrasto al Codice della Strada, per lavori pubblici e per contrasto alla disciplina di tutela paesaggistica-architettonica-archeologica-ambientale come risultante dalla deliberazione Assemblea Capitolina n. 49/2014, su diffida dell’Ente tutore, escludendo spostamenti su iniziativa delle Società”.
Nell’ipotesi che il futuro impianto pubblicitario che si vuole istallare nel suddetto punto di viale Palmiro Togliatti costituisca la ricollocazione di un impianto che si sia dovuto rimuovere perché in contrasto al Codice della Strada e alla disciplina di tutela paesaggistica-architettonica-archeologica-ambientale, occorre far presente che l’ubicazione scelta per la rilocalizzazione di un tale impianto presenta i vizi di legittimità sopra evidenziati ed oltre tutto un simile impianto non è previsto in quella posizione nemmeno nel Piano di Localizzazione degli impianti pubblicitari del V Municipio.
Si chiede pertanto di sapere se lo spostamento sia avvenuto su iniziativa della ditta pubblicitaria proprietaria dell’impianto, senza la preventiva ed obbligatoria autorizzazione da parte della U.O. Affissioni e Pubblicità: nel caso invece che lo spostamento sia stato autorizzato, si chiede di conoscere le ragioni tecniche e giuridiche che possano aver “legittimato” una tale rilocalizzazione.
Si chiede in conclusione alle SS. LL., ciascuna nell’ambito delle rispettive competenze, di voler far verificare la legittimità del procedimento che ha portato fin qui alla posa in opera dei due tubolari e di far provvedere, in caso di accertata natura abusiva dell’operazione, a prendere i dovuti provvedimenti finalizzati al ripristino dello stato antecedente dei luoghi.
Si resta in attesa di un cortese riscontro scritto, anche per via telematica, che si richiede ai sensi degli artt. 2, 3, 9 e 10 della legge n. 241/1990.
Distinti saluti
Dott. Arch. Rodolfo Bosi
Responsabile del Circolo Territoriale di Roma della associazione “Verdi Ambiente e Società” (VAS)